Montecristo (film 2002)Montecristo (The Count of Monte Cristo) è un film del 2002, diretto da Kevin Reynolds. La sceneggiatura è stata scritta da Jay Wolpert. Il film è liberamente ispirato al racconto Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas del 1844 e differenzia in episodi, trama e finale, oltre ad omettere alcuni personaggi chiave. Il finale del film non concorda con la fine del romanzo omonimo. TramaIl marinaio Edmond Dantès e il suo amico Fernando Mondego sbarcano di notte all'Isola d'Elba dalla nave Pharaon alla quale sono alle dipendenze in cerca di un medico che possa prestare delle cure al loro capitano che si è ammalato gravemente durante il ritorno a Marsiglia. Sull'isola vengono accolti dalle guardie di Napoleone con i due amici che vengono accompagnati dall'Imperatore esiliato sull'isola. Il capitano intanto muore e Napoleone, per aver messo a disposizione il proprio medico personale per tentare di salvare la vita al suo capitano, chiede in cambio a Dantès di recapitare una lettera ad un generale da parte sua, rassicurando il giovane che la lettera non contiene niente che possa comprometterlo. Fernando, geloso della relazione tra Edmond e la fidanzata Mercedes, di cui è segretamente innamorato, assiste allo scambio e durante la notte riesce a sottrarre la lettera dalla tasca interna della giacca di Edmond e dopo aver appreso il suo contenuto, appena sbarcati, riferisce tutto al contabile della nave, il signor Danglars che, a sua volta, avverte l'armatore proprietario della nave, il signor Morrel, dicendogli che sospetta che Dantès agisca per conto di Napoleone. L'armatore non cede alle insinuazioni del contabile e, anzi, promuove Dantès come nuovo capitano della nave suscitando l'invidia e la rabbia di Danglars. Durante una visita a suo padre in compagnia di Mercedes, Dantès viene arrestato e portato al cospetto del sostituto procuratore del re Gerard de Villefort che era stato avvertito della consegna della lettera da Fernando. Villefort, che leggendo la lettera si rende conto che il destinatario è Monsieur Clarion, suo padre, fedele bonapartista, per evitare un coinvolgimento personale brucia la lettera in presenza di Edmond, dicendogli che il contenuto non è importante e che lo lascia libero per mancanza di prove del suo tradimento. Quando Edmond capisce di essere stato raggirato, riesce a scappare rifugiandosi da quello che crede l'amico Fernando ma quando scopre che anch'egli confabula contro di lui, sfida Fernando a duello ma quest'ultimo, maggiormente addestrato, prevale su di lui che nel frattempo viene raggiunto dalle guardie di Villefort e condotto al Castello d'If e rinchiuso, senza aver avuto né un processo né una spiegazione, in una segreta sotto la custodia dello spietato direttore del carcere, Monsieur Armand Dorleac. Dopo quattro anni, ormai totalmente rassegnato dal fatto di essere stato abbandonato al suo destino anche da Dio, sbuca letteralmente dal terreno un detenuto, l'Abate Faria, che, nello scavare un tunnel per evadere, sbaglia i calcoli e arriva nella cella di Dantès. I due si coalizzano e decidono di proseguire nello scavare un altro tunnel insieme nella direzione opposta, per raggiungere l'esterno. Negli anni che impiegano a scavare, Faria istruisce Edmond su tutte le materie a lui conosciute tra cui l'addestramento militare rivelando che un tempo era un soldato ma un giorno quando gli fu ordinato di bruciare una chiesa poichè all'interno si erano rifugiati i nemici che stavano inseguendo e l'uomo con riluttanza lo fece ma poi assalito dal rimorso il giorno dopo disertò e dedicò la sua vita al perdono e andò a lavorare per il cardinale Enrico Spada di cui divenne bibliotecario ma poi successivamente alla morte del cardinale cominciò a vociferare che egli avesse nascosto da qualche parte i suoi tesori e Napoleone poichè bramava la fortuna del cardinale credeva che Faria lo sapesse ma quando l'uomo negò di saperlo Napoleone lo fece rinchiudere nella fortezza per convincerlo a farselo dire. Inoltre Faria lo aiuterà a capire che oltre a Fernando, anche Danglars è coinvolto e Villefort ha cercato di proteggere se stesso, capendo che il destinatario della lettera era il padre Quando sono praticamente giunti oltre il muro esterno, nella galleria si verifica un crollo che uccide l'abate ma, prima di spirare, il prete confida a Dantès dell'esistenza di un tesoro appartenuto a Enrico Spada che si trova nascosto sull'Isola di Montecristo, e gli consegna la mappa per trovarlo e gli dà un'ultima lezione morale ovvero che una volta libero e trovato il tesoro di non commettere crimini per cui ha scontato la pena ed Edmond glielo promette. Poco dopo giungono i secondini della prigione che avvolgono il corpo dell'abate in un sacco ed escono per un momento dalla cella per andare ad avvertire Dorleac dell'accaduto. Giusto il tempo che necessita a Edmond per sostituirsi al corpo del prete, che a sua volta nasconde nella sua cella, i secondini ritornano e, usciti dal Castello per gettare il corpo in mare, che credono dell'abate, dalla scogliera, uno si accorge dello scambio e cerca invano di avvertire Dorleac che viene trascinato giù dalla scogliera da Edmond durante il lancio del sacco. Riuscito a sfilare le chiavi dalla cintura di Dorleac durante la caduta, riesce a liberarsi dei pesi che erano stati posti all'altezza dei piedi per mandare il sacco a fondo e nel risalire in superficie, affoga Dorleac che stava cercando di risalire la scogliera. Finalmente libero dopo 13 anni di prigionia, riesce a raggiungere un'isola vicino dove trova dei contrabbandieri capitanati da Luigi Vampa. Costui gli chiede di scontrarsi a duello con un suo marinaio traditore, tale Jacopo, il quale aveva tentato di tenersi il loro ultimo bottino tutto per sé e per punirlo aveva intenzione di seppellirlo vivo ma poichè molti dei suoi uomini sono amici di Jacopo hanno implorato luigi di risparmiarlo di conseguenza per non perdere il rispetto dei suoi uomini ma anche per non mostrarsi insensibile alle richieste di pietà degli amici di Jacopo opta per questa soluzione se Jacopo vince e uccide Edmnond tornerà tra i membri dell'equipaggio se invece vince Edmond e uccide Jacopo prenderà il suo posto. I due si scontrano e, risparmiato da Dantès questi convince Luigi a lasciar in vita Jacopo facendogli notare che in questo modo chi chiedeva pietà per Jacopo sarebbe stato soddisfatto e avrebbe anche guadagnato un altro uomo per il gruppo e Luigi notando che Edmond ha ragione accetta, Jacopo grato a Edmond per la misericordia mostratagli gli giura eterna fedeltà e che lo proteggerà sempre. Successivamente Jacopo viene reintegrato dalla ciurma con Edmond che si unisce agli uomini di Vampa per tornare a Marsiglia. Una volta sbarcati, Edmond si reca presso la casa del suo vecchio principale, Monsieur Morrel, il quale non riconosce Edmond ma gli rivela che suo padre si è impiccato per il dolore subito dopo aver saputo del suo apparente tradimento e che, dopo un mese dalla sua prigionia, l'ex fidanzata Mercedes si è sposata con l'amico traditore Fernando, diventato conte dopo aver ereditato la fortuna del padre. Danglars è diventato il nuovo armatore, dopo aver ingannato Morrel. Ancora scosso da quanto udito, Edmond, ancora più desideroso di vendetta, poco prima di andarsene, ringrazia il suo ex datore di lavoro per le preziose informazioni ricevute con una ricompensa in denaro e il giorno seguente, con una scialuppa rimediata da Jacopo, raggiunge con l'amico l'isola di Montecristo e con il suo aiuto si appropria di tutto il tesoro di Spada nascosto sul fondo di una grotta marina e confida a Jacopo che lo userà per vendicarsi di chi gli ha rovinato la vita ingiustamente e seppur Jacopo gli consigli di uccidere chi gli ha fatto del male Edmond afferma che la morte sarebbe troppo poco visto le sofferenze che ha patito e come vendetta preferisce distruggere le vite di chi gli ha fatto del male rovinandole a ciascuno. Jacopo gli fa notare però che avrà bisogno di un nome più appropriato per mettere in atto questo piano ed Edmond afferma che in tal caso si farà passare per un nobile conte quindi parte alla volta di Parigi sotto il falso nome del ricco Conte di Montecristo. Una volta giunti sul luogo e aver mandato Jacopo a comprare un lussuoso palazzo in cui stabilirsi, il conte si appresta a mettere in atto il suo piano di vendetta organizzando un ricevimento nel suo lussuoso maniero invitando i maggiori aristocratici della città per cominciare a studiare le prime mosse da attuare. Naturalmente tutti quanti accettano l'invito, tra cui i maggiori responsabili del suo esilio ovvero Fernando, Villefort e la contessa Mondego, che non è altro che la sua fidanzata Mercedes, che vedendolo, sembra essere l'unica a riconoscerlo. Successivamente Jacopo scopre che Fernando e Mercedes hanno un figlio di nome Alberto e, dopo aver informato il conte, partono alla volta di Roma dove Alberto stava soggiornando per festeggiare il carnevale con alcuni suoi amici. Attirato nelle grotte romane da un'avvenente ragazza, Alberto viene catturato da alcuni furfanti capitanati da Luigi Vampa, in combutta col conte, che sopraggiunge disarmando i rapitori e liberando Alberto. Tutto ciò è stato escogitato dal conte per potersi guadagnare la fiducia di Alberto, con l'intento di utilizzarlo come pedina per arrivare ai suoi scopi vendicativi. Come gesto di riconoscenza per avergli salvato la vita, Alberto invita il conte alla sua festa di compleanno a Parigi per presentargli i suoi genitori, i quali si sentono in debito col conte per il gesto eroico compiuto. Il conte, proprio come aveva pianificato, riesce ad entrare nelle grazie di Mondego e anche nel giro d'affari di Villefort, presente anch'egli alla festa, con lo scopo finale di raggirarli entrambi. A fine serata, mentre Montecristo si appresta a tornare nella sua dimora, Mercedes con l'aiuto di Jacopo si fa trovare nella sua carrozza e si getta tra le sue braccia ma lui la respinge dicendole che non è chi crede che sia e la fa riaccompagnare a casa. Edmond poco dopo avendo capito che Mercedes si è intrufolata in carrozza col suo aiuta avverte l'amico di non prendere più tali iniziative perchè non vuole interferenze nei suoi piani di vendetta ma Jacopo prova a fargli capire che vorrebbe soltanto che Edmond sia felice con la donna che lo ama ancora e quindi di lasciar perdere la vendetta. Edmond pur capendo le buone motivazioni di Jacopo afferma che non può farlo tuttavia Jacopo gli ricorda che la sua promessa di proteggerlo vale anche per proteggerlo da lui stesso in modo che non faccia cose di cui un giorno potrebbe pentirsi. Villefort e Mondego vengono a sapere che il conte è in possesso del tesoro di Spada e affidano a Danglars il compito di rubarglielo una volta che la sua nave attraccherà in porto. Montecristo, che aveva previsto tutto questo, raggiunge Danglars che è in procinto di svignarsela con i forzieri rubati ma nel frattempo sopraggiungono anche le guardie che lo dichiarano in arresto. Credendo di essere stato tradito da Mondego, Danglars si batte con Montecristo rimanendo impiccato ad una cima della nave, rivelandogli chi è veramente. Successivamente, affronta Villefort in un bagno turco svelandogli chi è in realtà e dicendogli che sa che ha fatto assassinare il destinatario della lettera, e cioè suo padre, per non essere indagato a sua volta senza che venisse mai aperta un'indagine sul presunto colpevole che poi si è rivelato essere il socio d'affari Mondego. Villefort, convinto di essere solo con il conte, confessa l'accaduto ma alle sue spalle si presentano dei gendarmi che, avvertiti da Montecristo, hanno assistito alla scena e arrestano Villefort per istigazione all'omicidio. Rinchiuso nel carro per andare in prigione Edmond lascia a Villefort una pistola per uccidersi se avesse voluto evitare di vivere il resto dei suoi giorni in prigione e Villefort decide di spararsi ma furbescamente Edmond gli fa scoprire che era scarica lasciando sconvolto Villefort che dovrà vivere con il peso delle delle sue colpe in galera. Mercedes successivamente si fa trovare in casa del conte, gli rinnova la convinzione che lei ormai sa che lui è proprio Edmond e gli confida che ha sposato Mondego perché Villefort, dopo un mese di richieste sulla sua sorte, le ha detto che era stato giustiziato in cella. Senza più scuse Edmond gli rivela cosa ha passato negli ultimi anni e che è furioso anche con lei per averlo tradito con chi gli aveva fatto del male ma Mercedes gli mostra un vecchio anello di filo che aveva intrecciato prima che Edmond fosse arrestato ingiustamente con la promessa che non lo avrebbe mai tolto e di averlo ancora al dito e che tale promessa è stata mantenuta fino alla fine. Scioccato Edmond implora la donna di non defrodarlo del suo odio essendo tutto ciò che gli resta ma Mercedes lo convince a liberarsi dell'odio che ha in sè e di ricominciare nuovamente insieme. Questa volta Edmond non respinge la sua amata e i due trascorrono la notte insieme fino al mattino successivo. Intanto, Mondego cerca di scappare da Parigi perché non riesce a pagare i suoi debiti e con i gendarmi alle costole, dice a Mercedes di seguirlo ma lei si rifiuta e gli confessa che Alberto in realtà non è suo figlio ma il figlio di Edmond Dantès. Infatti Mercedes aveva accettato di sposare Fernando solo per dare un futuro al figlio pur considerando allora Fernando un buon amico. Mondego la rinnega e raggiunge a cavallo il tesoro del Conte che era stato portato in un casolare di famiglia abbandonato, sorvegliato da Edmond e Jacopo. Arrivato, si accorge di essere stato ingannato perché i bauli sono pieni di sabbia e intanto viene raggiunto da Montecristo che si rivela a Fernando. Dopo uno sgomento iniziale da parte di quest'ultimo, i due si sfidano ma Edmond riesce a disarmare momentaneamente l'avversario fino a quando non sopraggiunge Alberto in difesa di Mondego, ancora all'oscuro del fatto che sia Dantès il suo vero padre; arriva anche Mercedes, che confessa al figlio che in realtà suo padre è il conte di Montecristo. La confessione sconvolge Alberto e lo stesso Montecristo. Nel frattempo Mondego riesce a liberarsi e caricare la pistola con l'ultimo colpo rimasto sparando a Mercedes, la quale, grazie all'intervento di Jacopo che con un coltello riesce a deviare la traiettoria di tiro, non viene colpita mortalmente riuscendo a salvarsi. Fernando ne approfitta per scappare ma quando si rende conto che ora lui non possiede più niente al contrario di Edmond, torna indietro per affrontarlo nuovamente ma stavolta Edmond, grazie agli insegnamenti dell'Abate Faria, riuscirà ad avere la meglio e ad ucciderlo. Tre mesi dopo, Montecristo torna a Marsiglia per comprare il Castello d'If con l'intento di farlo demolire e poco prima di partire per Parigi con Mercedes e Alberto per cominciare una nuova vita insieme, ringrazia l'abate Faria per avergli restituito la fede in Dio promettendogli che d'ora in poi userà tutte le sue ricchezze per fare del bene. Personaggi e interpreti
LocationLe riprese del film si sono svolte principalmente in varie contee irlandesi come Wicklow, contea di Dublino e Wexford. Il castello che fa da sfondo all'entrata in società del conte è la mansione di Powerscourt. DistribuzioneData di uscita
Note
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