Goffredo I di Namur
Goffredo (1068 circa – 19 agosto 1139) è stato un nobile francese, fu il sesto conte di Namur dal 1102 circa, alla sua morte. OrigineGoffredo, sia secondo il Cartulaire de la commune de Namur, tome premier, che secondo gli Actes des comtes de Namur de la première race, 946-1196, era figlio del quinto conte di Namur, Alberto III e della moglie, Ida di Sassonia[1][2], che, secondo la Genealogia ex stirpe Sancti Arnulfi descendentium Mettensis era figlia del duca di Sassonia, Bernardo II[3] e di Eilika di Schweinfurt. BiografiaSua madre, Ida, era al suo secondo matrimonio, avendo sposato, in prime nozze, secondo il Chronicon Sancti Huberti Andaginensis, Federico[8], Conte di Malmedy e di Stablo, Duca della Bassa Lorena (Lotaringia) e marchese di Anversa, al quale non aveva dato figli. Secondo gli Actes des comtes de Namur de la première race, 946-1196, Goffredo era nato tra il 1067 ed il 1068[9]. Secondo il Cartulaire de la commune de Namur, tome premier, suo padre, Alberto III, nel 1096, avrebbe voluto prendere parte alla prima crociata, ma dovette rinunciare, causa l'età[13]. Secondo gli Actes des comtes de Namur de la première race, 946-1196, nel 1101, Goffredo fu al seguito del padre, Aberto III, per combattere Enrico, conte di Limburgo[9], al seguito dell'imperatore, che, nel documento, n° 470, datato 1º giugno 1101, dei Diplomatum Regum et imperatorum Germaniae, Tomus VI.2, Heinrici IV. Diplomata, dell'imperatore del Sacro Romano Impero, Enrico IV di Franconia (Heinricus divina favente clementia tercius Romanorum imperator augustus) riconosce a suo padre, Alberto, a Goffredo e ai fratelli, Enrico e Alberto (Albertus comes Nammucensium filiis [suis] Godefrido, Heinrico, Alberto) la fondazione dell'abbazia di San Giacomo di Liegi[14]. Secondo le Notæ Bronienses, suo padre, Alberto III (Albertus comes Namucensis) morì nel 1102[15]; gli Obituaire de l´abbaye de Brogne ou de Saint-Gérard´, Analectes pour servir à l´histoire ecclésiastique de la Belgique, Tome XVIII (non consultato) indicano come data della morte il 22 giugno 1102[16]. Secondo il capitolo XXIII del Diplomatum Belgicorum nova collectio, Volume 4, nel 1121, Goffredo con la seconda moglie, Ermesinda di Lussemburgo, fondarono l'abbazia di Floreffe[18]. Nel 1125, Lotario di Supplimburgo, era stato eletto re dei Romani (poi fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero) e Goffredo con Lotario ebbe un buon rapporto e, nel marzo del 1131, fu presente all'incontro di Lotario con papa Innocenzo II[19]. Nel 1131, secondo il documento n° 51 del Recuiél [sic] des chartes de l'Abbaye de Gembloux, Goffredo assieme al figlio Enrico (Godefridus comes Namucensis eiusque filius Henricus) fecero una donazione all'abbazia di Gembloux[20]. Nel 1136, Goffredo fu ad Aquisgrana, assieme all'imperatore, Lotario, nel periodo pasquale[19]. Goffredo, nel 1138, fu a Colonia, presso il nuovo re dei Romani, Corrado Hohenstaufen, suo parente[21] e, nel giugno 1139, fu presente, a Liegi, alla dieta di, Corrado Hohenstaufen[21]. Fu l'ultimo atto della sua vita pubblica; poco dopo vestì l'abito monacale nell'abbazia di Floreffe dove, secondo il Nécrologe de l'abbaye de Floreffe, de l'ordre de Prémontré, au diocèse de Namur, morì il 19 agosto 1139[22]. Matrimoni e discendenzaSia secondo il Chronicon Sancti Huberti Andaginensis, che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium Goffredo, in prime nozze, nel 1087, aveva sposato Sibilla di Château-Porcien, figlia del conte di Château-Porcien, Ruggero[10][12] e della moglie, Ermesinda[9]; in quello stesso anno vi era stato un incontro, durante il quale, Goffredo ed il padre, Alberto III, sottoscrissero un impegno per un futuro matrimonio, con Sibilla ed i suoi genitori, Ruggero ed Ermesinda[9].Verso il 1103, mentre Goffredo era assente, per impegni militari, la moglie Sibilla, si fece un'amante, Enguerrand di Boves, signore di Coucy e, dato che rimase incinta, non attese il rientro del marito, ma per paura della possibile reazione di Goffredo, lasciò la contea e si rifugiò presso il suo amante; infine riuscì a far annullare il suo matrimonio, per poter contrarre un nuovo matrimonio[17].
Dopo aver ripudiato Sibilla, nel 1104, nel 1109 sposò Ermesinda di Lussemburgo (1075 † 1143), che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era la sorella del Conte di Lussemburgo, Guglielmo I[12], figlia del Conte di Lussemburgo, Corrado I[12] e di Clemenza d'Aquitania, come ci viene confermato dal documento n° 465a del Urkundenbuch zur geschichte der: jetzt die preussischen, Volume 1, inerente ad una donazione fatta da Clemenza (Clementia venerabilis comitissa), con l'approvazione anche della figlia Ermesinda (filie Irmesindis)[25]; Ermesinda era vedova di Alberto II di Moha († 1098), conte di Egisheim e di Dagsbourg, come ci viene confermato dal documento n° LXXVI delle Die älteren Urkunden des Klosters S. Vanne zu Verdun (non consultato), nel quale Ermesinda conferma una donazione alla chiesa di Verdun Sainte-Vanne, fatta dal suo precedente marito (senioris mei comitis Alberti)[23]; quest'ultimo documento fu controfirmato da due nipoti di Ermesinda, come conferma che Ermesinda aveva dato ad Alberto II di Moha due figlie[26]:
Secondo il capitolo XXIII del Diplomatum Belgicorum nova collectio, Volume 4, nel 1121, Ermesinda, assieme al marito, Goffredo, fondarono l'abbazia di Floreffe[18]; nel 1130, ancora secondo il capitolo XXV del Diplomatum Belgicorum nova collectio, Volume 4, Ermesinda contessa di Moha (Ermensendis comitissa de Muhalt) fondò il monastero di Saint-Victor, a Huy, e, nel documento, viene ricordato ancora il primo marito di Ermesinda (uxor extitit nobilissimi comitis Alberti)[28]. Ermesinda fece ancora una donazione, assieme al marito, Goffredo all'abbazia di Flône, nell'odierno comune di Amay, nel 1137[23]. Ermesinda, secondo il necrologio delle Die älteren Urkunden des Klosters S. Vanne zu Verdun (non consultato), morì il 26 giugno 1141 e fu sepolta, accanto al primo marito[23]
Ascendenza
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
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