Come tutti i sostenitori delle ideologie affini al libertarismo, i libertari di destra si definiscono semplicemente "libertari".[2][14][15] Essendo il tipo più comune di libertarismo negli Stati Uniti,[16] il libertarismo di destra è diventato negli USA il significato più comune di "libertarismo"[17][18] dalla fine del XX secolo, mentre storicamente e altrove[19][20][21][22][23][24] continua ad essere ampiamente usato anche per riferirsi a forme di socialismo anti-Stato come l'anarchismo[25][26][27][28] e più in generale comunismo libertario e socialismo libertario.[4][19] Intorno al tempo di Murray Rothbard, che negli anni '60 rese popolare il termine "libertario" negli Stati Uniti, i movimenti anarcocapitalisti iniziarono a definirsi "libertari", portando alla nascita del termine "libertario di destra" per distinguerli. Rothbard stesso ha riconosciuto la cooptazione del termine e si vantava della sua "cattura [...] dal nemico".[20]
Il pensiero politico della destra libertaria è caratterizzato dalla rigorosa priorità data alla libertà, con la necessità di massimizzare le libertà individuali e minimizzare la portata dell'autorità pubblica.[29] I libertari di destra in genere vedono lo Stato come la principale minaccia alla libertà. Questo anti-statalismo differisce dalle dottrine anarchiche in quanto si basa su un individualismo senza compromessi, e che pone anche l'enfasi sulla cooperazione umana (ma in maniera minore rispetto al libertarismo di sinistra) al posto del Welfare state[2][15][29]. La filosofia della destra libertaria è radicata anche nelle idee di diritti individuali ed al laissez-faire. Economicamente, i libertari di destra non fanno distinzioni tra capitalismo e mercati liberi e vedono ogni tentativo di dettare i processi del mercato come controproducenti, enfatizzando i meccanismi e la natura autoregolante del mercato mentre ritengono evitabile l'intervento del governo e superflui ed improduttivi i tentativi di ridistribuire la ricchezza.[29] Sebbene tutti i libertari di destra si oppongano all'intervento del governo, esiste una divisione tra gli anarcocapitalisti, che vedono lo Stato come un male inutile e vogliono che i diritti di proprietà siano tutelati senza legge attraverso il crimine, il contratto e il diritto di proprietà generati dal mercato; e i miniarchici, che credono invece che sia necessario uno Stato minimo, spesso indicato come un "guardiano notturno", per fornire ai suoi cittadini tribunali, forze armate e forze di polizia.[14]
Sebbene il libertarismo di destra sia influenzato dal pensiero liberale classico, con alcuni che lo vedono come una sua variante,[30] ci sono differenze significative tra le due ideologie. Edwin van de Haar, studioso olandese indipendente specializzato nella tradizione liberale nel pensiero politico internazionale[31], sostiene che "confusamente, negli Stati Uniti il termine libertarismo è talvolta usato anche per o dai liberali classici. Ma questo maschera erroneamente le differenze tra loro".[32] Il liberalismo classico rifiuta di dare priorità alla libertà sull'ordine e quindi non mostra l'ostilità verso lo Stato che è la caratteristica distintiva del libertarismo[29]. Pertanto, i libertari di destra credono che i liberali classici favoriscano un eccessivo coinvolgimento dello Stato,[32] sostenendo che non hanno abbastanza rispetto per i diritti di proprietà individuali e mancano di sufficiente fiducia nel funzionamento del libero mercato e nel suo ordine spontaneo[32]. Inoltre, i libertari di destra non sono d'accordo con i liberali classici in quanto troppo favorevoli alle banche centrali e alle politiche monetariste[32].
Definizioni
Le persone descritte come "libertarie di sinistra" o "libertarie di destra" generalmente si definiscono semplicemente "libertarie" e si riferiscono alla loro filosofia come "libertarismo"[33][34]. Di conseguenza, alcuni autori e scienziati politici classificano le forme del libertarismo in due gruppi, libertarismo di sinistra e di destra, per distinguere le visioni su proprietà e capitale[1][2][14][15][16].
Il libertarismo di destra è stato descritto come una combinazione di libertà individuali ed opposizione allo Stato, con un forte sostegno al libero mercato e alla proprietà privata. I diritti di proprietà sono stati il problema che ha diviso le filosofie libertarie. Secondo Jennifer Carlson, il libertarismo di destra è la forma dominante di libertarismo negli Stati Uniti. I libertari di destra "vedono i forti diritti di proprietà privata come base per la libertà e quindi sono - per citare il titolo del testo di Brian Doherty sul libertarismo negli Stati Uniti - "radicali per il capitalismo"[16].
Herbert Kitschelt e Anthony J. McGann vedono il libertarismo di destra - "una strategia che combina posizioni a favore del mercato con opposizione all'autorità gerarchica, sostegno alla partecipazione politica non convenzionale e sostegno al femminismo e all'ambientalismo" - in contrasto con l'autoritarismo di destra.[42][43]
Secondo il contemporaneo anarcocapitalista statunitense Walter Block, i libertari di sinistra e i libertari di destra concordano con alcune premesse libertarie, ma "differiscono in termini di implicazioni logiche di questi assiomi fondatori".[45] Sebbene alcuni libertari rifiutino lo spettro politico, in particolare lo spettro politico sinistra-destra,[46][47][48][49] il libertarismo di destra e diversi filoni di libertarismo orientati a destra negli Stati Uniti sono stati spesso descritti come di destra,[50] talvolta della Nuova Destra[51][52] o della "destra radicale"[42][43] e reazionaria.
L'attivista e politico libertario statunitense David Nolan, il principale fondatore del Partito Libertario, ha sviluppato quello che ora è conosciuto come il diagramma di Nolan (vedi a destra) per sostituire il tradizionale spettro politico sinistra-destra.[53]
Dalla rinascita del neoliberismo negli anni '70, il libertarismo di destra si è diffuso anche oltre il Nord America attraverso gruppi di riflessione e partiti politici.[54][55] Negli Stati Uniti, il libertarismo è sempre più visto come questa posizione a favore del capitalismo di libero mercato.[56][57]
Filosofia
Il libertarismo di destra si è sviluppato negli Stati Uniti a metà del XX secolo dalle opere di scrittori liberali europei come John Locke, Friedrich von Hayek e Ludwig von Mises ed è oggi la concezione più popolare del libertarismo negli Stati Uniti.[16][58] È comunemente indicato come una continuazione o radicalizzazione del liberalismo classico[59][60]. I più importanti tra questi primi filosofi di destra libertaria furono i moderni libertari americani come Robert Nozick e Murray Rothbard[2].
Sebbene spesso condividano la difesa delle libertà sociali con la sinistra libertaria, i libertari di destra apprezzano anche le istituzioni sociali che applicano condizioni del capitalismo mentre respingono le istituzioni che funzionano in opposizione a queste sulla base del fatto che tali interventi rappresentano una coercizione non necessaria degli individui e l'abrogazione della loro libertà economica[61]. Gli anarco-capitalisti[14][15] cercano la completa eliminazione dello Stato a favore delle agenzie di difesa private, mentre i miniarchici difendono gli Stati minimi che mantengono solo quelle funzioni di governo necessarie per salvaguardare i diritti naturali, intesi in termini di proprietà privata o autonomia[62].
Il libertarismo è spesso considerato una dottrina di "destra". Questo, tuttavia, è errato per almeno due motivi. In primo luogo, sulle questioni sociali, piuttosto che economiche, il libertarismo tende ad essere di "sinistra". Si oppone a leggi che limitano le relazioni sessuali consensuali e private tra adulti (ad es. sesso tra gay, sesso non coniugale e sesso deviante), a leggi che limitano l'uso di droghe, a leggi che impongono opinioni o pratiche religiose agli individui e al servizio militare obbligatorio. In secondo luogo, oltre alla versione più nota del libertarismo - il libertarismo di destra - esiste anche una versione nota come "libertarismo di sinistra". Entrambi sostengono la piena auto-proprietà, ma differiscono rispetto ai poteri che gli agenti devono appropriarsi di risorse naturali non appropriate (terra, aria, acqua, ecc.)[9].
I libertari di destra si distinguono dalla tradizione libertaria dominante per la loro relazione con proprietà e capitale. Mentre sia il libertarismo che il libertarismo di destra condividono una generale differenza nei confronti del potere da parte dell'autorità governativa, quest'ultimo esenta il potere esercitato dal capitalismo di libero mercato. Storicamente, i libertari come Herbert Spencer e Max Stirner hanno sostenuto la protezione della libertà individuali dai poteri del governo e della proprietà privata. Pur condannando l'invasione governativa sulle libertà personali, i libertari di destra sostengono le libertà sulla base del loro accordo con i diritti di proprietà privata e l'abolizione dei servizi pubblici non fondamentali è un tema comune negli scritti di destra libertaria[66].
Sebbene associato al capitalismo di libero mercato, il libertarismo di destra non si oppone in linea di principio all'egualitarismo e al socialismo volontario[67]. Tuttavia, i libertari di destra credono che il sistema economico che sostengono sarebbe risultato superiore e che la gente lo preferirebbe al socialismo. Per Nozick, ciò non implica il supporto del capitalismo, ma semplicemente che il capitalismo è compatibile con il libertarismo,[62] qualcosa che è respinto dai libertari anticapitalisti[16][68][69].
Il principio di non aggressione (NAP) è spesso descritto come il fondamento di diverse filosofie libertarie odierne, incluso il libertarismo di destra[70][71][72][73][74]. Il NAP è una istanza morale che ritiene intrinsecamente illegittima l'aggressione, definita come la minaccia o l'uso di violenza, contro una persona o l'altrui legittima proprietà.
Il principio è stato usato retoricamente per opporsi a politiche come la coscrizione, le tasse e le leggi sui crimini senza vittime (come contrabbando, uso ricreativo di stupefacenti, eccetera), ma l'uso del NAP come giustificazione per il libertarismo di destra è stato anche criticato come ragionamento circolare e come offuscamento retorico della natura dei rafforzamenti delle leggi sulla proprietà, ritenuti coercitivi[75][76][77][78][79].
È ancora discusso se il libertarismo di destra e il libertarismo di sinistra "rappresentino ideologie distinte o variazioni di un tema", di certo il libertarismo di destra è molto più a favore della proprietà privata capitalista e dei diritti di proprietà[80]. I libertari di destra sostengono che le risorse naturali non possedute da nessuno "possono diventare della prima persona che le scopre, mescola il suo lavoro con esse o le rivendica semplicemente - senza il consenso degli altri e con un pagamento scarso o nullo per loro". Ciò contrasta con il libertarismo di sinistra in cui "le risorse naturali non possedute da nessuno appartengono a tutti in modo egualitario"[9]. I libertari di destra ritengono che le risorse naturali non siano originariamente di proprietà di nessuno e che quindi le parti private se ne possano appropriare senza il consenso di altri (ad esempio senza un'imposta sul valore fondiario)[81].
C'è un dibattito tra i libertari di destra sulla legittimità dello Stato. Mentre gli anarco-capitalisti sostengono la sua abolizione, i miniarchici sostengono Stati minimi, spesso definiti "guardiani notturni". I miniarchici sostengono che lo stato è necessario per la protezione delle persone dalle aggressioni, dalla violazione del contratto, dalla frode e dal furto. Credono che le uniche istituzioni governative legittime siano i tribunali, le forze militari e quelle di polizia, anche se alcuni ampliano questo elenco per includere i rami esecutivo e legislativo, i vigili del fuoco e le carceri. I minarchisti giustificano lo Stato sulla base del fatto che è la logica conseguenza dell'adesione al principio di non aggressione[82][83][84]. Alcuni minarchisti sostengono che uno Stato è inevitabile, ritenendo che l'anarchia sia futile[85]. Altri sostengono che l'anarchia sia immorale perché implica che il principio di non aggressione sia facoltativo e non sufficiente per essere applicato, poiché l'applicazione delle leggi in anarchia è aperta alla concorrenza[86]. Un'altra giustificazione comune è che le agenzie di difesa private e gli studi giudiziari tenderebbero a rappresentare gli interessi di coloro che li pagano abbastanza[87].
Il paleolibertarismo è una corrente fortemente avversa agli atteggiamenti aggressivi e militaristi in politica estera. Fu fondata da Lew Rockwell e Murray Rothbard ed è associata storicamente al Ludwig von Mises Institute. Si può considerare come l'unione tra i principi classici del libertarismo e gli ideali conservatori. I temi chiave di questa corrente sono l'anarcocapitalismo, una vicinanza all'anti-federalismo statunitense e la teoria economica della scuola austriaca.
In Nuova Zelanda, il libertarismo di destra è rappresentato dal partito ACT New Zealand, fondato nel 1994. Alle ultime elezioni tenutesi nel 2020 ha ottenuto circa 190.000 voti, equivalenti al 7,98% e 10 seggi in Parlamento.
«"I libertari di destra sostengono che il diritto alla auto-proprietà implica il diritto ad appropriarsi di parti disuguali del mondo esterno, come quantità diseguali di terra"»
«Le versioni più note del libertarianismo sono teorie di destra libertariana, secondo le quali gli agenti hanno un potere morale molto forte per acquisire diritti di proprietà privata completi in cose esterne. I libertari di sinistra, al contrario, ritengono che le risorse naturali (ad es. Spazio, terra, minerali, aria e acqua) appartengano a tutti in qualche modo egualitario e quindi non possano essere appropriate senza il consenso o il pagamento significativo ai membri della società.»
^Carlson, Jennifer D. (2012). "Libertarianism". In Miller, Wilburn R., ed. The Social History of Crime and Punishment in America. London: SAGE Publications. p. 1006. ISBN 1412988764.
^(EN) Natural Law, in Libertarianism.org. URL consultato l'11 aprile 2020.
^Sterba, James P. (October 1994). "From Liberty to Welfare". Ethics. Cambridge: Blackwell. 105 (1): 237–241.
^abcdMarshall, Peter (2008). Demanding the Impossible: A History of Anarchism. London: Harper Perennial. p. 565. "Il problema con il termine "libertario" è che ora è anche usato dalla destra. [...] Nella sua forma moderata, il libertarianismo di destra abbraccia i liberali laissez-faire come Robert Nozick che invocano uno Stato minimo e, nella sua forma estrema, anarco-capitalisti come Murray Rothbard e David Friedman che ripudiano del tutto il ruolo dello Stato e guardano al mercato come mezzo per garantire l'ordine sociale".
^ Bas van der Vossen, The Stanford Encyclopedia of Philosophy, Spring 2019, Metaphysics Research Lab, Stanford University, 2019. URL consultato l'11 aprile 2020.
«One gratifying aspect of our rise to some prominence is that, for the first time in my memory, we, 'our side,' had captured a crucial word from the enemy. 'Libertarians' had long been simply a polite word for left-wing anarchists, that is for anti-private property anarchists, either of the communist or syndicalist variety. But now we had taken it over»
^Carlson, Jennifer D. (2012). "Libertarianism". In Miller, Wilburn R., ed. The Social History of Crime and Punishment in America. London: SAGE Publications. p. 1006. ISBN 1412988764. "There exist three major camps in libertarian thought: right-libertarianism, socialist libertarianism, and left-libertarianism; the extent to which these represent distinct ideologies as opposed to variations on a theme is contested by scholars."
^Long, Joseph. W (1996). "Toward a Libertarian Theory of Class". Social Philosophy and Policy. 15 (2): 310. "When I speak of 'libertarianism' [...] I mean all three of these very different movements. It might be protested that LibCap [libertarian capitalism], LibSoc [libertarian socialism] and LibPop [libertarian populism] are too different from one another to be treated as aspects of a single point of view. But they do share a common—or at least an overlapping—intellectual ancestry."
^abRobert Graham, ed. (2005). Anarchism: A Documentary History of Libertarian Ideas. Volume One: From Anarchy to Anarchism
^Marshall, Peter (2009). Demanding the Impossible: A History of Anarchism. p. 641. "La parola "libertarian" è stata a lungo associata all'anarchismo ed è stata usata ripetutamente in tutto questo lavoro. Il termine originariamente indicava una persona che sosteneva la dottrina della libertà della volontà; in questo senso, Godwin non era un "libertariano", ma un "necessario". Venne tuttavia applicato a chiunque approvasse la libertà in generale. Nei circoli anarchici, fu usato per la prima volta da Joseph Déjacque come titolo del suo diario anarchico Le Libertaire, Journal du Mouvement Social pubblicato a New York nel 1858. Alla fine del secolo scorso, l'anarchico Sebastien Faure prese la parola, per sottolinea la differenza tra anarchici e socialisti autoritari".
^Woodcock, George (1962). Anarchism: A History of Libertarian Ideas and Movements. Meridian Books. p. 280. "He called himself a "social poet," and published two volumes of heavily didactic verse—Lazaréennes and Les Pyrénées Nivelées. In New York, from 1858 to 1861, he edited an anarchist paper entitled Le Libertaire, Journal du Mouvement Social, in whose pages he printed as a serial his vision of the anarchist Utopia, entitled L'Humanisphére."
«In the modern world, political ideologies are largely defined by their attitude towards capitalism. Marxists want to overthrow it, liberals to curtail it extensively, conservatives to curtail it moderately. Those who maintain that capitalism is a excellent economic system, unfairly maligned, with little or no need for corrective government policy, are generally known as libertarians.»
^Taylor C. Boas e Jordan Gans-Morse, «Neoliberalism: From New Liberal Philosophy to Anti-Liberal Slogan», Studies in Comparative International Development, volume 44, numero 2, pp. 137–161.