Isola di Vitte (Isole Jokangskie)
L'isola di Vitte (in russo Остров Витте ostrov Vitte) è un'isola russa disabitata, bagnata dal mare di Barents. Amministrativamente fa parte del circondario della città chiusa di Ostrovnoj dell'Oblast' di Murmansk, nel Circondario federale nordoccidentale. GeografiaL'isola è situata nella parte centro-meridionale del mare di Barents, nella parte nordorientale della penisola di Kola; fa parte del gruppo delle isole Jokangskie e insieme ad esse costituisce il lato ovest del golfo Svjatonosskij. Vitte si trova di fronte al punto sulla terraferma su cui sorge la città di Ostrovnoj.[1] Lo stretto Jokangskij Rejd (пролив Йокангский Рейд) la separa dal continente,[1] e da esso dista, nel punto più vicino, circa 610 m.[2] A nordovest, lo stretto di Vitte (пролив Витте) la separa invece dall'isola Čajačij (остров Чаячий) e dall'isola Kekur (остров Кекур) mentre, a sudest, lo stretto Malye Vorota (пролив Малые Ворота) la separa dall'isola Sal'nyj (остров Сальный). L'isola di Vitte si trova al centro delle Jokangskie ed è la più grande del gruppo. Orientata in direzione nordovest-sudest, è lunga 4 km[3] e larga 1,25 km[4] nella parte centrale. La sua altezza massima è di 72,6 m s.l.m.[1] Il lato rivolto alla terraferma è più alto e lineare, costituito da colline rocciose, rispetto a quello rivolto al golfo Svjatonosskij, che è più basso e molto frastagliato.[1] A est infatti si trovano diverse insenatuture, tra le quali la baia Burnaja (губа Бурная), la baia Pribojnaja (губа Прибойная) e la baia Severnaja (губа Северная).[1] Nella parte centrale sono presenti alcuni laghetti.[1] Isole adiacentiOltre ad alcuni isolotti e scogli senza nome, attorno a Vitte si trovano:[5]
StoriaL'isola è stata mappata per la prima volta nel 1822 con il nome sami Bezymjannyj (Безымянный, in italiano: "Senza Nome"), durante la spedizione guidata da Fëdor Petrovič Litke sul brigantino Novaja Zemlja. Tuttavia nel 1894, l'isola fu visitata dal ministro delle Finanze russo Sergej Jul'evič Vitte e fu ribattezzata in suo onore dai cartografi del Ministero della Marina M. E. Ždanko e V. N. Morozov.[12][13] Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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