Il territorio si estende su 8.495 km² ed è suddiviso in 44 parrocchie.
Storia
Antica diocesi di Dunkeld
La regione dei Pitti del sud (Scozia meridionale) fu evangelizzata a partire dagli inizi del V secolo dal missionario celtico san Ninian, la cui opera fu continuata nel secolo successivo da san Columba e dai missionari scoto-irlandesi dell'abbazia di Iona. L'attività missionaria ed i progressi ottenuti furono messi a dura prova dalle invasioni scandinave sul finire dell'VIII secolo.
Nello stesso periodo Dunkeld fa la sua apparizione nei documenti storici, quando il re dei PittiCaustantín mac Fergusa (†820) vi fece erigere un monastero ed una chiesa, che presumibilmente andarono distrutti nell'839 in seguito all'invasione dei Vichinghi che misero a ferro e a fuoco l'intero Fortriu. Dopo la morte di Caustantín, le guerre per la supremazia trovarono vincitore Cináed Mac Ailpín che pose la sua sede a Dunkeld. Ricostruì il monastero e la chiesa, dove fece trasferire da Iona le reliquie di san Columba. Cinque sono gli abati di Fortriu tramandati dalle fonti. Il primo fu Tuathal McArtguso (849-865); gli Annali dell'Ulster lo ricordano come «Tuathal m. Artgusso prim-epscop Fortrenn & abbas Duin Caillenn», ossia "Tuathal, figlio di Artgus, primo vescovo di Fortriu e abate di Dunkeld". È l'unico abate ricordato come vescovo; i suoi successori infatti sono menzionati dagli stessi Annali come princeps.
Con il matrimonio tra la principessa anglosassone Margherita ed il re scozzese Malcolm Canmore verso il 1070, iniziò per la Chiesa scozzese un periodo di progressiva riforma che vide il passaggio dalla chiesa di tipo celtico e monastico a quella basata sull'organizzazione diocesana. Fu così introdotto il monachesimo occidentale e, durante il regno di Edgar (1097-1107), fu eretta per la prima volta una parrocchia in Scozia. Il suo successore, Alessandro I (1107-1124), istituì le prime due diocesi scozzesi, Dunkeld e Moray, il 20 giugno 1107.
Risale al XIII secolo l'inizio della costruzione della cattedrale, che fu consacrata dal vescovo Thomas Lauder nel 1464 e venne ultimata solo all'inizio del XVI secolo. Il primo vescovo ad esservi sepolto è stato Galfred de Liberatione nel 1249. Si deve a questo vescovo l'introduzione nella cattedrale del canto gregoriano e della liturgia ad instar Ecclesiae Sarum.
La diocesi cattolica ebbe termine il 7 agosto 1560, quando il Parlamento scozzese fece propri gli articoli della fede protestante. L'ultimo vescovo cattolico fu Robert Crichton, uno dei tre vescovi che si rifiutarono di aderire alla nuova fede. Il prelato riuscì a resistere per un decennio sotto la protezione di Maria Stuarda prima di essere arrestato dal conte di Morton nel 1571; fu infine rilasciato per senilità in segno di distensione dal re Giacomo poco prima di morire nel 1585. I suoi successori protestanti, Peter Rollock e poi Alexander Lindsay, si concentrarono sulle proprie carriere giuridiche e politiche, abbandonando la diocesi a un drastico declino.[1]
La diocesi a Dundee
La diocesi fu ripristinata il 4 marzo 1878 con la bollaEx supremo Apostolatus di papa Leone XIII.
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
^Deceduto prima della consacrazione episcopale. (EN) Andrew Mitchell, Our Bishop Elect, Fr Martin Chambers, su DIOCESE of DUNKELD, 10 aprile 2024. URL consultato il 12 aprile 2024.