Era figlia del musicista e politico Antonio e della letterata Lavinia Agnoletti (da cui in particolare ebbe formazione in ambito letterario e musicale), nipote del filologo Gaetano Majocchi, sorella della scrittrice Bruna e moglie del marchese Fernando Plattis, sposato nel 1884 con cui ebbe un figlio, Giovan Battista, detto Gino. Ha suonato con le sorelle in compagnia della nota musicista Amelia Sarti: vennero ricordate dal tenore Giuseppe Borgatti, che raccontò di fermarsi spesso sotto la finestra della loro casa ad ascoltarle estasiato.
È stata una scrittrice e giornalista. Scelse nel 1882 lo pseudonimo Jolanda, riferendosi al nome di un personaggio dell'opera Una partita a scacchi di Giuseppe Giacosa.
Acquisì un'ottima conoscenza della lingua francese tanto che già a 17 anni collaborò come traduttrice di racconti con la rivista La Poupée modèle, alla quale era abbonata.
All'età di 15 anni debuttò sulla rivista letteraria Cordelia partecipando al concorso Palestra delle giovinette con la poesia Il fior della ventura, pubblicata dalla rivista con lo pseudonimo Margheritina di Cento. Era un periodico "per giovanette" fondato nel 1884 da Angelo De Gubernatis. Ne curò la rubrica della posta e vi pubblicò recensioni letterarie sotto lo pseudonimo Viola d'Alba; ne assunse la direzione in successione a Ida Baccini dal 1911 fino al 1917 (anno della sua morte, in seguito venne diretto dalla sorella Bruna). Riunì le lettrici con l'Associazione Cordelia pro-reclusi, nata per portare la lettura nelle carceri; l'associazione ebbe successo e portò alla nascita dell'Associazione Cordelia pro-ciechi, che si occupò della rivista scritta in braille.
Collaborò con varie altre riviste dell'epoca, tra cui Nuova Parola di Cervesato, Natura e arte, Fanfulla della domenica, Rassegna nazionale e Marzocco, di cui vinse due premi letterari. Nel 1898 fondò e diresse Rassegna moderna di letteratura e arte, con Luigi Federzoni, e nel 1901 diresse Vittoria Colonna, il periodico letterario scientifico artistico per le donne italiane.
Ha pubblicato numerosi romanzi e raccolte di racconti, pubblicati per la maggior parte dalla casa editrice Cappelli. Il suo romanzo di maggior successo fu Le tre marie, scritto nel 1894, con centomila copie vendute: ottenne ben venti ristampe. Nel 1906 la Società Bibliografica Italiana condusse un'inchiesta che la indicò come la scrittrice più letta nelle biblioteche cattoliche. Nel 1907 pubblicò un libro di galateo Eva regina: ebbe notevole successo poiché a fianco dei luoghi comuni della gestione della casa trattò di argomenti considerati scandalosi, quali mestruazioni, sesso, matrimonio, parto e divorzio.
I temi ricorrenti delle sue opere sono stati a sfondo di denuncia sociale e con qualche accenno femminista. Ha utilizzato toni contenuti, cercando di trovare un punto d'incontro con i valori tradizionali, in particolare dava grande importanza all'istruzione femminile cercando di metterla in parallelo alla gestione della casa, alla crescita della prole e alla religiosità.[1]
Le donne dei poemi di Wagner, Milano, Ed. Max Kantorowicz, 1893
Per la Croce rossa: discorso, Bologna, Ed. Soc. Tip. Azzoguidi, 1890
Dal mio verziere: saggi critici, Rocca S. Casciano, Licinio Cappelli editore, 1896
Le ignote, Bologna, Ditta Nicola Zanichelli Tip. Edit., 1899
Il libro delle ore, Rocca San Casciano, Ed. Cappelli, 1901
Il rosario d'ametiste, Rocca San Casciano, Ed. Cappelli, 1901
Note d'arte e impressioni veneziane, Rocca S. Casciano, Licinio Cappelli Tip. Edit., 1903
Miniature francescane, Rocca S. Casciano, Ed. L. Cappelli, 1907
Eva regina: il libro delle signore. Consigli e norme di vita femminile contemporanea, Milano, Ed. A. De Mohr e C., 1907
Donne che avete intelletto d'amore: conversazioni femminili, Rocca S. Casciano, Ed. L. Cappelli, 1909
L'arte del ricamo: Discorso inaugurale della Esposizione-vendita di lavori femminili, tenuto in Ferrara il 12 Maggio 1912, Ferrara, Ed. Tip. Bresciani Succ., 1912
Fiori del pensiero, Rocca San Casciano, Ed. Cappelli, 1912
Itinerari epistolari del primo Novecento: lettere e testi inediti dell'archivio di Alberto Cappelletti di Filippo Sallusto, Pellegrini Editore, 2006, p. 104-105, ISBN 978-88-81013-21-0.
101 donne che hanno fatto grande Bologna di Serena Bersani, Newton Compton Editori, 2015.
Maria Gioia Tavoni, Fortuna e personalità di un nom de plume. Jolanda, in Storie di donne. Contessa Lara, Anna Vertua Gentile, Ida Baccini, Jolanda, a cura di Pino Boero, Genova, Brigati, 2002, pp. 89-129