Esperia (nave)
L'Esperia era una motonave mista in servizio con questo nome per l'Adriatica di Navigazione tra il 1949 e il 1974. CaratteristicheL'Esperia era una motonave mista, con sistemazioni per 504 passeggeri (159 in prima classe, 81 in seconda classe e 304 in terza) e quattro stive per il carico[2]. Era spinta da due motori CRDA - Sulzer con una potenza complessiva di 16 100 cavalli e poteva raggiungere una velocità di 19 nodi[2]. L'allestimento della motonave, dopo il recupero nel dopoguerra, fu curato da Gustavo Pulitzer-Finali[3]. Gli ambienti comuni a disposizione dei passeggeri di prima classe comprendevano due bar, una veranda panoramica e un salone da pranzo, oltre a un lido all'aperto con dei giochi d'acqua in luogo della piscina; erano poi presenti a bordo due sale da pranzo e due soggiorni-bar per i passeggeri di seconda e di terza classe[2]. ServizioLa nave fu varata presso il cantiere navale di Monfalcone il 20 ottobre 1941 con il nome di Ausonia[1]. Il 16 settembre 1944, mentre si trovava nel bacino di allestimento, fu colpita durante un bombardamento e si adagiò su un fianco[4]. Nel 1947 fu recuperata dalla Co.Ri.Sa. di Venezia; completato l'allestimento, fu consegnata all'Adriatica di Navigazione il 21 marzo 1949, con il nome di Esperia[4][2]. Entrò quindi in servizio sul collegamento espresso per Egitto e Libano, con partenze alternate da Trieste e Genova, riscuotendo un buon successo, tanto che tra 1948 e 1949 l'Adriatica raddoppiò il numero di passeggeri trasportati su quella linea[5]. Negli anni seguenti l'Esperia rimase in servizio su questo collegamento, venendo affiancata nel 1957 dalla Ausonia. Alla fine degli anni sessanta, lo sviluppo dei trasporti via aereo e il clima di instabilità politica nel Mediterraneo orientale provocarono una forte riduzione nel numero di passeggeri trasportati dalle navi di linea, il cui esercizio divenne quindi non più sostenibile economicamente[6]. L'Esperia cominciò quindi a essere utilizzata anche come nave da crociera, alternando il servizio di linea con crociere anche nel Mediterraneo occidentale o alle Canarie[2]. Il 1º febbraio 1974 l'Esperia, ormai obsoleta, fu venduta per la demolizione, che fu eseguita a La Spezia[7][8]. Note
Bibliografia
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