Il primo fra i conti e marchesi di Namur, nel territorio che corrisponde approssimativamente a quello dell'attuale municipalità belga di Namur, è stato creato verso la fine del IX secolo dall'imperatore del Sacro Romano Impero, il carolingio, Carlo III (Karolus divina favente elementia imperator augustus) ad un suo vassallo, come risulta dal documento n° 105 del Karoli III Diplomata[1].
1139 - 1189 Enrico I, figlio del precedente. Enrico I, senza discendenza, nel 1163, aveva nominato suo erede il marito della sorella, Alice, Baldovino IV, Conte di Hainaut, ed in caso di morte di Baldovino IV, i suoi discendenti; dopo la morte di Baldovino IV di Hainaut, nel 1171, era divenuto erede di Enrico I il figlio, Baldovino V di Hainaut, , ma la nascita di Ermesinda, figlia di Enrico I e della sua seconda moglie[2], rimise in discussione l'eredità di Baldovino V, che si appellò all'imperatore, Federico Barbarossa, che, nel 1187, confermò Baldovino V erede della contea di Namur[3], e, nel 1188, riconoscendogli ancora il suo diritto di successione, trasformò la contea in margraviato[2]. Allora tra il 1188 ed il 1189, Baldovino V, approfittando del fatto che Enrico era vecchio e malato e Enrico II di Champagne era impegnato nella guerra col re di FranciaFilippo II Augusto, occupò la contea di Namur[4].
1264 - 1305 Guido I, che aveva acquistato il marchesato da Baldovino II, nel 1263 e dal 1264 era marito di Isabella di Lussemburgo, figlia di Enrico III
1297 - 1330 Giovanni I, figlio del precedente e di Isabella
1418 - 1429 Giovanni III, fratello del precedente, figlio di Guglielmo I, che , nel 1321, vendette il marchesato al duca di Borgogna, Filippo il Buono, che ne entrò in possesso alla morte di Giovanni III[5].
Austin Lane Pool, "Federico Barbarossa e la Germania", cap. XXIV, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta tra papi e imperatori) della Storia del mondo medievale, 1999, pp. 823–858