Informatica quantisticaL'informatica quantistica è l'insieme delle tecniche di calcolo e del loro studio che utilizzano i quanti per memorizzare ed elaborare le informazioni. Molte sono le differenze con l'informatica classica, soprattutto nei principi fondamentali. OriginiLa macchina di Turing (MT) è una architettura elaborativa utilizzata per lo studio dei computer tradizionali e della scienza dell'informazione che fu realizzata allo scopo di creare un calcolatore e che è costruita in base agli assiomi della fisica classica: ossia lo stato del nastro e della testina sono sempre univocamente identificabili, gli spostamenti sempre regolati dalle leggi del moto, etc. Quindi la MT è totalmente deterministica (MTD). Una sua variante, equivalente ma più veloce, è la macchina di Turing probabilistica (MTP). Può risolvere ogni problema risolvibile via MTD, ma di solito lo fa più velocemente (nel senso della teoria della complessità algoritmica). Anch'essa, però, è soggetta agli assiomi della fisica classica, e soprattutto nessuna delle due è reversibile, per il secondo principio della termodinamica. Dato che la meccanica quantistica è reversibile, lo è anche una macchina di Turing quantistica (MTQ). Inoltre deve rispettare i vincoli della meccanica quantistica, tra cui il principio di indeterminazione di Heisenberg e l'equazione di Schrödinger. Lo sviluppo di una MTQ, quindi di un calcolatore quantistico, ha richiesto diversi passaggi. Nel 1973 Charles Bennett dimostrò che è possibile costruire una MT reversibile. Nel 1980, Paul Benioff dimostrò che la reversibilità è una condizione necessaria per realizzare una MTQ. Due anni dopo Richard Feynman pubblicò il suo famoso lavoro sul computer quantistico. In esso, stabilisce che:
Finalmente, nel 1985, David Deutsch dell'Università di Oxford descrisse la prima vera MTQ. I primi prototipi di computer a qubit furono realizzati dal Centro ricerche dell'IBM di Almaden nel 1997, misurando lo spin dei nuclei atomici di particolari molecole tramite la risonanza magnetica nucleare. Sono stati realizzati "processori" a 5 e 7 qubit, con cui tra l'altro è stato applicato per la prima volta l'algoritmo di fattorizzazione di Shor DescrizionePrincipiLe regole che stanno alla base del calcolo quantistico differiscono notevolmente da quelle classiche, e sembrano molto più restrittive. In realtà, è possibile mostrare che le macchine di Turing quantistiche (MTQ) non solo permettono di raggiungere la stessa affidabilità nei calcoli, ma riescono a eseguire compiti che le macchine di Turing classiche non possono fare: ad esempio, generare numeri veramente casuali, e non pseudo-casuali. Questi i principi:[1]
Approcci al qubitUn qubit fisico può essere realizzato tramite trappole di ioni, punti quantistici o spin atomici nei semiconduttori, superconduttori, e fotoni [3]. In alternativa vi è l'approccio topologico, prescelto ad esempio da Microsoft per realizzare un computer quantistico e basato sulle proprietà dei gas bidimensionali di elettroni, che se realizzato consentirebbe una maggiore resilienza ai fenomeni di decoerenza o di disturbo che affliggono i primi. CriticheAlcuni criticano le possibilità dell'informatica quantistica, in quanto per poter avere elevate precisioni sia in ingresso che in uscita, occorrono tempo ed energia. Questo è senz'altro vero, tuttavia vi è un aspetto che viene sottovalutato: la precisione è infinita durante il calcolo. Questo significa che durante elaborazioni complesse, non vi sono ulteriori errori di cancellazione, overflow o underflow determinati dalla rappresentazione digitale, come invece accade con i processori binari. In altre parole un algoritmo quantistico è sempre stabile, tranne che per l'input e l'output. Note
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