Jeeves«Per Wodehouse non c'è stata caduta dell'uomo, non c'è stata calamità originale, i suoi personaggi non hanno mai assaggiato il frutto proibito. Sono ancora nell'Eden.»
Jeeves è un personaggio di un lungo e popolare ciclo di racconti e romanzi dello scrittore umoristico inglese P. G. Wodehouse nei quali è il valletto personale (gentleman's gentleman) di Bertram (Bertie) Wooster. Quest'ultimo è normalmente anche l'io narrante. Jeeves è probabilmente il personaggio più famoso di Wodehouse, e nel mondo anglosassone è diventato il maggiordomo per antonomasia. Il personaggioCome tutti i domestici di Wodehouse, Jeeves è indicato solo col cognome; tuttavia, in uno degli ultimi romanzi (Molto obbligato, Jeeves del 1971) Wodehouse inaspettatamente ci rivela il suo nome di battesimo. Nelle parole di Bertie, «Ciao Reggie - disse, ed io rimasi stupefatto dalla rivelazione che Jeeves si chiamasse Reginald.»[1]. Le sue caratteristiche ne fanno un domestico assolutamente unico. Soprattutto, grazie alla propria intelligenza fuori dal comune e a conoscenze inesauribili in ogni campo dello scibile umano, riesce sempre a tirare fuori dai guai il proprio inetto padrone e gli altri personaggi che di volta in volta gli chiedono aiuto. L'inversione dei ruoli
Nel ciclo di Jeeves uno dei principali meccanismi comici è l'inversione dei ruoli tra Jeeves e Bertie: la gerarchia intellettuale, culturale e linguistica è esattamente l'opposto di quella sociale e finanziaria. Bertie Wooster deve essere ricco e aristocratico perché non sa fare nulla; Jeeves può appartenere alle classi subalterne perché sa fare tutto. Maggiordomo o valletto?Al contrario dell'opinione corrente, Jeeves non è il maggiordomo (butler) di Bertie. È invece il suo valletto personale (valet). La differenza, fondamentale in un mondo gerarchizzato come quello dell'aristocrazia britannica, è che il valletto è al servizio del suo datore di lavoro come persona, mentre il maggiordomo è al servizio della casa. Nei paesi anglosassoni la confusione è aumentata dal fatto che in inglese americano valet viene usato per indicare l'addetto alle macchine nei parcheggi, e quindi in America l'occupazione di Jeeves viene sempre indicata con il termine butler. A smorzare la tensione ci pensa Bertie, che spesso presta Jeeves in sostituzione di vari maggiordomi, e osserva che «se c'è bisogno di lui, può "maggiordomare" con i migliori di loro.» («If the call comes, he can buttle with the best of them.») CuriositàJeeves è un brano di Paolo Conte contenuto nel disco intitolato "Nelson". L'autore simpaticamente chiede a Jeeves di aiutarlo ad abbandonare un circolo di inglesi annoiati in cui Priscilla Doody lo perseguita per avere le sue attenzioni del tutto non gradite. Alla fine Jeeves interviene e suggerirsce all'autore un improbabile impegno improvviso, gli infila un cappello da "boy scout", del tutto fuori luogo, per ricordargli un fantomatico raduno in montagna... Una delle sottotrame ricorrenti nelle storie di Jeeves prevede che Bertie adotti un capo d'abbigliamento o prenda decisioni che dispiacciono a Jeeves, come una giacca bianca, un paio di calze colorate o farsi crescere i baffi. Invariabilmente il racconto si concluderà con Bertie che, tratto in salvo grazie a Jeeves dalle situazioni intricate in cui si viene sempre a trovare, mostrerà la sua riconoscenza rinunciando (più o meno volontariamente) alla decisione sgradita. Il romanzo Chiamate Jeeves è l'unico in cui Jeeves appare senza Bertie; è infatti temporaneamente al servizio del nono Conte di Rowcester mentre Bertie frequenta un corso di sopravvivenza per ricchi oziosi nel caso di una rivoluzione socialista. L'unico racconto narrato in prima persona da Jeeves anziché da Bertie è invece Parla Jeeves (contenuto in Avanti Jeeves!), nel quale, per dissuadere il suo padrone dall'intenzione di prendere moglie e avere figli, Jeeves fa sì che debba tenere un discorso in una scuola femminile. L'onniscienza di Jeeves è così nota nei paesi anglosassoni che il motore di ricerca Ask Jeeves si è ispirato a lui. Nel settembre 2005, quando il sito ha comunicato l'intenzione di togliere la caricatura di Jeeves dalla propria home page, una protesta di massa dei fan di Wodehouse ha impedito che ciò avvenisse. Il personaggio di Jeeves è oggetto di un esplicito tributo nel romanzo "Wake up, sir!", dell'autore americano Johnatan Ames. Nella serie a fumetti Martin Mystère l'albo estivo speciale n. 16 "L'impareggiabile Reeves" (giugno 1999) rende un chiaro omaggio alla serie di Jeeves. Jeeves è un oggetto (item) contenuto nel famoso gioco di ruolo online multigiocatore di massa World of Warcraft, utilizzabile dai giocatori con un alto livello di Ingegneria (Engineering). Si tratta di un robottino che ripara equipaggiamento, vende reagenti ed oggetti e dà accesso al proprio sportello bancario del gioco, al servizio del giocatore per dieci minuti.[4] A lui si richiamano due personaggi Disney, entrambi italiani: Lusky (ribattezzato Jeeves nelle pubblicazioni anglosassoni) e l'omonimo maggiordomo di Nena Cow, zia di Clarabella.[5] I libri di JeevesL'opera di Wodehouse è divisa in cicli data la frequenza con cui certi personaggi appaiono nei romanzi; il ciclo di Jeeves è nato nel 1917 con il racconto Il giovine Gussie che si sbroglia (Extricating Young Gussie), contenuto nella raccolta L'uomo con due piedi sinistri ( The man with two left feet):
Riduzioni cinematografiche, televisive e radiofonicheCinema
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Note
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