La diocesi comprende parte del distretto di Ernakulam nello stato indiano del Kerala. La diocesi estende la sua giurisdizione sulla cosiddetta "Comunità dei Settecento" residente nel territorio della diocesi di Alleppey e vicendevolmente la diocesi di Alleppey ha giurisdizione sulla cosiddetta "Comunità dei Cinquecento" residente nel territorio della diocesi di Cochin.
Il 13 dicembre 1572papa Gregorio XIII con la bolla Pastoralis officii cura concesse ai vescovi di Cochin il diritto di succedere agli arcivescovi di Goa.
Nel 1663 le chiese, il collegio dei gesuiti, il monastero francescano e le scuole furono distrutte dagli olandesi, che avevano sconfitto i portoghesi. Sfuggì alla rovina solo la chiesa dei francescani, adibita al culto protestante, mentre la cattedrale fu adibita a mercato.
Il governo portoghese continuò ad esercitare i diritti del padroado, con annesso il privilegio di presentazione dei vescovi, fino all'accordo del 18 luglio 1950,[2] che mise fine dopo quasi cinque secoli a questa istituzione. L'ultimo vescovo portoghese di Cochin fu José Vieira Alvernaz, nominato alla fine di quell'anno arcivescovo coadiutore di Goa e Damão.
Il 19 giugno 1952 ha ceduto ancora una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Alleppey. Contestualmente la parte meridionale della diocesi, a causa della distanza dalla sede episcopale, fu concessa in amministrazione ai vescovi di Trivandrum; questa disposizione divenne definitiva il 20 maggio 1955.[3]
Originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Goa e Damão, il 19 settembre 1953 in forza della bolla Mutant res di papa Pio XII è entrata a far parte della provincia ecclesiastica di Verapoly.
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
Jorge Temudo, O.P. † (4 febbraio 1558 - 13 gennaio 1567 nominato arcivescovo di Goa)
Henrique de Távora e Brito, O.P. † (13 gennaio 1567 - 29 gennaio 1578 nominato arcivescovo di Goa)
Mateus de Medina, O.Carm. † (29 gennaio 1578 - 19 febbraio 1588 nominato arcivescovo di Goa)
Andrés de Santa Maria, O.F.M. † (19 febbraio 1588 - 1615 dimesso)
Sebastião de São Pedro, O.E.S.A. † (16 febbraio 1615 - 7 ottobre 1624 nominato arcivescovo di Goa)
Luiz de Brito de Menezes, O.E.S.A. † (27 maggio 1627 - 29 luglio 1629 deceduto)
Miguel Da Cruz Rangal, O.P. † (10 novembre 1631 - 14 settembre 1646 deceduto)
Sede vacante (1646-1689)
João Coelho † (18 ottobre 1650 - ?) (vescovo eletto, illegittimo)
Fernando de Incarnação de Menezes † (? - 1657 deceduto) (vescovo eletto, illegittimo)
Francisco Barreto, S.I. † (? - 26 ottobre 1663 deceduto) (vescovo eletto, illegittimo)
Fabio dos Reis Fernandes, O.Carm. † (1672 - 16 maggio 1672 nominato vescovo di Santiago di Capo Verde) (vescovo eletto, illegittimo)
Pedro da Silva, O.E.S.A. † (8 gennaio 1689 - 15 marzo 1691 deceduto)
Pedro Pacheco, O.P. † (4 gennaio 1694 - settembre 1714 deceduto)
Francesco Pedro dos Martyres † (? - 1715 deceduto) (vescovo eletto)
Francisco de Vasconcellos, S.I. † (12 febbraio 1721 - 30 marzo 1743 deceduto)
Clemente José Colaço Leitão, S.I. † (8 marzo 1745 - 31 gennaio 1771 deceduto)
Manoel da Santa Catalina Soares, O.C.D. † (20 luglio 1778 - 18 luglio 1783 nominato arcivescovo di Goa)
José de Soledad Marques da Silva, O.C.D. † (18 luglio 1783 - 1818 ?)
Tomás Manoel de Noronha e Brito, O.P. † (17 dicembre 1819 - 23 giugno 1828 nominato vescovo di Olinda)
Sede vacante (1828-1838)
Sede soppressa (1838-1886)
João Gomes Ferreira † (14 marzo 1887 - 4 maggio 1897 deceduto)
Matheus de Oliveira Xavier † (11 ottobre 1897 - 26 febbraio 1909 nominato arcivescovo di Goa)
José Bento Martins Ribeiro † (28 febbraio 1909 - 21 maggio 1931 deceduto)
Abílio Augusto Vaz das Neves † (4 dicembre 1933 - 8 dicembre 1938 nominato vescovo di Braganza e Miranda)
Sede vacante (1938-1941)
José Vieira Alvernaz † (13 agosto 1941 - 23 dicembre 1950 nominato arcivescovo coadiutore di Goa e Damão[4])
Alexander Edezath † (19 giugno 1952 - 29 agosto 1975 dimesso)
Joseph Kureethara † (29 agosto 1975 - 6 gennaio 1999 deceduto)
Joseph Kariyil (8 maggio 2009 - 2 marzo 2024 ritirato)
Statistiche
La diocesi nel 2021 su una popolazione di 625.500 persone contava 176.680 battezzati, corrispondenti al 28,2% del totale.
anno
popolazione
presbiteri
diaconi
religiosi
parrocchie
battezzati
totale
%
numero
secolari
regolari
battezzati per presbitero
uomini
donne
1950
236.365
500.000
47,3
112
96
16
2.110
23
181
53
1970
122.136
454.762
26,9
59
49
10
2.070
12
130
23
1980
143.000
587.500
24,3
65
53
12
2.200
16
155
29
1990
170.399
678.946
25,1
86
64
22
1.981
40
295
33
1999
?
556.247
?
91
66
25
?
57
388
37
2000
166.861
567.371
29,4
104
70
34
1.604
95
434
37
2001
173.861
580.373
30,0
122
77
45
1.425
89
466
37
2002
176.423
584.635
30,2
116
76
40
1.520
151
460
37
2003
173.281
604.400
28,7
130
83
47
1.332
129
455
37
2004
162.188
537.293
30,2
126
87
39
1.287
79
515
37
2006
160.812
562.746
28,6
130
81
49
1.237
146
439
38
2013
184.860
634.928
29,1
150
96
54
1.232
140
426
41
2016
175.473
618.890
28,4
166
99
67
1.057
147
454
44
2019
174.967
618.410
28,3
190
113
77
920
168
390
48
2021
176.680
625.500
28,2
197
110
87
896
183
453
50
Note
^Il significato e le conseguenze del breve Multa praeclare sono dibattute: non è chiaro se il breve soppresse le diocesi tout court, oppure se sottrasse i territori, all'epoca sotto il dominio inglese, dalla giurisdizione delle diocesi del padroado, attribuendone la giurisdizione ai vicariati apostolici. Vedi Giacomo Martina, Pio IX (1851-1866), Roma, 1985, pp. 376-385 (in particolare p. 383). Già dal XVII secoloRoma e Lisbona avevano una visione diversa dell'applicazione dei diritti di patronato: per la Santa Sede il Portogallo poteva legittimamente esercitare i diritti di patronato solo sui territori che facevano parte, nella metà dell'Ottocento, del proprio impero coloniale; per Lisbona le antiche concessioni della fine del XV secolo avevano ancora valore giuridico, per cui il padroado si estendeva, in linea di principio, dal Brasile fino al Giappone, anche su quei territori che nel frattempo erano passati sotto i domini coloniali inglesi, francesi ed olandesi.