Giuseppe Petralia

Giuseppe Petralia
vescovo della Chiesa cattolica
Cartolina raffigurante Mons. Giuseppe Petralia con sullo sfondo la Cattedrale di San Gerlando di Agrigento
 
Incarichi ricopertiVescovo di Agrigento (1963-1980)
 
Nato1º gennaio 1906 a Bisacquino
Ordinato presbitero7 aprile 1928 dal cardinale Basilio Pompilj
Nominato vescovo14 ottobre 1963 da papa Paolo VI
Consacrato vescovo3 novembre 1963 dal cardinale Ernesto Ruffini
Deceduto7 luglio 2000 (94 anni) a Palermo
 

Giuseppe Petralia (Bisacquino, 1º gennaio 1906Palermo, 7 luglio 2000) è stato un vescovo cattolico, scrittore e poeta italiano.

Biografia

Carriera ecclesiastica

Nato a Bisacquino il 1º gennaio 1906, fu uomo di profonda cultura teologica e letteraria, oltre che scrittore e poeta. Venne eletto vescovo di Agrigento il 14 ottobre 1963 e consacrato nella cattedrale di Palermo il successivo 3 novembre, festa di San Libertino, protovescovo agrigentino. Il suo episcopato si svolse nel periodo del concilio Vaticano II e in quello successivo a quest'ultimo, triste, poiché la diocesi venne colpita da calamità naturali, quali la frana di Agrigento del 1966 e il terremoto del Belice del 1968. In seguito avviò la catechesi e la partecipazione ecclesiale attraverso i consigli pastorali. Fu amico dei più illustri poeti e pensatori, come Mario Luzi, e collaborò con la rivista di letteratura La Tradizione fondata a Palermo da Pietro Mignosi. Prima di ritirarsi, fece la visita pastorale e presiedette la prima sessione del sinodo pastorale diocesano del 1979-81. Morì a Palermo il 7 luglio 2000.

Opere

Tra le opere di saggistica scritte dal Petralia vi sono:[1]

Giuseppe Petralia (terzo da sinistra) in visita a Papa Paolo VI il 20 novembre 1963

Genealogia episcopale

La genealogia episcopale è:

Note

  1. ^ Libri di Mons. Giuseppe Petralia, su zam.it. URL consultato il 22 novembre 2012.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Vescovo di Agrigento Successore
Giovanni Battista Peruzzo, C.P. 14 ottobre 1963 - 2 maggio 1980 Luigi Bommarito
Controllo di autoritàVIAF (EN163570711 · ISNI (EN0000 0001 1615 6227 · SBN CFIV068791 · BAV 495/273882 · LCCN (ENn97001446 · GND (DE1242853901 · BNE (ESXX5263158 (data) · BNF (FRcb111590836 (data) · CONOR.SI (SL141885027