Grumo Nevano
Grumo Nevano è un comune italiano di 17 046 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania. Geografia fisicaComune dell'agro atellano, nella pianura campana centrale percorsa dai Regi Lagni, è situato ad ovest dell'area frattese,[4] nei pressi dell'agro aversano, e dell'agro giuglianese, confinante con la provincia di Caserta, nella "zona nord" della città metropolitana di Napoli, da cui dista 11 km, storicamente annesso alla provincia di Terra di Lavoro, confina a est con Frattamaggiore, a nord con Sant'Arpino (CE), a sud con Arzano e a ovest con Casandrino e Sant'Antimo. È composto dalle due zone (non frazioni) di Grumo e Nevano, unite sotto il profilo urbanistico da circa due secoli e sotto il profilo amministrativo dall' Ottocento. Anticamente Grumo Nevano era parte della città antica di Atella. Il territorio grumese risulta compreso tra i 44 e i 66 m s.l.m. StoriaIl nome di Grumo deriverebbe dal termine latino grumum, con il significato di "agglomerato" o "mucchio" (di case), mentre il nome di Nevano da praedium naevianum, ovvero da una proprietà della Gens Naevia[5]. È opinione diffusa (ma non provata) che da questa famiglia verrebbe l'antico drammaturgo e letterato Gneo Nevio. Prima del 1863 Grumo e Nevano furono due casali divisi: Grumo comprendeva la zona sud del comune (fino alla Basilica di San Tammaro) mentre Nevano comprendeva la zona nord. Nelle mappe del 1700 compariva come Grumi. Grumo Nevano come tutti gli altri comuni dell'area sita a nord di Napoli, è di origine osca. Alcune tombe sannitiche furono rinvenute casualmente nell'abitato negli anni 1960 e 1970[6] e sono testimoniate due iscrizioni latine, probabilmente provenienti da Atella[7]. Storici locali hanno ipotizzato su queste basi l'esistenza di un vicus dipendente da Atella, situato su un incrocio del percorso della via Atellana tra Capua e Napoli[6] o persino di un centro abitato di origine osca dalla fine del V secolo a.C.[5] L'attuale territorio comunale fu interessato in età romana dalla centuriazione di Atella all'epoca dei Gracchi, di Silla, di Cesare e in età augustea[5] e nell'Alto Medioevo fece parte del ducato di Napoli e della diocesi di Atella, poi confluita in quella di Aversa. Grumo è menzionato in documenti a partire dal X secolo, mentre la prima citazione di Nevano è del 1308. Furono entrambi casali di Napoli e sono riportati nella carta di Rizzi Zannoni del 1793. Quando furono istituiti i comuni, in epoca murattiana, i due casali furono accorpati in un unico comune, che ebbe il nome di Grumo. Con l'unità d'Italia, il nome divenne Grumo Nevano[8]. Negli anni ottanta Grumo Nevano ha conosciuto una crescita economica esponenziale, diventando un polo calzaturiero e nel campo dell'abbigliamento. OnorificenzeMonumenti e luoghi d'interesse
A Grumo Nevano oggi ci sono quattro parrocchie principali:
Altre piccole chiese sono quelle di Santo Stefano (1600) in piazza Capasso, mentre non esiste più la chiesa di San Gabriele delle Suore carmelitane, della quale resta invece il vicino convento. La Torre dell'orologio fu abbattuta nel 1964 per problemi di traffico. Sono presenti alcuni monumenti eretti in onore del martire della repubblica napoletana Domenico Cirillo: un busto marmoreo (1867) nel municipio, una statua di bronzo (1899) in piazza. A questi si aggiungono il monumento ai caduti della prima guerra mondiale (1927) e una statua in bronzo dedicata a padre Pio. Altri luoghi di interesse sono:
SocietàEvoluzione demograficaIl comune di Grumo Nevano ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 19 524 abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 18 644 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione di abitanti pari al -4,51%. Gli abitanti sono distribuiti in 5 603 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 3,33 componenti. Abitanti censiti[10] Etnie e minoranze straniereSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 i cittadini stranieri residenti a Grumo Nevano erano 1 244 , corrispondenti al 6,9% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[11]
EconomiaAgli inizi degli anni 1980 erano insediate più di trecento aziende tra calzaturiere e tessili, dimezzate nel corso del tempo. Sul territorio sono presenti ancora piccole aziende calzaturiere e di confezioni. Infrastrutture e trasportiStradeIl comune è servito dall'Asse Mediano. FerrovieLa località è servita dalla stazione di Frattamaggiore-Grumo Nevano sulle linee Napoli-Foggia e Roma-Napoli via Formia. L'impianto è classificato da RFI nella categoria Silver,[12]. Fra il 1904 e il 1961 la cittadina fu servita della tranvia Napoli-Frattamaggiore, gestita dalla società belga Société Anonyme des Tramways Provinciaux (SATP); a Grumo Nevano aveva origine la diramazione per Casandrino. Mobilità urbanaI trasporti interurbani di Grumo Nevano sono svolti con autoservizi di linea gestiti da EAV. GemellaggiGrumo Nevano è gemellata con la città polacca di Żagań dagli anni 90. AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
SportCalcioSquadra della Unione Sportiva Calcio Grumese (società fondata nel 1962), i rossoverdi negli anni settanta e ottanta sono arrivati anche in serie C. Ciclismo
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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