Primo vescovo storicamente documentato è Giovanni, il cui nome appare tra le sottoscrizioni di due diplomi a favore dei Benedettini di San Vittore di Marsiglia e datati tra il 1111 e il 1112.[4]
Dopo Giovanni, la cronotassi riporta una serie di poco più di 20 vescovi per i successivi 3 secoli circa, con un vuoto di quasi un secolo tra Sergio (1225-1237) e Michele di Fraga, eletto nel 1344, dovuta, secondo gli storici, o alla soppressione della diocesi, o semplicemente per la difficoltà di reperire documentazione al riguardo.[5]
La sede fu soppressa da papa Martino V il 12 febbraio 1420 e il suo territorio inglobato in quello dell'arcidiocesi di Cagliari.[6] «Le cause che hanno portato alla soppressione della diocesi di Suelli sono riconducibili alla scarsa disponibilità di fondi che non permettevano dunque al Vescovo di avere il decoro richiesto dalla dignità pastorale, questo portò la Santa Sede a dover intervenire economicamente per sopperire alle mancanze della diocesi.»[7]
Sul territorio dell'antica diocesi, nel 1824 fu eretta la diocesi dell'Ogliastra (dioecesis Oleastrensis) con sede a Tortolì, trasferita a Lanusei nel 1927.
^Zedda, I Giudici cagliaritani, la diffusione del culto di San Giorgio e la nascita della diocesi di Barbaria/Suelli, p. 194.
^Tronci, Una diocesi medievale nella Barbaria sarda. Storia e testimonianze materiali della Sede episcopale di Suelli, p. 31.
^Tronci, Una diocesi medievale nella Barbaria sarda. Storia e testimonianze materiali della Sede episcopale di Suelli, p. 32.
^Eubel, Hierarchia catholica, vol. I, p. 467, nota 1 di Suelli.
^Tronci, Una diocesi medievale nella Barbaria sarda. Storia e testimonianze materiali della Sede episcopale di Suelli, pp. 30-31.
^A. Usai, La diocesi ogliastrina nella serie dei vescovi di Fordongianus, Suelli, Tortoli, Lanusei, Cagliari 1970, p. 28. Kehr, citando l'edizione Martène-Durand, data il diploma in cui è menzionato il vescovo Giovanni all'anno 1112 (Italia pontificia, vol. X, p. 418). Lo stesso anno 1112 è quello riportato da Zedda, I Giudici cagliaritani, la diffusione del culto di San Giorgio e la nascita della diocesi di Barbaria/Suelli, p. 197, nota 15.
^Solmi, Le carte volgari dell'archivio arcivescovile di Cagliari…, p. 288. Kehr, Italia pontificia, vol. X, p. 414, nº 6.
^Solmi, Le carte volgari dell'archivio arcivescovile di Cagliari…, pp. 289-291. Altri autori, tra cui Kehr, datano il documento in cui è citato il vescovo Paolo al periodo 1190/1200.
^Solmi, Le carte volgari dell'archivio arcivescovile di Cagliari…, pp. 292-308.
^abcdZedda, La diocesi di Suelli agli inizi del XIV secolo, pp. 30-31.
^abForci-Sailis, Capitolo, vescovi e vicari della chiesa di Suelli all'epoca del Grande Scisma (1378-1417), pp. 28-29.
^Forci-Sailis, Capitolo, vescovi e vicari della chiesa di Suelli all'epoca del Grande Scisma (1378-1417), pp. 31-34.
^Forci-Sailis, Capitolo, vescovi e vicari della chiesa di Suelli all'epoca del Grande Scisma (1378-1417), pp. 29-31.
^abForci-Sailis, Capitolo, vescovi e vicari della chiesa di Suelli all'epoca del Grande Scisma (1378-1417), p. 34.
^Tronci, Una diocesi medievale nella Barbaria sarda. Storia e testimonianze materiali della Sede episcopale di Suelli, p. 34. Forci-Sailis, Capitolo, vescovi e vicari della chiesa di Suelli all'epoca del Grande Scisma (1378-1417), p. 26 e 35-37.
^Eubel, Hierarchia catholica, vol. I, p. 195, nota 8 di Chiusi; p. 467, nota 4 di Suelli. Forci-Sailis, Capitolo, vescovi e vicari della chiesa di Suelli all'epoca del Grande Scisma (1378-1417), p. 39.
^Forci-Sailis, Capitolo, vescovi e vicari della chiesa di Suelli all'epoca del Grande Scisma (1378-1417), pp. 37-39.
Bruno Tronci, Una diocesi medievale nella Barbaria sarda. Storia e testimonianze materiali della Sede episcopale di Suelli, Tesi di laurea, Università degli Studi di Cagliari, Facoltà di Studi Umanistici, Dipartimento di Storia - Beni Culturali e Territorio, Corso di Laurea in Beni Culturali, Anno accademico 2016-2017