Dicrurus hottentottusIl drongo piumato (Dicrurus hottentottus (Linnaeus, 1766)) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Dicruridae[2]. EtimologiaIl nome scientifico della specie, hottentottus, significa "ottentotto" in latino: tale denominazione deriva da un errore in fase di classificazione, coi reperti appartenenti a questa specie pervenuti a Linneo classificati come provenienti dalla provincia del Capo. DescrizioneDimensioniMisura 24-32 cm di lunghezza (dei quali circa la metà spetta alla lunga coda), per 86 g di peso[3]. A parità d'età, i maschi sono lievemente più grossi e pesanti rispetto alle femmine: è inoltre presente una certa variabilità nella taglia delle varie sottospecie, che segue un gradiente decrescente in direttrice NW-SE[3]. AspettoSi tratta di uccelli dall'aspetto robusto e slanciato, muniti di grossa testa di forma squadrata e allungata, becco largo, conico e robusto piuttosto lungo (se confrontato con quello di altre specie di drongo) e dalla punta adunca, zampe corte, lunghe ali digitate e lunga coda dall'estremità forcuta, con le due punte rivolte verso l'esterno. Le penne alla base del becco sono lunghe e filiformi, normalmente nascoste nel piumaggio ma ben evidenti quando l'animale le drizza: a questa caratteristica, il drongo piumato deve il proprio nome comune. Il piumaggio si presenta uniformemente di colore nero lucido, con presenza di sfumature metalliche di colore verde-bluastro o ramato su nuca, dorso, petto e ali (ma particolarmente evidenti su queste ultime, sul petto e sull'area scapolare, a formare una sorta di collare), di estensione e colorazione variabile a seconda della sottospecie ed in ogni caso ben evidenti quando l'animale si trova nella luce diretta. Le penne della gola di alcune sottospecie tendono a schiarirsi ed assumere riflessi metallici azzurri verso la punta e talvolta anche sulle ali. Il becco e le zampe sono di colore nero: gli occhi possono essere di colore bruno-rossiccio (nelle popolazioni continentali), bruno scuro (in quelle filippine) o bianco (in quelle indonesiane). BiologiaIl drongo piumato è un uccello che presenta abitudini di vita essenzialmente diurne e vive prevalentemente da solo o in coppie: si tratta di uccelli piuttosto territoriali, che passano la maggior parte della propria giornata appollaiati su un posatoio in evidenza, monitorando i dintorni alla ricerca di eventuali prede o di potenziali intrusi che si aggirino nel territorio, spiccando il volo per ghermire le prime o per attaccare i secondi, i quali vengono però preventivamente avvertiti mediante vocalizzazioni. Similmente agli altri dronghi, anche il drongo piumato è un uccello molto vocale, in particolar modo durante la stagione degli amori. Questi animali vocalizzano soprattutto durante le prime ore del mattino o verso sera: essi presentano un range estremamente vasto di versi, che vanno da cinguettii liquidi e armoniosi a versi aspri e gracchianti che ricordano quelli della ghiandaia, non di rado intervallati rapidamente gli uni agli altri. A questi, si aggiungono le imitazioni dei richiami di numerose specie di uccelli ed altri animali coi quali il drongo piumato condivide l'areale di residenza: i richiami di questi animali presentano marcate differenze nella struttura fra le varie popolazioni, e potrebbero in futuro costituire un criterio di separazione tassonomica[4]. AlimentazioneSi tratta di uccelli dalla dieta virtualmente onnivora, nella quale tuttavia la componente insettivora predomina nettamente sulle altre. Il drongo piumato è solito cacciare le prede al suolo o fra i rami o il fogliame di alberi e cespugli, calandole sopra dall'alto dopo averla avvistata durante la sua incessante attività di monitoraggio del territorio: questi uccelli mostrano inoltre una certa perizia nel catturare le prede in volo. Questi uccelli si cibano essenzialmente di grossi insetti (imenotteri, formiche e termiti sciamanti, coleotteri, lepidotteri, cavallette[3]) ed altri invertebrati, nonché delle loro larve: i dronghi piumati possono inoltre cibarsi di piccoli vertebrati (uccellini, topolini, piccoli rettili e anfibi) e, più sporadicamente, anche di bacche e piccoli frutti, mentre non di rado questi uccelli visitano le infiorescenze degli alberi per cibarsi del nettare, che rappresenta durante determinate stagioni una percentuale non trascurabile della loro dieta[3]. RiproduzioneIl drongo piumato è un uccello rigidamente monogamo, le cui coppie rimangono assieme per la vita: la stagione riproduttiva va da febbraio a luglio, con le popolazioni del sud dell'areale che cominciano a riprodursi alcune settimane prima rispetto a quelle più settentrionali[3]. I due sessi collaborano durante tutte le fasi dell'evento riproduttivo: essi infatti costruiscono assieme il nido (una fragile e sottile coppa di rametti e fibre vegetali intrecciati alla biforcazione della porzione distale di un ramo d'albero), si alternano nella cova (che dura circa venti giorni) delle 2-4 uova, che sono di colore bianco sporco con sparsa screziatura grigio-brunastra, e si occupano inoltre in maniera congiunta dell'allevamento della prole. I pulli schiudono ciechi ed implumi: imbeccati ed accuditi da ambedue i genitori, essi sono pronti per l'involo attorno alle tre settimane di vita, rimanendo con loro ancora per circa un mese (seguendoli nei loro spostamenti e chiedendo loro, sebbene in maniera sempre più sporadica) prima di allontanarsene in maniera definitiva. Durante il periodo degli amori, il drongo piumato diviene più vocale e aggressivo del solito, esibendo quasi incessantemente le proprie doti canore ed attaccando intrepidamente qualsiasi intruso si avvicini eccessivamente (anche in maniera involontaria) al sito di nidificazione. Distribuzione e habitatIl drongo piumato occupa un vasto areale asiatico, che comprende l'Asia Meridionale, il Sud-est asiatico e le grandi Isole della Sonda, estendendosi dal Punjab e dal sud del Kashmir lungo le pendici meridionali dell'Himalaya fino alla Cina sud-orientale (a sud di Hebei e Jiangsu, fino a Yunnan e Guangdong centro-orientale) attraverso Nepal, Sikkim, Bhutan e Tibet sud-orientale: la specie è inoltre presente nella fascia costiera della penisola indiana lungo i Ghati occidentali e orientali, in Bengala e India nordorientale, oltre che nella penisola indocinese a sud fino grossomodo all'istmo di Kra. Il dongo piumato presenta numerose popolazioni insulari (corrispondenti in genere ad altrettanti endemismi), avengo colonizzato anche il Borneo, Giava (dove è presente nella porzione orientale dell'isola, oltre che nell'area attorno alla capitale Giacarta), le Filippine centro-meridionali ed occidentali e Sulawesi, oltre che le isole minori prospicienti alle summenzionate. La specie è generalmente residente nel suo areale: le popolazioni cinesi (sottospecie brevirostris), tuttavia, tendono a migrare verso sud per svernare. L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree di foresta umida, con predilezione delle aree di ricrescita secondaria e di quelle inframezzate con zone più aperte, sia erbose che cespugliose. TassonomiaSe ne riconoscono 15 sottospecie[2]:
La tassonomia della specie è piuttosto tormentata e lungi dall'essere chiarita: alcuni autori accorperebbero la sottospecie banggaiensis con pectoralis o con leucops (risultando fileticamente più affine a quest'ultima[3]), mentre altri riconoscerebbero le sottospecie chrishna del Nepal (sinonimizzata con la nominale) e termeuleni dell'area di Giacarta (sinonimizzata con jenticki)[3]. Altri ancora proporrebbero di continuare il processo di frammentazione del taxon (che ha già coinvolto drongo di Sumatra, drongo di Wallacea, drongo di Tablas, drongo di Celebes e drongo picchiettato, tutti in passato considerati sottospecie del drongo piumato) elevando al rango di specie a sé stante le sottospecie striatus e samarensis col nome di Dicrurus striatus[5]. Note
Altri progetti
|
Portal di Ensiklopedia Dunia