Maigret e i testimoni reticenti
Maigret e i testimoni reticenti (titolo originale francese Maigret et les Témoins récalcitrantes), pubblicato in traduzione italiana anche coi titoli I testimoni reticenti e ora come Maigret e i testimoni recalcitranti, è un romanzo di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret, il cinquantatreesimo dedicato al celebre investigatore. La scrittura del romanzo andò avanti dal 16 al 23 ottobre 1958 in Svizzera[1], in un periodo particolarmente turbolento nella vita di Simenon: lo scrittore era infatti alle prese con il divorzio dalla seconda moglie, Denyse Ouimet[2]. Il romanzo uscì a puntate come feuilleton sul quotidiano Le Figaro, dal 17 febbraio al 13 marzo 1959, lo stesso mese nel quale fu pubblicato in libro in Francia presso l'editore Presses de la Cité. La storia ha luogo a Ivry (quai de la Gare) e a Pargi (rue François-Ier), alla fine dell'anno 1950. L'inchiesta si svolge fra lunedì 3 e martedì 4 novembre. TramaIl commissario Maigret deve risolvere un caso di omicidio avvenuto in casa Lachaume, una nota e antica famiglia parigina, produttrice di biscotti. La casa trasuda decadenza, è un mondo altrove, dove il tempo sembra essersi fermato ai tempi in cui il Biscottificio Lachaume era ricco e rinomato in tutta la Francia. La famiglia della vittima, il primogenito Léonard, sembra voler nascondere al commissario molte informazioni riguardo alla dinamica dell'omicidio, creando un vero e proprio muro di gomma tra il commissario e la verità: ma grazie al famoso metodo del commissario e al lavoro della sua squadra, questa verità arriva presto a galla e il finale a sorpresa è drammatico. Maigret è anziano, piuttosto stanco e vicino alla pensione. Un giovane giudice istruttore, Angelot, decide di volergli stare addosso per tutta la durata dell'inchiesta e Maigret dovrà faticare non poco per seminarlo. Angelot è convinto che il famoso metodo di Maigret non sia così efficace, ma anzi sia ormai superato. Maigret, come suo solito, non si scompone e non trova nemmeno necessario spiegare al giovane giudice che il famoso metodo in realtà non esiste: quando ormai l'inchiesta è conclusa, il commissario lascia che il giudice tenga l'ultimo e risolutivo interrogatorio, che, come già accennato, avrà risvolti drammatici per tutti: per il colpevole, la famiglia Lachaumme, il giudice Angelot, ma non per il commissario Maigret. AdattamentiTelevisione
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Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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