Mary nacque nel 1972 al Queen Alexandra Hospital di Hobart, ultimogenita del matematico scozzese John e di Henrietta Clark Horne (1942-1997); deceduta per via di un attacco cardiaco), segretaria esecutiva del rettore dell'Università della Tasmania.[2][3] I suoi genitori emigrarono in Australia nel novembre 1963 e vi ottennero la cittadinanza nel 1975.[3][4] I suoi fratelli sono Jane Alison (1965), Patricia Anne (1968) e John Stuart (1970) e la scrittrice Susan Elizabeth Horwood è la sua matrigna dal 2001.[3][5]
Frequentò la Clear Lake City Elementary School di Houston, in Texas, tra il 1974 e il 1975.[3] Tornata a Hobart, fu iscritta alla Sandy Bay Infants School fino al 1977 e alla Waimea Heights Primary School dal 1978 al 1982.[3] Dal 1983 al 1986 studiò alla Taroona High School e per i successivi due anni all'Hobart Matriculation College, dove fu molto attiva in ambito sportivo.[3]
Nel 1989 entrò all'Università della Tasmania e si laureò nel 1994 in Commercio e Legge.[3] Dallo stesso anno studiò all'Advertising Federation of Australia (AFA), ottenendo un Certificato in Pubblicità nel 1996, e successivamente conseguì un Certificato in Direct Marketing all'Australian Direct Marketing Association (ADMA).[3]
Carriera
Durante gli studi in Tasmania lavorò in una società chiamata Kingcash con Brent Annells, con cui ebbe una relazione di sette anni.[6][7]
Dopo la laurea lavorò alla DDB Needham nel ruolo di Account Executive per la gestione clienti e alla MOJO Partners come Account Manager.[3] Dal 1998 viaggiò in America e in Europa e accettò di ricoprire lo stesso incarico per tre mesi alla Rapp Collins Worldwide di Edimburgo.[3] Nel 1999 fu nominata Account Director dell'agenzia pubblicitaria internazionale Young & Rubicam a Sydney.[3]
Successivamente lavorò nella compagnia australiana Love e come direttrice delle vendite e membro del team di gestione di Belle Property.[3] Nel 2002 si trasferì a Parigi, trovando impiego come insegnante di inglese alla Business English School.[3] Nello stesso anno si stabilì in Danimarca e venne assunta dalla Microsoft Business Solutions come Project Consultant.[3]
Si sposarono il 14 maggio 2004 nella cattedrale di Nostra Signora a Copenaghen.[9] Come testimoni di nozze ebbe le due sorelle con l'amica Amber Petty e le damigelle furono le nipoti Madisson Woods, Erin e Kate Stephens.[10] Le successive celebrazioni si tennero al Palazzo di Fredensborg e il suo bouquet venne posto sulla sepoltura di sua madre Henrietta, in Scozia.[10][11]
Nel giorno stesso del matrimonio acquisì la cittadinanza danese, grazie a un provvedimento speciale emanato dal Folketing il 31 marzo 2004.[12] Come residenza utilizza con il marito e i figli il palazzo di Federico VIII ad Amalienborg e la Kancellihuset del palazzo di Fredensborg.[3][13][14]
Principessa ereditaria
Attività e immagine pubblica
Dall'anno del suo matrimonio iniziò a patrocinare organizzazioni culturali, umanitarie, sportive, sociali, sanitarie, la moda danese, la scienza e la ricerca.[15][16][17][18][19][20][21][22][23][24][25][26][27][28][29][30] L'Università di Copenaghen istituì in occasione delle sue nozze il Crown Princess Mary Scholarship, che ogni anno consente a uno studente australiano di studiare in Danimarca e a uno danese di studiare in Tasmania.[31]
Dal 2005 patrocina l'Ufficio Regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità.[32] Nello stesso anno partecipò con il marito alle celebrazioni per il 200⁰ anniversario della nascita di Andersen e Mary fu nominata a marzo Honorary Hans Christian Andersen Ambassador in Australia, presso la Utzon Room del Teatro dell'Opera di Sydney.[33][34] Venne anche intervistata con Federico da Andrew Denton per il programma della ABCEnough Rope.[35]
Affrontando il problema degli immigrati in Danimarca, visitò le aree svantaggiate di Vollsmose (2006) e Gellerup (2007).[36][37] L'11 settembre 2007 annunciò l'istituzione della The Mary Foundation.[38] I fondi iniziali (1.100.000 corone danesi) furono raccolti in Danimarca e Groenlandia come regalo di nozze.[39] Il fondo vuole migliorare la vita di persone isolate o escluse dalla società per motivi ambientali, ereditari, di salute o di altra natura.[40]
Nel 2008 svolse un ruolo attivo nella promozione di un programma anti-bullismo basato su un modello australiano, sotto gli auspici della sezione danese di Save the Children.[41] Fu anche nominata "Donna dell'anno" dalla rivista Alt for damerne, donando in beneficenza la somma ricevuta come premio.[42] Nel giugno 2010 è diventata patrona del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, per promuovere la salute materna nei paesi in via di sviluppo.[43] Dal 29 giugno 2020 presiede il WWF Danimarca.[44]
Patrona Internazionale dell'Alannah and Madeline Foundation, organizzazione che protegge i bambini dalla violenza, intitolata ad Alannah (6 anni) e Madeline Mikac (3 anni), vittime con la loro madre del massacro di Port Arthur;
Honorary Life Governor del Victor Chang Cardiac Research Institute al Garvan Institute/St Vincent's Hospital di Sydney;
Membro dell'International Committee of Women Leaders for Mental Health;
Membro del Consiglio di Leadership dell'International Center for Research on Women (ICRW);
^(EN) Unitas No 256 (PDF), su media.utas.edu.au, 4 marzo 2004, p. 5. URL consultato il 28 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2011).
^(MUL) Mary, haar leven voor Frederik, su allthingsroyal.nl, 21 maggio 2007. URL consultato il 22 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
^(EN) Talking Business (PDF), su qantas.com.au, settembre 2009. URL consultato l'11 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2012).
^(EN) The Chancellery House, su TRH The Crown Prince Couple, 17 luglio 2010. URL consultato il 23 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2010).
^(EN) Christian VIII's Palace, su TRH The Crown Prince Couple, 12 gennaio 2011. URL consultato il 23 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2011).
^(EN) Patronages of HRH The Crown Princess, su TRH The Crown Prince Couple, 20 aprile 2010. URL consultato il 23 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2010).
^(DA) Kronprinsesse Mary dropper modemesse, su newsbreak.dk, 16 ottobre 2014. URL consultato il 20 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016). La principessa è stata madrina della fiera della moda fino al 2013, anno in cui ha dato le dimissioni dal ruolo
^(EN) Sekretariatet, Rare Disorders Denmark, su sjaeldnediagnoser.dk. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2011).
^(EN) Danish Brain Injury Association, su hjerneskadeforeningen.dk. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2009).
^(EN) Danish Heart Association, su hjerteforeningen.inforce.dk. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2009).
^(EN) Organ donation, su nyreforeningen.dk, 11 gennaio 2008. URL consultato il 24 marzo 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2008).
^(EN) Organisation for Mental Illness, su psykiatrifonden.dk. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2009).
^(EN) World Health Organization, su euro.who.int, 13 gennaio 2009. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2010).
^(EN) Interview with Mary and Frederik, su abc.net.au, 28 febbraio 2005. URL consultato l'11 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2011).
^(EN) James Wray and Ulf Stabe, Princess Mary's solidarity visit, su monstersandcritics.com, 1º settembre 2006. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2009).
^(EN) Mary visits Gellerup in Århus, su danishroyalwatchers.blogspot.com, Danish Royal Watchers, 6 marzo 2007. URL consultato il 17 gennaio 2009.
^(EN) Popular Princess Mary - Monsters and Critics, su monstersandcritics.com, 29 gennaio 2009. URL consultato il 22 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2009).