Il primo elicottero a entrare in produzione di serie in Unione Sovietica è stato il Mil Mi-1, ispirato dal disegno dell'Sikorsky S-51 e del Bristol Sycamore e sviluppato dall'ufficio diretto da Mil nel settembre 1948. Negli anni cinquanta divenne evidente grazie alle conferme fornite dagli studi americani e francesi che gli elicotteri potevano migliorare fortemente le prestazioni utilizzando motori turboalbero. S. P. Isotov sviluppò allora il motore a turbina GTD-350.
Grazie alla disponibilità di questo motore, lo sviluppo del Mil Mi-2 (nome del progetto V-2) fu avviato dall'OKB-329 il 30 maggio 1960 sotto la supervisione del capo progetto Michail Mil'. Fin dall'inizio fu presa in considerazione la possibilità di fornire il nuovo prodotto in una serie di allestimenti differenti, richiedendo quindi agli ingegneri una certa flessibilità nell'utilizzo della macchina risultante. Il 30 gennaio dell'anno seguente fu disponibile un primo prototipo, con il quale si condussero una serie di test statici a terra. In settembre dello stesso anno fu poi presa la decisione da parte del Politburo di proseguire con il progetto, autorizzando il primo tentativo di volo da effettuare con uno dei prototipi. Il 22 settembre 1961 fu effettuato il primo volo con successo e si poté quindi procedere con la fase finale degli studi.
Le produzioni in Polonia
Dopo lo sviluppo iniziale in Unione Sovietica, le attività si trasferirono in Polonia nel 1964, dopo che il primo esemplare costruito dalla WSK-Świdnik aveva iniziato i voli. Il 26 agosto 1965 si alzò in volo il primo Mil Mi-2 consegnato all'Unione Sovietica, mentre la prima versione costruita per l'esercito polacco effettuò il primo volo il 4 novembre 1965.
A partire dal 1965 iniziarono le consegne per la Sovetskie Voenno-vozdušnye sily, l'aeronautica militare sovietica, mentre dal 1968 iniziarono quelle su larga scala per le forze armate polacche. Dal 1972 il Mil Mi-2 fu consegnato anche ad altri paesi che facevano parte del Patto di Varsavia, tra i quali anche la DDR. L'elicottero è stato esportato anche al di fuori dell'Europa, come per esempio il Messico e Myanmar.
Da allora, sono stati consegnati circa 7200 esemplari, di cui un terzo a clienti militari, e in molteplici varianti sviluppate in Polonia, tra cui quella con pale del rotore in materiali plastici, la versione con fusoliera larga Mi-2M da 10 passeggeri al posto degli originali 8 e la versione migliorata che a partire dal 1974 era dotata di motori a turbina del tipo GTD-350P.
Tra gli allestimenti disponibili si annoverano anche quello con quattro barelle per il ruolo di eliambulanza e quello per uso agricolo.
Per uso militare, invece, vennero sviluppate varianti specifiche per la maggior parte per la Polonia. I Mil Mi-2 utilizzati per supporto o ricognizione, erano armati con un cannone automatico da 23 mm, mitragliatrici, con o senza pod razzi da 57, 4 missili anticarro 9K11 Malyutka o antiaereo Strela-2. Alcune varianti armate vennero impiegate anche della DDR, equipaggiate solo con mitragliatrici e razzi.
Tentara Nasional Indonesia Angkatan Udara - acquisiti nel 1961 e utilizzati durante le fasi preparatorie della Operazione Trikora nel 1962 nella Nuova Guinea Occidentale (ora Irian Jaya). I Mi-2 cessarono in massima parte le attività di volo nel 1969 e furono radiati nel 1970 (un esemplare è esposto presso il Museo Satria Mandala di Jakarta)
Dinas Penerbangan TNI Angkatan Laut (TNI-AL) - comprò nuovamente altri 16 Mi-2 (vecchie varianti) nel 2003. Solo 3 sono stati consegnati e sono efficienti (ma non possono volare) mentre gli altri 13 non sono stati consegnati per problemi con le agenzie della Marina Indonesiana[14].
Polisi Lintas Udara (Polizia dell'Indonesia) - utilizza i Mi-2. Tutti gli elicotteri sono vecchie varianti[15].
L'U.S. Army risulta avere alcuni Mi-2 per addestramento presso Fort Bliss in Texas. L'Hoplite viene utilizzato per l'addestramento iniziale dei piloti su elicotteri dell'ex-Unione Sovietica, prima di proseguire con mezzi più grandi quali il Mi24.
Sul registro U.S. FAA risultano 13 Mi-2 di proprietà civile. Solo 3 dei 13 tredici hanno la documentazione necessaria per volare.[24]
^ Riccardo Niccoli, Aerei. Conoscere e riconoscere tutti gli aerei ed elicotteri più importanti, civili e militari, storici ed attuali, 2ª ed., Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2005 [1998], pp. p.243, ISBN978-88-418-2359-0.