Historia dell'origine et fondazione della città dell'Aquila
Historia dell'origine et fondazione della città dell'Aquila è un manoscritto, diviso in due volumi, redatto dallo storico Claudio Crispomonti, dove all'interno vi è una breve raccolta degli uomini illustri che per santità di vita, valor d'arme, lettere o altro hanno reso famosa la fondazione della città dell'Aquila. Storia e descrizioneIl manoscritto fu redatto tra il 1629 e il 1634 dal patrizio aquilano Claudio Crispomonti mentre era in ritiro presso l'abbazia di Santa Maria di Casanova nel comune di Villa Celiera. Al suo interno, oltre che riportare la raccolta degli uomini illustri, vi è la raccolta delle famiglie che hanno goduto di nobiltà nella provincia aquilana. Il Crispomonti descrive un quadro reale della città e della vita in quel periodo storico, citando al suo interno centonovanta cognomi. Dei centonovanta cognomi citati, vengono date notizie, nella tavola allegata, delle sole quarantasette famiglie che si sono elevate nella società aquilana. Delle quarantasette famiglie, quaranta sono aquilane e provenienti dai castelli inurbati nel XIII secolo, mentre le rimanenti sette provengono da altre regioni italiane, come gli Ardinghelli di Firenze, già in possesso di titolo nobiliare, o i Fibbioni, mercanti provenienti da Novara. Delle quaranta famiglie aquilane, dodici sono dichiarate di antica nobiltà e provenienti dalla città romana di Amiternum, come le famiglie Fuschi, Mozzapede, Novelli, Preti, Taccone, Todini ed Ugolini. In particolare, ad esempio, l'autore, a p. 273 del manoscritto, comunica di possedere documenti datati 897 d.C. nei quali è riportato che gli esponenti dei Novelli possedevano il titolo di vir egregius, già riservato ai funzionari dell'ordine equestre nell'antica Roma. Delle altre famiglie, il Crispomonti elenca le attività principali e i mestieri che le hanno portate ad acquisire un titolo e ad essere identificate come "neofeudatarie". Il vol. 1 del manoscritto è conservato presso la Biblioteca Salvatore Tommasi dell'Aquila, mentre il vol. 2 nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. CitazioniIl manoscritto viene citato dai seguenti storici:
Famiglie citate nel manoscritto che hanno goduto di nobiltà all'Aquila
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