Il grido (Giorgio Gaber)
Il grido è considerato uno dei brani più drammatici del repertorio gaberiano[1]. Il brano, scritto da Sandro Luporini per il testo e da Giorgio Gaber per la musica, figura per la prima volta nell'album Un'idiozia conquistata a fatica. Gaber 97/98 nel 1998 (di cui poi ci sarà una seconda versione l'anno successivo). In questi anni Gaber portò a teatro anche uno spettacolo intitolato Un'idiozia conquistata a fatica in cui vi era l'interpretazione di tale brano. Il brano poi viene inserito anche nella raccolta postuma del 2006 Con tutta la rabbia, con tutto l'amore. CoverIl brano negli anni è stato molto reinterpretato da Paolo Rossi a Noemi a Neri Marcorè ed altri ancora soprattutto al Festival teatro canzone Giorgio Gaber. Neri Marcorè ne fa una reinterpretazione all'interno dello spettacolo Eretici e corsari[2] Paolo Rossi reinterpreta il brano alla VI edizione del Festival teatro canzone Giorgio Gaber[1]. «Gaber - spiega Rossi - aveva capito che il privilegio di un artista è una sorta di trasversalità anarchica, sposare l'arte con l'utopia. La maggiore intuizione di Gaber? Il concetto "la libertà è partecipazione", mentre oggi noi siamo spettatori della politica, o peggio ancora tifosi. Che, per definizione, non ragionano.» Versione di Noemi
Nel 2012 viene pubblicato l'album tributo a Giorgio Gaber, Per Gaber... io ci sono a cui Noemi partecipa con il brano Il grido. La cantante aveva già interpretato il brano durante l'VIII edizione del Festival teatro canzone Giorgio Gaber. Note
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