Matteo Maria Zuppi
Matteo Maria Zuppi (Roma, 11 ottobre 1955) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 27 ottobre 2015 arcivescovo metropolita di Bologna e dal 24 maggio 2022 presidente della Conferenza Episcopale Italiana. BiografiaNato a Roma l'11 ottobre 1955, è quinto dei sei figli di Enrico Zuppi, giornalista cattolico, e di Carla Fumagalli, nipote del cardinale Carlo Confalonieri. Formazione e ministero sacerdotaleNel 1973 conosce Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, e comincia a collaborare con l'associazione dapprima nelle scuole popolari e poi con gli anziani soli e gli immigrati. Entrato nel seminario di Palestrina, consegue il baccalaureato in teologia presso la Pontificia Università Lateranense, quindi si laurea in lettere e filosofia alla Sapienza di Roma, con una tesi in storia del cristianesimo. Il 9 maggio 1981 è ordinato presbitero, nella cattedrale di Sant'Agapito martire a Palestrina, dal vescovo Renato Spallanzani per la sede suburbicaria di Palestrina. Appena dopo l'ordinazione, è nominato vicario parrocchiale della basilica di Santa Maria in Trastevere di Roma; ricopre l'incarico per diciannove anni. Nel 1983 diviene rettore della chiesa di Santa Croce alla Lungara. Il 15 novembre 1988 è incardinato nella diocesi di Roma[1] e dal 1995 presta la sua opera come membro del consiglio presbiterale. Nel 1990, collaborando con Andrea Riccardi, Jaime Pedro Gonçalves e Mario Raffaelli, svolge il ruolo di mediatore nelle trattative tra il governo del Mozambico (all'epoca controllato dai socialisti del Fronte di Liberazione del Mozambico) e il partito di Resistenza Nazionale Mozambicana, impegnati sin dal 1975 in una guerra civile. La mediazione condusse, il 4 ottobre 1992, dopo ventisette mesi di trattative, alla firma degli accordi di pace di Roma, che sancirono la fine delle ostilità.[2] Per questi eventi Zuppi e Riccardi vengono nominati cittadini onorari del Mozambico.[3] In seguito, continua a operare con la cosiddetta "diplomazia parallela" della Comunità di Sant'Egidio.[4] Nel 2000 diviene assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant'Egidio e viene nominato parroco della basilica di Santa Maria di Trastevere, succedendo nell'incarico a Vincenzo Paglia, nominato vescovo di Terni-Narni-Amelia. Nel 2005 il cardinale Camillo Ruini lo nomina prefetto della III prefettura di Roma; ricopre questi ultimi due incarichi fino al 2010.[1] Il 30 marzo 2006 papa Benedetto XVI gli conferisce il titolo onorifico di cappellano di Sua Santità.[5] Dal 2010 svolge il suo ministero come parroco della chiesa dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, tra le più popolose della città, mentre dal 2011 è prefetto della XVII prefettura di Roma.[1] Ministero episcopale e cardinalatoVescovo ausiliare di RomaIl 31 gennaio 2012 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo ausiliare di Roma per il settore Centro e vescovo titolare di Villanova.[6] Il 14 aprile seguente riceve l'ordinazione episcopale, nella basilica di San Giovanni in Laterano, per l'imposizione delle mani del cardinale Agostino Vallini, vicario generale per la diocesi di Roma, co-consacranti l'arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie Giovanni Battista Pichierri e il vescovo di Terni-Narni-Amelia Vincenzo Paglia (poi arcivescovo). È uno dei vescovi che ha celebrato la messa tridentina dopo il motu proprio Summorum Pontificum [7] e dopo il motu proprio Traditionis custodes[senza fonte]. Arcivescovo di Bologna e presidente della CEIIl 27 ottobre 2015 papa Francesco lo nomina arcivescovo metropolita di Bologna;[8] succede al cardinale Carlo Caffarra, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 12 dicembre successivo prende possesso canonico dell'arcidiocesi. All'inizio della stessa celebrazione apre la porta santa della cattedrale di San Pietro, in occasione del Giubileo straordinario della misericordia. Dall'11 gennaio 2016 al 15 gennaio 2024 è presidente della Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna. Il 29 giugno 2016 riceve il pallio nella basilica di San Pietro in Vaticano da papa Francesco. Il pallio, secondo le disposizioni del Santo Padre, gli viene imposto dal nunzio apostolico Adriano Bernardini il successivo 4 ottobre, nella basilica di San Petronio, in occasione della festa del santo patrono, alla presenza dei vescovi delle diocesi suffraganee di Imola Tommaso Ghirelli, Ferrara-Comacchio Luigi Negri e Faenza-Modigliana Mario Toso.[9] Indice il congresso eucaristico diocesano, svoltosi dal 13 novembre 2016 all'8 ottobre 2017,[10] e, per la sua conclusione, accoglie papa Francesco in visita pastorale a Bologna, il 1º ottobre. Il 9 settembre 2017, nella cattedrale di san Pietro, presiede le solenni esequie del suo predecessore, il cardinale Carlo Caffarra. Dopo essere stato membro del XV consiglio ordinario del Sinodo dei vescovi per i giovani, papa Francesco lo nomina membro del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale il 21 febbraio 2020[11][12] e, il successivo 18 aprile, membro dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica.[13][14] Durante l'Angelus del 1º settembre 2019, papa Francesco ne annuncia la creazione a cardinale nel concistoro del successivo 5 ottobre.[15] Riceve il nuovo titolo cardinalizio di Sant'Egidio in Trastevere, istituito dal papa per l'occasione, del quale prende possesso l'11 gennaio 2020. Fino alla creazione a cardinale di Mauro Gambetti, è il porporato italiano più giovane. Dalla stagione televisiva 2019-20 cura, alternandosi con altri sacerdoti, la rubrica Le ragioni della speranza all'interno del programma di Rai 1 A sua immagine, mentre il 27 ottobre 2019 è ospite del programma Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio. Sempre nel 2019 pubblica il libro Odierai il prossimo tuo come te stesso, considerato contro il segretario della Lega, Matteo Salvini, e un mezzo per far perdere il suo partito alle elezioni regionali; in realtà, il libro riguarda principalmente l'odio sociale e l'odio interno alla Chiesa cattolica. Dopo la sua creazione a cardinale, il regista e sceneggiatore Emilio Marrese produce Il Vangelo secondo Matteo Z. - Professione Vescovo, film in cui racconta l'impegno profuso dall'arcivescovo per gli ultimi. Il 25 marzo 2020 firma la prefazione al libro Che cosa ci fa lieti? di Giovanni Emidio Palaia, libro pubblicato dopo il Sinodo dei giovani. Il 9 ottobre 2021 gli viene conferita la cittadinanza onoraria di Veroli (FR), comune d'origine della nonna paterna.[16] Il 14 gennaio 2022, nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, presiede la celebrazione dei funerali di Stato del presidente del Parlamento europeo David Sassoli, suo amico dai tempi del liceo.[17] Il 24 maggio 2022 papa Francesco lo nomina presidente della Conferenza Episcopale Italiana,[18] scegliendolo da una terna di nomi, proposta il giorno stesso dall'assemblea della CEI, che comprendeva anche il cardinale Augusto Paolo Lojudice e il vescovo Antonino Raspanti;[19] succede al cardinale Gualtiero Bassetti. Il 12 ottobre dello stesso anno l'Università "La Sapienza" di Roma gli conferisce il dottorato di ricerca honoris causa in studi politici.[20] Il 2 giugno 2023 papa Francesco lo nomina giudice della Corte di cassazione dello Stato della Città del Vaticano, con decorrenza dal 1º gennaio 2024.[21] Il 12 aprile 2024 l'Università di Catania gli conferisce la laurea magistrale honoris causa in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations.[22] Missione di paceIl 20 maggio 2023 la Sala stampa della Santa Sede rende noto che il pontefice lo ha incaricato di dirigere una missione «che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina». Scopo principale dell'iniziativa è incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione e trovare vie per raggiungere una giusta pace.[23] Seguono quattro viaggi diplomatici:
PosizioniNel luglio 2024 ha dichiarato che la fede in Dio non sempre è necessaria, esistendo notevoli esempi di altruismo anche tra quanti ne sono privi. Essa è strumentale all'amore per il prossimo.[28] Le sue parole sono state all'origine di una lettera di risposta di Carlo Maria Viganò che critica il suo progressismo, l'apertura all'accoglienza degli immigrati irregolari, l'inclusività e le posizioni non tradizionaliste nei confronti dei musulmani e della comunità LGBT.[29] Genealogia episcopale e successione apostolicaLa genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Araldica
Onorificenze— 30 marzo 2006
— 9 ottobre 2021
Dottorato honoris causa in Studi politici
— Università degli Studi di Roma "La Sapienza", 12 ottobre 2022
— 3 novembre 2022
Laurea magistrale honoris causa in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations
— Università degli Studi di Catania, 12 aprile 2024
Opere
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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