Lionel RobbinsLionel Charles Robbins, barone Robbins[1] (Sipson, 22 novembre 1898 – Londra, 15 maggio 1984) è stato un economista inglese, conosciuto per la sua definizione di economia, e per i suoi apporti alle teorie economiche, scaturiti da basi marshalliane. È considerato uno dei più grandi esponenti della teoria Marginalista. Pensiero ed influenzeRobbins divenne famoso nell'ambiente accademico per la sua definizione di economia:[2] «L'economia è la scienza che studia la condotta umana nel momento in cui, data una graduatoria di obiettivi, si devono operare delle scelte su mezzi scarsi applicabili ad usi alternativi.» Seguace di William Stanley Jevons e Philip Wicksteed, Robbins fu influenzato da diversi economisti dell'Europa continentale: Léon Walras, Vilfredo Pareto, Eugen von Böhm-Bawerk, Friedrich von Hayek, Friedrich von Wieser e Knut Wicksell. Nel 1929 Robbins ottenne la cattedra alla London School of Economics and Political Science sostituendo Allyn Young. Qui ebbe i primi incontri col premio Nobel Hayek. Proprio in quel periodo alla LSE sotto Hayek si formò una nuova classe di economisti anglo-sassoni, tra i quali spiccano certamente John Hicks, Abba Lerner, Tibor Scitovsky e Nicholas Kaldor. Robbins divenne quasi familiare con gli economisti continentali, tanto da inserirsi nel dibattito sul "calcolo economico" in uno stato socialista, a fianco di Ludwig von Mises e Friedrich von Hayek e contro Abba Lerner e Oskar Lange. Inizialmente Robbins fu un feroce oppositore delle teorie keynesiane. Nel 1934, nel suo trattato sulla Grande depressione, incolpò parzialmente della crisi proprio queste teorie. Robbins vedeva la sua LSE come un baluardo contro Cambridge, ateneo popolato da keynesiani e marshalliani. Nonostante (tra le autorità della LSE) Robbins sia rimasto negli strascichi, l'economista britannico è anche uno dei maggiori responsabili del sistema educativo e universitario inglese odierno. Tra il 1961 e il 1964 guidò una commissione che stilò il cosiddetto Robbins Report, ossia un programma in tema universitario adottato dal governo di allora, che prevedeva una forte espansione degli atenei, espansione che avvenne infatti a partire dagli anni '60. Nel 1968 venne nominato Chancellor (ossia rettore) dell'University of Stirling. Nell'ultima parte della sua vita tornò allo studio della Storia del pensiero economico, studio dal quale nacquero diverse pubblicazioni. Nel 1959 ottenne il titolo di Lord, diventando Baron Robbins. PubblicazioniI primi saggi di Robbins erano estremamente combattivi e mettevano l'accento sulla soggettività della teoria del valore. Nel 1932 scrisse un famoso saggio sulla metodologia economica (Essay on the Nature and Significance of Economic Science). I suoi lavori sul prezzo (lavori scritti tra il 1930 e il 1934) abbracciano totalmente la teoria del "costo alternativo" di Friedrich von Wieser. Le sue critiche alle teorie della representative firm di Marshall (1928) e alle teorie di Arthur Cecil Pigou (1932 e 1938) furono decisive per la fine dell'egemonia del pensiero marshalliano nel mondo accademico. L'opera che diede fama continentale a Robbins fu Essay on the Nature and Significance of Economic Science, nel quale ridefinì il ruolo che secondo lui aveva l'economia, ossia "lo studio della condotta umana nel momento in cui, data una graduatoria di obiettivi, si devono operare delle scelte su mezzi scarsi applicabili ad usi alternativi" (1932). Il suo stile, la sua difesa a priori delle teorie esposte e gli attacchi decisi contro le teorie marshalliane ricordano molto i saggi di Ludwig von Mises. Opere
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