Galatea (sommergibile)
Il Galatea è stato un sommergibile della Regia Marina. StoriaUna volta in servizio fu assegnato alla X Squadriglia Sommergibili, basata a Brindisi[2]. Fu impiegato in vari viaggi d'addestramento lungo le coste italiane sino al 1937[2]. Al comando del tenente di vascello Vittore Raccanelli partecipò clandestinamente alla guerra di Spagna con una singola missione, dal 22 agosto al 5 settembre 1937; nel corso di tale missione cercò di silurare più volte diversi mercantili, senza risultati[2]. Nel settembre 1937 prese base a Tobruk[2]. Dopo l'ingresso dell'Italia nel secondo conflitto mondiale, il sommergibile – al comando del tenente di vascello Bruno Pilli – fu inviato a est di Tobruk, ma non avvistò navi avversarie; colto poi da alcuni guasti, dovette fare anticipatamente ritorno alla base[2][3]. In seguito la sua base fu spostata da Tobruk a Lero[2][3]. Il 22 marzo 1941, nell'ambito dei preparativi per l'operazione «Gaudo» – poi sfociata nel disastro di Capo Matapan – fu inviato 40 miglia a meridione di Caso e stazionò in quella zona dal 25 al 31 marzo, senza tuttavia individuare alcuna unità nemica[4]. Il 16 marzo 1942 il Galatea (al comando del tenente di vascello Mario Baroglio) individuò il motoveliero greco Zoodochos Pighi (170 tsl)[5], che navigava, carico di benzina, nei pressi di Beirut[2][3]. Dopo averlo cannoneggiato, lo fece abbandonare dall'equipaggio (che si allontanò su di una scialuppa), lo abbordò e piazzò a bordo una carica esplosiva, affondandolo[2][3]. Nel frattempo aveva avvistato una nave scorta avversaria intenta a cercare sommergibili: si avvicinò e le lanciò un siluro, che però mancò l'obiettivo[2][3]. Il 21 novembre 1942 (lo comandava al momento il tenente di vascello Carlo Gladstone Cruciani) avvistò un piroscafo che procedeva sotto scorta al largo di Cap de Fer e lo attaccò con il lancio di quattro siluri, che però risultarono in parte difettosi; gli altri non andarono comunque a segno, perché il mercantile procedeva a zig zag[2][3]. Il 7 settembre 1943, nell'ambito del «Piano Zeta» di contrasto all'ormai imminente sbarco anglo-americano a Salerno, fu disposto in agguato tra il Golfo di Gaeta ed il Golfo di Paola, insieme ad altri dieci sommergibili[6]. In seguito all'annuncio dell'armistizio, diresse per Bona ove si consegnò agli Alleati[2][3]. Il 16 settembre 1943, assieme ad altri cinque sommergibili, fu trasferito a Malta con la scorta del cacciatorpediniere HMS Isis[7]. Il 13 ottobre lasciò l'isola, assieme ad altri quattordici sommergibili, rientrando a Taranto[8]. Verso la fine dell'ottobre 1943 fu dislocato ad Haifa, da dove partecipò ad esercitazioni antisommergibile Alleate sino al novembre 1944[2]. Disarmato poi a Taranto, fu radiato il 1º febbraio 1948 e – unico superstite delle dodici unità della propria classe – avviato alla demolizione[2]. In tutto il Galatea aveva svolto 21 missioni offensivo-esplorative e 18 di trasferimento, per complessive 23.041 miglia di navigazione in superficie e 4.399 in immersione[2]. Note
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