Ilyushin Il-12

Ilyushin Il-12
Ilyushin Il-12 OK-DBN della compagnia aerea ceca CSA ripreso all'aeroporto di Parigi-Orly
Descrizione
TipoAereo da trasporto
Equipaggio3
Costruttore Ilyushin
Data primo volo15 agosto 1945
Utilizzatore principaleUnione Sovietica (bandiera) Aeroflot
Esemplari663
Altre variantiIlyushin Il-14
Dimensioni e pesi
Lunghezza21,31 m
Apertura alare31,7 m
Altezza8,07 m[1]
Superficie alare103
Peso a vuoto11.045 kg
Peso max al decollo17.250 kg
Passeggeri21
Propulsione
Motore2 motori a stella Shvetsov ASh-82 da 14 cilindri su due banchi e raffreddamento ad aria
Potenza1.380 kW
Prestazioni
Velocità max407 km/h (220 kn) a 2 500 m (8 202 ft)
Autonomia4,5 h
Quota di servizio6 500 m (21 325 ft)
Raggio d'azione1 500 km (810 nmi)
con 26 passeggeri

i dati sono estratti da The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft from 1875 - 1995[2]

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L'Ilyushin Il-12 (in cirillico Ильюшин Ил-12, nome in codice NATO Coach[3]) era un aereo da trasporto progettato dall'OKB 39 diretto da Sergej Vladimirovič Il'jušin e sviluppato in Unione Sovietica negli anni quaranta per la compagnia aerea nazionale Aeroflot.

Benché destinato principalmente all'aviazione civile, venne utilizzato anche in ambito militare dalle forze aeree di Unione Sovietica, Cina e Corea del Nord.

Storia del progetto

Il suo obiettivo era di sostituire il Lisunov Li-2, una variante del Douglas DC-3 costruita su licenza. Il nuovo aeroplano manteneva il classico aspetto dei bimotori dell'epoca, con una struttura metallica, ali monoplane e piani di coda convenzionali. Una delle innovazioni salienti rispetto all'Li-2 consisteva nell'adozione del carrello triciclo, che permetteva una maggiore visibilità durante il rullaggio e l'atterraggio. Anche la superficie alare era maggiorata a causa dell'incremento di potenza.

L'Il-12 tenne il suo primo volo il 15 agosto 1945[4], mosso da due motori Diesel ACh-31 da 1.500 shp (1119 kW). Presto fu deciso di rimotorizzare l'aereo con i Shvetsov ASh-82 e in questa configurazione volò il 9 gennaio 1946[4]

Durante i test furono riscontrati problemi significativi quali la vulnerabilità dei propulsori e la necessità di un montante nella parte posteriore della fusoliera per impedire il rovesciamento a causa del centro di gravità anomalo. Ulteriori inconvenienti furono dati dall'uso del magnesio nella zona dei motori che in caso d'incendio rendevano quest'ultimo incontrollabile, con danneggiamento della struttura alare. Questo problema fu alla causa di uno schianto con la perdita di tutti gli occupanti. Il magnesio fu quindi rimpiazzato da leghe di alluminio.

La fusoliera aveva un volume considerevole ed era dotata di otto oblò rettangolari per lato. L'equipaggio contava tre persone e l'apparecchio poteva trasportare 32 soldati, 32 paracadutisti o merci. C'era anche una versione civile che, sebbene fosse progettata per portare 32 passeggeri, era limitata da Aeroflot a 21, di cui 18 effettivamente imbarcati[2]. Ne consegue che l'uso dell'Il-12 per questo servizio era antieconomico.

Complessivamente furono costruiti qualcosa come 663 Il-12[2].

Sulla base di questo aereo fu poi sviluppato L'Ilyushin Il-14.

Lo stesso argomento in dettaglio: Ilyushin Il-14.

Versioni

Il-12
Modello di base.
Il-12A
Il-12 nelle condizioni di origine.
Il-12B
Versione modificata con l'adozione di un sistema di sghiacciamento migliorato, una ruota anteriore più grande e una piccola carenatura dorsale dello stabilizzatore.
Il-12D
Versione militare da trasporto per l'Aeronautica Militare sovietica.

Utilizzatori

Civili

Bulgaria (bandiera) Bulgaria
Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
Cina (bandiera) Cina
Polonia (bandiera) Polonia
Romania (bandiera) Romania
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica

Militari

Cina (bandiera) Cina
Corea del Nord (bandiera) Corea del Nord
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica

Note

  1. ^ (NL) Aircrafts.nl - ILyushin IL-12 Coach, su aircrafts.nl. URL consultato il 4 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
  2. ^ a b c The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft from 1875 - 1995.
  3. ^ (EN) Andreas Parsch e Aleksey V. Martynov, Designations of Soviet and Russian Military Aircraft and Missiles, su Designation-Systems.net, http://www.designation-systems.net, 2 luglio 2008. URL consultato il 25 giugno 2010.
  4. ^ a b (EN) Dates of Maiden Flights by Aircraft Designed by "Ilyushin" Design Bureau., su ilyushin.org. URL consultato il 5 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2011).

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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