Le Nazionali europee partecipano alle qualificazioni per il campionato continentale (la cui vittoria garantiva — sino al 2017 — la presenza nella FIFA Confederations Cup) e mondiale, venendo ripartite in gruppi sulla base del proprio ranking.[1]
Al 2019, sono 55 le squadre nazionali che risultano affiliate all'UEFA.[2] Il numero non rispecchia fedelmente la realtà continentale dell'Europa, in quanto non esiste — per esempio — una rappresentativa del Regno Unito: sono invece presenti quattro nazionali, ognuna a sé stante (in rappresentanza di Scozia, Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord).[4]Città del Vaticano e Monaco non hanno una propria rappresentativa.[5]
Questa nazionale irlandese è l'attuale Nazionale dell'Irlanda del Nord. Rappresentava, dalla fondazione della IFA, l'intera isola d'Irlanda, che era allora una delle quattro nazioni del Regno Unito. Con la fondazione della FAI in seguito a contrasti interni e ancor maggiormente con l'indipendenza successiva della Repubblica d'Irlanda, la IFA ha mantenuto il proprio ruolo ma stavolta limitato ai nuovi confini del territorio nordirlandese.
Dal 1949 al 1990 la DFB non poté esercitare alcun controllo nelle regioni orientali della nazione, sotto occupazione sovietica e costituitesi in una propria federazione. Il movimento calcistico tedesco occidentale mantenne comunque un'assoluta superiorità sia a livello di club che di Nazionale rispetto alla Germania Est.
La FSSHS fu fondata nel 1919 come federazione dello Stato che sarà poi denominato Jugoslavia. In seguito alla Guerra dei Balcani del 1992, ogni nazione del vecchio Stato si scisse costituendo una propria federazione e nazionale. La giurisdizione della federazione si ridusse quindi ai soli territori di Serbia e Montenegro fino al 2006, quando anche il Montenegro si divise limitando il controllo della federazione al solo movimento calcistico serbo.
La VFS fu fondata nel 1912 come organo dirigente del calcio nell'Impero russo. In seguito alla Rivoluzione sovietica fu ridenominata nel 1924 come federazione dell'Unione Sovietica. Il crollo dell'URSS portò la Nazionale dapprima a presentarsi al campionato europeo del 1992 come Comunità degli Stati Indipendenti e subito dopo a disgregarsi, lasciando alla Federazione il controllo del solo calcio della neocostituita Russia. È questo forse il principale caso, fra quelli analizzati, in cui il cambiamento fu sostanziale, dato il grande peso del calcio ucraino all'interno del movimento calcistico sovietico, che a livello di club vide per lunghi periodi la Dinamo Kiev come squadra leader.
La CMFS fu fondata nel 1901 come federazione calcistica della Boemia. Nel 1920, in seguito alla creazione della Cecoslovacchia, ampliò la sua giurisdizione sulla Slovacchia. Il contributo slovacco, non indifferente a livello di Nazionale, fu invece molto limitato nel campionato locale, dominato dalle squadre di Praga. Tornata alla sua giurisdizione originaria in un primo periodo fra il 1938 e il 1945, dal 1993 divenne la Federazione calcistica ceca.
La Nazionale della Saarland aderì alla FIFA nel 1950 e fu membro fondatore della UEFA. La Federazione, e conseguentemente la Nazionale, furono soppresse nel 1956 in seguito all'annessione da parte della Germania Ovest.
La Nazionale della Germania Est fu creata nel 1949, aderì alla FIFA nel 1951 e fu membro fondatore della UEFA. La Federazione, e conseguentemente la Nazionale, furono soppresse nel 1990 in seguito alla riunificazione tedesca.