Mooney M20
Il Mooney M20 è un monomotore da turismo ad ala bassa progettato da Al Mooney e prodotto dalla statunitense Mooney Airplane Company a partire dal 1955 in oltre 11 000 esemplari. SviluppoIl Mooney M20 è derivato dal monoposto M18 Mite, che entrò in produzione nel 1947. Il primo volo dell'M20 avvenne il 3 settembre 1953 e l'aereo ottenne la certificazione il 24 agosto 1955.[1] L'aereo riscosse da subito un discreto successo grazie alla sua velocità di crociera di 270 km/h ottenibile con un economico motore Lycoming O-320 da 110 kW: l'aereo venne venduto in 10 esemplari nel 1955, 51 nel 1956 e 105 nel 1957.[2] Nel 1958 è entrata in commercio la versione M20A con un Lycoming O-360-A1A da 180 kW nonché ultima versione ad avere ali e impennaggi lignei che vennero sostituiti, in seguito a una prescrizione di aeronavigabilità della FAA, da strutture metalliche a causa del rapido deterioramento del quale soffrivano.[3] La versione M20B, la prima interamente metallica, venne introdotta in servizio nel 1960; nel 1961 venne introdotta la versione M20C seguita nel 1963 dall'M20D, analogo all'M20C ma con il carrello fisso concepito per l'addestramento e per ridurre i costi di gestione. Nel 1965 venne introdotto un pilota automatico che controllava i movimenti di rollio e imbardata.[4] La versione M20F del 1966 ha una fusoliera allungata di 25 cm, un terzo finestrino per lato e una capacità di combustibile di 240 l contro i 200 delle versioni precedenti. La versione M20G aveva la fusoliera dell'M20F e il motore dell'M20C, meno potente rispetto all'IO-360 dell'M20F, risultando pertanto più lenta di quest'ultima.[5] Nel 1969 Mooney, sull'orlo della bancarotta, venne acquistata da Butler Aviation International e nel 1971 lo stabilimento di Kerrville venne chiuso, arrestando la produzione dell'M20. Nel 1973 Mooney venne acquistata da Republic Steel e, su iniziativa di un dirigente che possedeva un M20, la produzione dell'aereo venne riattivata a gennaio 1974.[6] Nel 1979 venne prodotta la prima versione con motore turbocompresso, l'M20K 231 capace di raggiungere 231 miglia orarie (370 km/h), che si differenziava dalle precedenti grazie alla maggiore apertura alare e alla capacità di combustibile incrementata a 300 l.[7] Nel 1988, sulla versione M20L PFM con un motore Porsche PFM 3200, la fusoliera è stata ulteriormente allungata di 50 cm.[8] Nel 2008, a causa delle condizioni economiche della grande recessione, Mooney ha interrotto la produzione dell'M20.[9] Nel 2014, grazie all'investimento di una società cinese, la produzione venne riavviata e nel 2016 vennero commercializzate le versioni M20U Ovation Ultra e M20V Acclaim Ultra.[10] TecnicaAd eccezione delle prime versioni che avevano ali e superfici di coda lignee, la fusoliera dell'aereo è interamente in lega di alluminio. La porzione anteriore della fusoliera ha una struttura tubolare metallica rivestita in lega di alluminio, ad eccezione delle versioni M20U e M20V sulle quali il guscio è in composito, mentre la porzione posteriore è in semi-monoscocca. Le ali sono rastremate per ridurre i vortici di estremità; sulle ultime versioni sul bordo d'attacco sono installate una stall strip per semiala con lo scopo di prevenire lo stallo. Gli equilibratori sono un'unica superficie senza alette compensatrici e la deriva ha il bordo d'ingresso quasi ortogonale all'asse longitudinale dell'aereo. Il carrello d'atterraggio triciclo anteriore è realizzato in acciaio e si retrae, ad eccezione di quello della versione dell'M20D che è fisso, all'interno della fusoliera; per azionare il carrello, così come i flap, le prime versioni disponevano di un sistema idro-meccanico manuale che successivamente è stato sostituito da un sistema elettrico affiancato da uno a manovella o a cavi di backup. Il combustibile è alloggiato in due serbatoi collocati nelle ali a ridosso della fusoliera ed è trasferito al motore con una pompa guidata dal motore sostituita da una pompa elettrica in caso di avaria alla principale. Sugli M20 di prima produzione è installato un motore a quattro cilindri Lycoming O-320, sulle versioni dalla M20A alla M20J un motore della famiglia Lycoming O-360, sugli M20K un Continental TSIO-360 da sei cilindri turbocompresso, sugli M20L un Porsche PFM 3200, sugli M20M un Lycoming TIO-540 turbocompresso a sei cilindri, sulle versioni da M20R a M20V un motore della famiglia Continental IO-550 turbocompresso a sei cilindri. Su molti M20, ad eccezione di quelli con motore turbocompresso, è possibile non filtrare una porzione di aria da aspirare nei cilindri per non causare una perdita di pressione e generare maggiore potenza.[11] VersioniTabella riassuntiva delle versioni
Note
Bibliografia
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