Leucodermia
La leucodermia (dal greco λευκός, leukós, «bianco» e δέρμα, dèrma, «pelle») o leucoderma o ipopigmentazione è una condizione cutanea caratterizzata da una riduzione permanente o cronica della normale pigmentazione cutanea dovuta prevalentemente alla melanina.[1][2][3]. La riduzione della melanina è chiamata anche ipomelanosi. L'ipomelanosi dovuta alla riduzione o assenza di melanina, dovuta sia a carenze nella produzione sia a difetti nel trasferimento dei melanosomi dai melanociti ai tessuti circostanti, è chiamata melanopenica. L'ipomelanosi dovuta alla riduzione o assenza dei melanociti è chiamata melanocitopenica.[4][5] Può verificarsi associata ad un ampio spettro di malattie, disturbi o condizioni cutanee; anche di alcune che non influiscono direttamente sulla melanogenesi o sulla melanina come il nevus anemico.[6][7] Vissuta come un problema prevalentemente estetico, la leucodermia può avere conseguenze psicologiche e relazionali rilevanti, soprattutto se si verifica sulle parti esposte del corpo come il viso, il collo o degli arti. Ciò è particolarmente vero per la vitiligine, che alcuni autori in lingua inglese chiamano anche leucoderma; ma anche per la depigmentazione seguita alle ustioni, la leucodermia associata al lupus eritematoso discoide e le lesioni congenite come nevi e piebaldismo.[8] La leucodermia non è contagiosa. ClassificazioneLa leucodermia può essere classificata come genetica (congenita e non), acquisita o indotta in funzione delle sue cause. Una ampia gamma di leucodermie indotte dall'esposizione topica o sistemica a specifiche sostanze chimiche sul posto di lavoro è definita leucodermia occupazionale.[9][10] La leucodermia può essere anche classificata come melanopenica, melacitopenica e amelanotica in funzione della difetto nella melanina o nei melanociti o in nessuno dei due.
TrattamentoI possibili trattamenti dipendono dalle cause. La leucodermia più comune, dovuta alla vitiligine, viene tipicamente trattata con corticosteroidi o fototerapia o trattamenti combinati, ma nei casi più gravi si può ricorrere al trapianto autologo di tessuti cutanei o di colture di melanociti sani. Società e culturaLa modifica dell'apparenza causata dalla leucodermia può influenzare il benessere emotivo e psicologico di una persona e può creare difficoltà nel ottenere o mantenere relazioni sociali. Le persone con questo disturbo possono sperimentare stress emotivo, soprattutto se si sviluppa la leucodermia nelle aree visibili del corpo, come il viso, le mani, le braccia, i piedi oppure nei genitali. Note
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