Collezione personale di gioielli della regina Elisabetta III Gioielli della Regina (detti anche Gioielli del Re, quando il monarca è un uomo) sono la storica collezione di gioielli di proprietà personale del monarca britannico, attualmente il Re Carlo III. Questi sono separati dai gioielli della Corona inglese, non di proprietà del monarca ma dello Stato, come pure dalle altre regalie di Stato. L'origine di una collezione di gioielli reale distinta a quella della Corona è vaga, anche se si ha ragione di credere che tale tradizione abbia avuto origine nel XVI secolo. Molti pezzi di gioielleria provengono dall'estero e sono stati portati nel Regno Unito come risultati di guerre civili, colpi di stato e rivoluzioni, oppure acquisiti come doni dal monarca.[1] Gran parte dei gioielli oggi parte della collezione della regina Elisabetta II sono del XIX e XX secolo. I gioielli della corona sono indossati unicamente durante le incoronazioni o per occasioni importanti come l'annuale cerimonia di apertura del parlamento. In altre occasioni formali come banchetti di stato, la regina indossa spesso gioielli provenienti dalla propria collezione privata. Elisabetta ha più di 300 gioielli personali,[2] tra cui 98 spille, 46 collane, 37 braccialetti, 34 paia di orecchini, 15 anelli, 14 orologi e 5 pendenti,[3] di cui i più importanti sono elencati qui di seguito. StoriaStoria generaleL'origine della collezione reale di gioielli deve essere ricondotta al XVI secolo. Come abbiamo già detto, a differenza delle regalìe reali, i gioielli sono proprietà personali del monarca e non insegne di stato. La maggior parte dei pezzi della collezione vennero disegnati per regine o per principesse consorti. Molti di questi pezzi vennero trafugati in Francia durante l'esilio degli Stuart durante il governo di Oliver Cromwell per poi fare ritorno in Inghilterra con la restaurazione. A differenza dei gioielli della corona (in gran parte datati all'epoca dell'ascesa di Carlo II), i gioielli privati della regina non sono delle regalie o delle insegne di stato o dignità. Gran parte della collezione venne nel tempo disegnata per regine regnanti o consorti, anche se alcuni re hanno aggiunto personalmente dei pezzi alla collezione. Gran parte dei gioielli vennero ottenuti da altre teste coronate europee o da membri dell'aristocrazia, o acquistate o donate come doni di nozze. In particolare durante gli anni di regno della regina Elisabetta II, la collezione di gioielli privati dei monarchi è diventata oggetto di studi e di moda, in quanto molti di questi sono comparsi indosso alla regina in diverse occasioni formali e anche in ritratti ufficiali diffusi poi in tutto il regno.[4] La disputa della casa di HannoverNel 1714, con l'ascesa al trono di Giorgio I, re di Gran Bretagna ed elettore di Hannover, entrambi gli stati vennero retti in unione personale dalla Casa di Hannover. I primi monarchi di questa dinastia mantennero rigorosamente separati i loro beni nei due differenti regni. Giorgio III diede metà dei gioielli personali inglesi come dono di nozze a sua moglie, la regina Carlotta di Meclemburgo-Strelitz. Nel suo testamento, Carlotta lasciò i gioielli alla "Casa di Hannover". Il regno di Hannover seguiva la legge salica e pertanto la sua successione era composta solo da maschi. Per questo, quando la regina Vittoria ascese al trono del Regno Unito, suo zio Ernesto Augusto, duca di Cumberland e Teviotdale, divenne re di Hannover. Re Ernesto chiese una porzione dei gioielli, non solo in quanto monarca dell'Hannover ma anche come figlio della regina Carlotta. Vittoria disse tranquillamente di non avere altri gioielli se non quelli comprati con il denaro inglese (comprendendo quindi chiaramente anche quelli donati da Giorgio III). Il figlio di Ernesto, Giorgio V di Hannover, continuò a chiedere insistentemente la restituzione dei gioielli. Il marito di Vittoria, il principe Alberto, suggerì infine di trovare un accordo finanziario col re di Hannover, ma il parlamento inglese informò la regina di non essere intenzionato ad acquistare i gioielli né a prendere in prestito denari per quel proposito. Venne indetta quindi una commissione parlamentare per investigare la materia e nel 1857 questa propendette a favore della casa di Hannover. Il 28 gennaio 1858, dieci anni dopo la morte di Ernesto, i gioielli vennero consegnati nelle mani dell'ambasciatore dell'Hannover, il conte von Kielmansegg.[5] Vittoria riuscì comunque a mantenere per sé uno dei suoi pezzi preferiti: una fila di perle.[6] Proprietà e valutazioneAlcuni gioielli parte della collezione della regina vennero realizzati prima della morte della regina Vittoria nel 1901 e sono legati alla figura privata del monarca, in perpetuo. Gli oggetti realizzati successivamente, inclusi regali ufficiali,[7] possono divenire parte della collezione reale solo a discrezione del monarca in carica.[8] Non è possibile stabilire il valore esatto dell'intera collezione dal momento che molti gioielli hanno una storia unica alle loro spalle e non possono essere venduti ad un mercato ordinario.[9] A metà del XX secolo, le liste di gioielli erano le seguenti:[10]
TiareIl diadema di stato del re Giorgio IVIl Diadema di Stato di re Giorgio IV, o Diadema di diamanti, venne realizzato nel 1820 in occasione dell'imminente incoronazione di re Giorgio IV del Regno Unito, il quale utilizzò il diadema come completamento del cappuccio di stato, utilizzato dallo stesso re durante le processioni dell'incoronazione nell'Abbazia di Westminster; il diadema è composto da 169 perle 1333 diamanti del peso totale 325.75 carati, i quali disegnano rose, cardi e trifogli, rispettivamente i simboli d'Inghilterra, Scozia ed Irlanda. Dopo la morte di Giorgio IV, il diadema venne utilizzato prevalentemente durante le processioni dell'Incoronazione della regina Vittoria nel 1838 e successivamente nel 1953, per l'Incoronazione di Elisabetta II, la quale indossò personalmente il diadema durante l'entrata nell'Abbazia e le processioni verso il trono. La Regina lo ha indossato inoltre durante l'Apertura annuale del Parlamento, prima e dopo aver indossato la Corona Imperiale di Stato; infine è il diadema più comunemente utilizzato in sostituzione alla Corona reale del Regno Unito, utilizzato invece, durante il regno di Elisabetta II come corona ufficiale per il Canada e l'Australia. Tiara di Giorgio IIILa tiara di Giorgio III (conosciuta anche col nome di Tiara russa) è una corona che incorpora brillanti e diamanti commissionata da Giorgio III del Regno Unito sul finire del Settecento anche se poi venne indossata soprattutto dalle regine consorti. Originariamente essa poteva essere indossata come un collare oppure indossata a mo' di corona. La regina Vittoria la indossò per la prima volta durante una visita alla Royal Opera nel 1839. Nel dipinto di Franz Xaver Winterhalter Il primo maggio, realizzato nel 1851, la regina Vittoria è raffigurata assieme al principe Arturo ed al marito mentre indossa questa tiara. Quando Elizabeth Bowes-Lyon, consorte di Giorgio VI del Regno Unito, indossò per la prima volta questa tiara, Henry Channon la definiva come un "pessimo pezzo di gioielleria". La regina Elisabetta, successivamente, la donò alla propria figlia primogenita, la futura Elisabetta II come regalo per il suo matrimonio nel 1947. Quando la principessa Elisabetta si stava preparando per lasciare Buckingham Palace alla volta dell'Abbazia di Westminster dove sarebbe stato celebrato il matrimonio, la tiara si ruppe. Fortuna volle che il gioielliere di corte fosse presente per ogni evenienza e così egli prese in consegna la tiara portandola nel proprio laboratorio scortato dalla polizia reale. La Regina Madre la passò successivamente a sua nipote, la principessa Anna al momento del suo matrimonio col capitano Mark Phillips nel 1973. Tiara del Delhi DurbarLa tiara del Delhi Durbar Tiara venne realizzata dalla ditta Garrard & Co. per la regina Maria, moglie di re Giorgio V, affinché la indossasse al Delhi Durbar del 1911.[11] Dal momento che i gioielli della corona non potevano per tradizione lasciare lo stato, Giorgio V fece realizzare per l'occasione la Corona imperiale d'India per indossarla al Durbar indiano, mentre la regina Maria indossò la sua tiara. Essa faceva parte di un set comprendente una collana, un gioiello da vita, un braccialetto e degli orecchini. Realizzata in oro e platino, la tiara è alta 8 centimetri e ha la forma di un cerchio di lire e S con festoni di diamanti. Essa originariamente portava con sé anche 10 smeraldi Cambridge, acquistati dalla regina Maria nel 1910 che già erano stati di proprietà di sua nonna, la duchessa di Cambridge. Nel 1912, la tiara venne alterata per trarne i diamanti Cullinan III e IV.[11] Maria prestò la sua tiara alla regina Elisabetta (poi regina madre) per il suo tour del 1947 in Sudafrica, e rimase con quest'ultima sino alla sua morte nel 2002, quando passò alla regina Elisabetta II. Nel 2005, la regina la prestò alla nuova nuora, la duchessa di Cornovaglia.[11] Tiara frangiata della regina MariaQuesta tiara, che può essere indossata anche come collana, venne realizzata per la regina Maria di Teck nel 1919. Non è, come qualcuno ha suggerito, stata realizzata coi diamanti appartenuti a Giorgio III, ma sicuramente ha riutilizzato dei diamanti tratti da una tiara o da una collana appartenuta alla regina Vittoria ed acquistata da Collingwood & Co. come regalo di nozze per la principessa Maria nel 1893. Nell'agosto del 1936, Maria diede la tiara a sua nuora la regina Elisabetta (poi regina madre).[12] Quando Elisabetta, consorte di Giorgio VI, utilizzò per la prima volta la tiara, Sir Henry Channon la definì una "brutta tiara a spillini".[13] Successivamente fu lei a prestare la tiara alla figlia, la principessa Elisabetta (futura Elisabetta II) come "something borrowed" al suo matrimonio col principe Filippo nel 1947.[12] Quando la principessa Elisabetta si stava vestendo a Buckingham Palace prima di portarsi all'abbazia di Westminster, la tiara si ruppe. Fortunatamente il gioielliere di corte era in servizio in caso di emergenza e si precipitò nel suo laboratorio scortato dalla polizia. La regina Elisabetta assicurò la figlia che sarebbe stata riparata per tempo, come infatti avvenne. Elisabetta la prestò anche alla figlia, la principessa Anna, per il suo matrimonio col capitano Mark Phillips nel 1973. Venne posta in mostra insieme ad altre tiare reali nel 2001. Nel 2020 sua maestà prestò la tiara frangiata a sua nipote la Principessa Beatrice di York in occasione delle sue nozze con il signor Edoardo Mapelli Mozzi Tiara della granduchessa VladimirLa tiara della granduchessa Vladimir, talvolta chiamata tiara di diamanti e perle, venne acquistata assieme ad un'altra rivière di diamanti, dalla regina Maria dalla granduchessa Elena Vladimirovna Romanova, madre della duchessa di Kent, nel 1921 per 28 000 sterline.[14] La duchessa, nota dopo il suo matrimonio come principessa di Grecia, l'aveva ereditata da sua madre, la granduchessa Maria Pavlovna, la quale l'aveva ricevuta come dono di nozze dal marito nel 1874. Originariamente aveva 15 grandi perle a goccia e venne realizzata dal gioielliere Carl Edvard Bolin al costo di 48.200 rubli. Durante la Rivoluzione russa del 1917, la tiara venne nascosta assieme ad altri gioielli nel palazzo Vladimirskij a Petrograd, e poi posti in salvo dalla Russia sovietica grazie a Albert Stopford, un agente segreto e gallerista britannico.[15] L'anno successivo, la principessa vendette parte dei gioielli della sua collezione per supportare la famiglia imperiale in esilio e per varie opere di carità.[16] La regina Maria fece modificare la tiara per accomodarvi 15 cabochon di smeraldi Cambridge. Le originali perle a goccia potevano essere alternativamente posizionate a rimpiazzare gli smeraldi o per alternarli. La regina Elisabetta II ha ereditato la tiara direttamente da sua nonna nel 1953.[17] È stata quasi sempre indossata assieme alle parure Cambridge e Delhi Durbar, che pure hanno al loro interno grandi smeraldi. Tiare Vladimir Fringe e City of London Fringe di KentNel 1934 la Principessa Marina di Grecia e Danimarca prese in prestito dalla madre, Elena Vladimirovna figlia di Vladimir Aleksandrovič, la tiara "Vladimir Fringe" per indossarla nel giorno del suo matrimonio con Giorgio, duca di Kent e durante l'incoronazione del cognato Giorgio VI e della regina Elisabetta.[18] In occasione delle sue nozze, Marina ottenne in regalo anche una tiara chiamata tiara "City of London Fringe" che era molto simile a quella indossata da Marina con l'abito bianco.[19] Le due tiare infatti sono composte entrambe da frange di diamanti però con profili e lunghezze diverse. La Vladimir Fringe verrà ereditata dalla sorella Marina, Elisabetta, contessa di Toerring-Jettenbach e dai suoi discendenti. Negli anni successivi Marina indossò la "City of London" rappresentando la Regina in Ghana nel 1957 e nel 1963 in occasione di una rappresentazione all'Aldwych Theatre a Londra, durante la visita del cugino Paolo e della regina Federica di Grecia. Nello stesso anno Marina diede la tiara a sua figlia la Principessa Alexandra di Kent, la quale sposò Angus Ogilvy, secondo figlio del 12º Conte di Arlie, a Westminster Abbey. Nel 1968 Marina morì e la tiara fu ereditata dal figlio minore Michael di Kent, che sposò nel 1978 a Vienna Marie Christine von Reibnitz, la quale indossò la tiara al ricevimento del matrimonio. La stessa Principessa trasformò alcune volte la tiara, ad esempio aggiungendo un retro in velluto. Nel 2019 la tiara venne indossata da Lady Gabriella Windsor, figlia di Michael di Kent, durante il suo matrimonio alla Cappella di San Giorgio con Thomas Kingston.[19] Tiara di rubini birmaniElisabetta fece realizzare la tiara "di rubini birmani" nel 1973 dalla Garrard & Co, utilizzando pietre provenienti dalla sua collezione privata. Venne disegnata come un mazzo di rose, con argento e diamanti a realizzare i petali e grappoli d'oro e rubini per il centro dei fiori.[20] Sulla tiara sono montati 96 rubini in totale; essi erano originariamente parte di una collana donatale nel 1947 come regalo di nozze dal popolo birmano (attuale Myanmar), il quale credeva che avrebbero contribuito a proteggerla dai cattivi influssi e dalle malattie.[21] I diamanti le vennero pure dati come regalo di nozze dal Nizam di Hyderabad e Berar, che possedeva una propria personale e preziosa collezione i gioielli.[22] Tiara delle ragazze di Gran Bretagna e IrlandaLa prima tiara della regina fu un regalo di sua nonna per il suo matrimonio nel 1947, la quale l'aveva ricevuta in dono a sua volta dalle ragazze di Gran Bretagna e d'Irlanda nel 1893 in occasione del suo matrimonio col duca di York, futuro Giorgio V.[23] Realizzata da E. Wolfe & Co., venne acquistata da Garrard & Co. da una commissione guidata da lady Eve Greville.[24] Nel 1914, Maria adattò la tiara ponendovi 13 diamanti al posto delle grandi perle orientali presenti nella tiara originaria. Leslie Field, autore del libro The Queen's Jewels, la descrisse come "un festone con nove grani perle orientali su punte di diamante alternate a colletti a losanghe tra due file di diamanti". In un primo momento Elisabetta indossò la tiara senza la sua base né le perle, ma la base le venne riattaccata nel 1969.[25] Questa tiara è uno dei pezzi più noti della collezione della regina Elisabetta per il suo uso su banconote e monete del Regno Unito.[26] Tiara Kokoshnik della Regina AlessandraLa tiara "Kokoshnik" venne donata alla principessa Alessandra del Galles, come regalo per il suo 25º anniversario di matrimonio nel 1888 da Lady Salisbury a nome delle 365 nobildonne della parìa del Regno Unito. La regina aveva sempre voluto una tiara di stile kokoshnik (dal russo "pettine di gallo"), una tradizionale acconciatura popolare russa, e aveva ben presente il disegno che aveva visto sulla tiara di sua sorella, Maria Feodorovna, zarina di Russia. La tiara venne realizzata da Garrard & Co. ed aveva delle barre verticali in oro bianco con diamanti, di cui la più lunga raggiungeva i 6.5 cm.[27] In una lettera a sua zia, la granduchessa di Meclemburgo-Strelitz, l'allora principessa Maria scrisse, "Il regalo è magnifico [...] Le signore della buona società hanno donato [ad Alessandra] una splendida tiara puntata di diamanti".[28] Alla morte della regina Alessandra, la tiara passò a sua nuora, la regina Maria, che la passò ad Elisabetta II nel 1953. Tiara dei nodi d'amoreNel 1913, Garrard & Co (i gioiellieri ufficiali di corte) ottennero commissione dalla regina Maria di realizzare per lei una replica della tiara di sua nonna, la principessa Augusta d'Assia-Kassel, utilizzando dei diamanti e delle perle appartenenti alla stessa regina Maria. La tiara, di stile neoclassico francese, dispone di 19 perle orientali sospese tra nodi d'amore da cui il nome (Lover's knot) ciascuno con un gran brillante centrale. Maria lasciò la tiara a Elisabetta II, che poi la diede a Diana[29] nel 1981 come dono di nozze. Diana doveva indossare la tiara al giorno delle sue nozze, ma optò infine per utilizzare la tiara Spencer. Malgrado ciò anche Diana utilizzò spesso la tiara della regina Maria, pur lamentandosi delle "perle ciondolanti"[30]. La indossò in particolare durante la sua visita a Hong Kong nel 1989, ma al suo divorzio dal principe Carlo questa dovette tornare alla regina.[31] Nel 2015, la duchessa di Cambridge la indossò per la prima volta per un ricevimento diplomatico a Buckingham Palace.[32] Tiara MeanderLa tiara Meander o Tiara del Principe Andrea di Grecia fu un regalo di nozze donato ad Elisabetta da sua suocera, la principessa Alice di Grecia e Danimarca.[33] La tiara Meander ha un disegno classico a greca, con un grande diamante al centro racchiuso tra foglie d'alloro di diamanti. La regina non l'ha mai indossata in pubblico, e nel 1972 la donò a sua figlia, la principessa Anna, che al contrario la indossò diverse volte, in particolare in occasione del suo fidanzamento col capitano Mark Phillips[34] e per un ritratto ufficiale in occasione del suo 50º compleanno. Anna ha prestato la tiara a sua figlia, Zara Phillips, in occasione del suo matrimonio con Mike Tindall nel 2011.[35] Tiara HaloQuesta tiara, realizzata da Cartier nel 1936, venne acquistata dal duca di York (poi re Giorgio VI) per sua moglie (la futura regina madre) tre settimane prima della loro incoronazione. Ha una cascata di 16 decorazioni con le due centrali sormontate da un diamante. Nel complesso essa contiene 739 brillanti e 149 diamanti.[36] La tiara venne donata a Elisabetta in occasione dei suoi 18 anni nel 1944, e venne prestata poi alla principessa Margaret sua sorella, che la usò in occasione dell'incoronazione di Elisabetta II nel 1953.[37] Successivamente, Elisabetta II la prestò alla principessa Anna, prima di darle la tiara Meander nel 1972. La tiara Halo venne prestata a Catherine, duchessa di Cambridge per il suo matrimonio col principe William nel 2011.[38] Tiara della regina Maria a bande di diamantiLa tiara venne realizzata nel 1932 per la regina Maria.[39] La parte centrale era un dono di nozze della Contea di Lincoln del 1893. La tiara è composta da una banda di platino realizzata in undici sessioni distaccabili, intercalate da opali e diamanti. La tiara venne prestata a Meghan, duchessa di Sussex, per il suo matrimonio col principe Harry nel 2018.[40] Tiara del fiore di lotoNel 1923 come regalo di nozze dal marito, l'allora Duchessa di York Elizabeth Bowes-Lyon ricevette una collana; successivamente la duchessa commissionò dal gioielliere Garrard una nuova tiara, la "Tiara del fiore di loto" con la quale Elizabeth si fece immortalare in numerosi ritratti ufficiali; alla fine degli anni '50 la Regina madre regalò la tiara alla figlia più giovane, la Principessa Margaret che la indossò fino alla sua morte nel 2002. Nel 1993 invece ad indossare la tiara fu la nuova nuora della Principessa Margaret, Serena, la moglie del primogenito David Armstrong-Jones, 2º conte di Snowdon. Infatti molti pensarono che la tiara fosse stata ereditata dalla nuova contessa, ma in realtà la loto ritornò negli scrigni reali, infatti nel 2015 è ritornata alla luce, essendo indossata dalla Duchessa di Cambridge.[41][42] Tiara GrevilleQuesta tiara venne lasciata alla regina Elisabetta (poi regina madre) da lady Margaret Greville alla sua morte nel 1942. Realizzata da Boucheron nel 1920, la tiara ha uno schema a favo di miele con diamanti ed era la favorita della regina madre. La regina Elisabetta II ereditò la tiara alla morte di sua madre nel 2002 e successivamente la prestò alla duchessa di Cornovaglia.[43] Tiara Greville di smeraldi kokoshnikCome la tiara Greville, anche questa chiara era parte della donazione che nel 1942 fece Margaret Greville alla regina Elisabetta (la regina madre). La tiara venne realizzata da Boucheron nel 1919 ed è composta da diamanti e da diversi grandi smeraldi montati in stile kokoshnik su platino. La principessa Eugenia di York indossò la tiara al suo matrimonio nell'ottobre del 2018.[44] Tiara di rose StrathmoreDonata alla regina madre come regalo di nozze da suo padre Claude Bowes-Lyon, XIV conte di Strathmore e Kinghorne, questo gioiello floreale venne utilizzato dalla regina madre per anni dopo il suo matrimonio. È divenuta parte della collezione dei gioielli della regina Elisabetta II alla morte di sua madre nel 2002.[41] Tiara di Cartier della regina madreComposta di rubini, smeraldi e zaffiri, venne donata alla regina madre da Giorgio VI. Attualmente è parte della collezione della regina che l'ha utilizzata a pezzi individuali come braccialetti e l'ha prestata anche ad altri membri della famiglia reale.[41] OrecchiniOrecchini dell'incoronazioneCome la collana dell'incoronazione, questi orecchini vennero indossati all'incoronazione da tutte le regine consorti e dalla regina Elisabetta II alla sua incoronazione dal 1901. Realizzati per la regina Vittoria nel 1858 utilizzando dei diamanti derivati da un'antica insegna dell'Ordine della Giarrettiera, hanno un disegno comune: un grande brillante centrale seguito da uno più piccolo, con una forma a goccia.[45] Dopo la loro realizzazione, la regina Vittoria li indossò per il suo ritratto eseguito per lei da Franz Winterhalter. Orecchini a candeliere GrevilleQuesti orecchini a candeliere della lunghezza di 7,5 cm vennero realizzati da Cartier nel 1929 e sono adorni di tre diamanti con taglio a goccia ciascuno.[46] Gli orecchini vennero acquistati da Margaret Greville, che poi li donò alla regina madre nel 1942, e vennero poi donati alla futura Elisabetta II in occasione del suo matrimonio nel 1947.[47][48] Orecchini a goccia GrevilleCome gli orecchini a candeliere ed altri 60 gioielli, Mrs Greville lasciò alla regina madre un set di due orecchini a goccia che aveva acquistato da Cartier nel 1938. I due orecchini hanno ciascuno il peso di 20 carati. La principessa Diana li ha portati nel 1983 in occasione della sua visita ufficiale in Australia.[49] Gli orecchini sono passati nella collezione della regina alla morte di sua madre nel 2002.[50] Orecchini della regina VittoriaQuesto paio di grandi orecchini con brillanti vennero realizzati per la regina Vittoria, la quale li considerava i suoi preferiti.[51] Orecchini di diamanti e perle del BahrainRealizzati da una "conchiglia contenente sette perle" vennero donati ad Elisabetta come dono di nozze da parte dell'Hakim del Bahrain, questi orecchini erano composte da un diamante tondo circondato da un cerchio di diamanti più piccoli con tre diamanti a taglio baguette in sospensione. Sul fondo, tre piccoli diamanti sono uniti ad una perla rotonda.[52] Questi orecchini vennero occasionalmente prestati dalla regina alla principessa Diana, alla contessa di Wessex ed alla duchessa di Cambridge.[53][54] CollaneCollane di perle della regina Anna e della regina CarolinaEntrambe le collane sono composte da una singola fila di perle. La collana della regina Anna si dice sia appartenuta alla regina Anna di Gran Bretagna, ultima monarca della dinastia Stuart. Horace Walpole, lo storico dell'arte, scrisse nel suo diario: "La regina Anna ha molti gioielli ma merita particolare attenzione una collana di perle donatale dal principe Giorgio". La regina Caroline, per parte sua, possedeva una notevole collezione di gioielli, incluse non più di quattro collane di perle. Le indossò tutte insieme alla sua incoronazione nel 1727, ma successivamente scelse di questi quattro gioielli le 50 perle più grandi per farne una sola collana. Nel 1947, entrambe le collane vennero donate ad Elisabetta da suo padre come regalo di nozze. Il giorno delle sue nozze, Elisabetta realizzò di aver dimenticato le sue perle al St James's Palace. Il suo segretario privato, Jock Colville, ottenne l'incarico di riportargliele. Questi chiese in prestito la limousine di re Haakon VII di Norvegia, ma il traffico era bloccato in quella mattina e pertanto anche la macchina di un re non poteva muoversi liberamente a Londra. Colville proseguì a piedi e quando giunse al palazzo di St James, dovette spiegare l'intera storia alle guardie che proteggevano i 2 660 invitati al matrimonio. Lo lasciarono passare solo dopo aver trovato il suo nome sulla lista degli invitati, e fu in grado di portare le perle alla principessa in tempo per il suo ritratto nella Sala della Musica a Buckingham Palace. Le perle assieme hanno un valore stimato di circa 4 000 000 di sterline al paio.[55] Collana di re Faysal dell'Arabia SauditaLa "collana di Faysal dell'Arabia Saudita" fu realizzata dal gioielliere americano Harry Winston negli anni '50, incastonata con più di 300 diamanti, tra cui baguette, brillanti ed undici diamanti a forma di pera, incastonati come pietre pendenti, le quali incastonati in platino, così che in totale la collana presenta un peso complessivo di oltre 80 carati di diamanti; re Faysal acquistò la collana e la donò alla regina Elisabetta II, in occasione della visita di stato nel Regno Unito, nel 1967. La sovrana, sempre durante la visita, indossò il regalo durante un banchetto d'onore presso il Dorchester Hotel[56]; la regina prestò il gioiello alla principessa Diana, la quale la indossò durante una visita in Australia, nel 1983.[57] Collana a festoneNel 1947, Giorgio VI commissionò una collana a tre file di diamanti taglio brillante. Questa è composta a tre piccole file di diamanti con motivo a triangolo. Il peso totale del gioiello è di 170 carati.[48] Collana a festone GrevilleLa "Collana a festone Greville" era uno dei pezzi che Margaret Greville, da cui la collana prende appunto il nome, lasciò in eredità alla regina Elisabetta, la regina madre, la quale indossò la collana in molte occasioni a partire dal dopo guerra, quasi sempre abbinata alla Tiara Greville; una volta che la regina madre morì nel 2002, il gioiello fu ereditato da Elisabetta II, che la diede alla Duchessa di Cornovaglia, l'attuale regina Camilla, come prestito a lungo termine. L'enorme collana è in realtà composta da due pezzi sposati insieme per formare un'imponente collana a festone, nel 1929 infatti Dame Greville commissionò a Cartier la realizzazione di una lunga ed elaborata collana a festone con due file di diamanti incastonati in platino. Quella collana originale aveva una chiusura a catena d'argento, poi nel 1938, non molto tempo dopo l'incoronazione del re Giorgio VI e della regina Elisabetta, la signora Greville tornò a Cartier con il pezzo, chiedendo loro di rimuovere la sezione della catena d'argento e di trasformare la collana a due file in un pezzo interamente di diamanti. E, contemporaneamente, fece realizzare una seconda collana a festone con gli stessi motivi di design; la seconda collana, un pezzo a tre file, è più piccola, in modo da poter rientrare nella circonferenza della collana originale e se indossate insieme, le due collane sono davvero spettacolari, quasi come un grande bavaglino di diamanti.[58] Collana di rubini della coronaLa "Collana di rubini della corona" fu acquistata dalla regina Vittoria e dal principe Alberto nel 1850 presso la gioielleria londinese Garrard & Co, fa parte di una demi-parure di gioielli originariamente incastonati con diamanti e opali; i pezzi furono acquistati per coordinarsi alla grande tiara, chiamata cerchio indiano della regina Vittoria, anch'esso originariamente incastonato con opali invece che rubini.[59] All'inizio del XX secolo, la regina Alessandra fece sostituire gli opali della collana con dei grandi rubini; la collana fu uno delle preferite della Regina Madre, che la indossò regolarmente, con anche il cerchio indiano. La regina Elisabetta II la indossò durante una visita di stato in Germania, nel 2015.[59] Collana di rubini BaringLa "Collana di rubini nudi" fu acquistata dalla collezione Baring nel 1964 e fu realizzata con diamanti e rubini a taglio piatto, con tre pietre pendenti distintive che, secondo la Collezione reale, erano probabilmente realizzate come orecchini. Collana del Giubileo d'Oro della Regina VittoriaLa "Collana del Giubileo d'Oro della Regina Vittoria" fu realizzata, in occasione del Giubileo d'oro della regina Vittoria, nel 1888 per conto della Duchessa di Buccleuch che donò la collana alla regina Vittoria, più di un anno intero dopo le effettive celebrazioni per l'anniversario. Fu indossata principalmente dalla regina Elisabetta II in svariate occasioni.[60] Collana di re Khalid dell'Arabia SauditaQuesta collana venne donata alla regina da re Khalid dell'Arabia Saudita nel 1979. Ha un tipico disegno a raggi con diamanti a forma di goccia. Come la collana di re Faisal, venne realizzata da Harry Winston, e la regina l'ha spesso prestata alla principessa Diana.[61] Collana dell'incoronazioneRealizzata per la regina Vittoria nel 1858 da Garrard & Co., la collana dell'incoronazione è lunga 38 cm ed è composta da 25 diamanti e da un unico diamante di Lahore di 22 carati come pendente. È stata utilizzata assieme agli orecchini dell'incoronazione dalle regine regnanti e consorti ad ogni incoronazione sin dal 1901.[62] Collana del nizam di HyderabadQuesta collana di diamanti venne realizzata da Cartier negli anni Trenta del Novecento. Venne donata come regalo di nozze all'allora principessa Elisabetta al suo matrimonio col principe Filippo dall'ultimo Nizam di Hyderabad, Mir Osman Ali Khan, nel 1947. L'intero dono del Nizam era composto da una tiara di diamanti. La duchessa di Cambridge l'ha utilizzata alcune volte.[52] Collana a fascia floreale con rubino GrevilleLa "Collana a fascia floreale con rubino Greville" fa parte di una serie di gioielli lasciati in eredità da Margaret Greville alla regina Elisabetta, la regina madre e presenta un caratteristico design a forma V, con elementi floreali di diamanti intervallati da rubini, realizzata da Boucheron nel 1907; nel 1947 re Giorgio VI e la moglie regalarono il gioiello alla figlia Elisabetta, come uno dei suoi regali di nozze. Utilizzata per molte volte dalla regina, in occasione di una visita di stato di Felipe VI e Letizia di Spagna, la duchessa di Cambridge, oggi principessa di Galles, ha indossato la collana assieme alla Tiara dei nodi d'amore. Collana con colletto della regina AlessandraLa "Collana con colletto della regina Alessandra" fu realizzata da Garrard nel 1863 come regalo da parte della City di Londra, alla nuova Principessa di Galles Alessandra di Danimarca, futura regina del Regno Unito ed Imperatrice d'India.[63] Collana Dagmar della regina AlessandraLa "Collana Dagmar della regina Alessandra" fu realizzata dal gioielliere di corte danese, poi modificata da Garrard su commissione del re Federico VII di Danimarca, che volle donarla alla neo principessa di Galles in occasione delle sue nozze col principe Edoardo. Girocollo di diamanti e perleIl "Girocollo di diamanti e perle" o "fili di perle coltivate stratificanti" fu originariamente donato alla regina Elisabetta dal Giappone negli anni '70;[64] lo indossò in molte occasioni, come il 70º compleanno di Margaret Thatcher nel 1995, per poi prestarlo a Diana e poi a Kate, duchessa di Cambridge che lo indossò durante il 70º anniversario di matrimonio della regina e del Duca di Edimburgo, per il funerale di quest'ultimo e infine durante i funerali di Elisabetta II nel 2022.[65] Collana sudafricanaLa "Collana sudafricana" fu donata all'allora principessa Elisabetta da parte del governo sudafricano, in occasione del 21º compleanno di sua altezza reale[66]; originariamente realizzata con 21 diamanti, il numero fu poi ridotto a 15, i restanti furono utilizzati per creare un braccialetto coordinato.[66] Collana con frange della città di LondraLa "Collana con frange della città di Londra", realizzata in diamanti, argento e oro, fu donata ad Elisabetta come regalo di nozze col principe Filippo nel 1947, da parte della City di Londra; il gioiello fu realizzato nel XIX secolo ed è un esemplare raro di una collana a frange, che non può essere convertita in una tiara.[67] Collana Delhi DurbarLa collana "Delhi Durbar" fu realizzata da Garrards nel 1911 per la regina Maria, nonna di Elisabetta II, come parte di una suite di gioielli per il Delhi Durbar. Il ciondolo con diamanti è il Cullinan VII e i 9 smeraldi cabochon provengono da un tesoro di 40 smeraldi vinti dalla principessa Augusta, duchessa di Cambridge in una lotteria statale a Francoforte.[68] SpilleCullinan III & IV ("Granny's Chips")I diamanti Cullinan III e IV sono due delle pietre ricavate dal diamante Cullinan nel 1905. Il grande diamante, ritrovato in Sudafrica, venne donato a Edoardo VII del Regno Unito in occasione del suo 66º compleanno. Due delle pietre ricavate dal taglio del diamante grezzo erano il Cullinan III (94,4 carati), di forma a goccia, ed il Cullinan IV (63,6 carati). La regina Maria fece montare le due pietre insieme in un gioiello dove il Cullinan III era agganciato al Cullinan IV. Elisabetta ereditò il bracciale nel 1953 da sua nonna. Il 25 marzo 1958, mentre si trovava in visita nei Paesi Bassi in visita col principe Filippo, la regina rivelò che il Cullinan III e IV sono noti in famiglia come "Granny's Chips". La coppia visitò la Asscher Diamond Company, dove il Cullinan venne tagliato 50 anni prima. Fu la prima volta che il gioiello venne indossato in pubblico. Durante la sua visita, staccò il diamante dal gioiello e lo offrì per un esame accurato a Louis Asscher, fratello di Joseph Asscher, che aveva originariamente tagliato il diamante. Anziano ed ormai quasi cieco, Asscher venne colpito molto dal fatto che la regina gli avesse proposto questo grande onore, in particolare di rivederlo dopo tanti anni.[69] La spilla è considerata la più costosa al mondo con una stima di oltre 50 000 000 di sterline Cullinan VIl più piccolo dei Cullinan, il Cullinan V (18,8 carati) è un diamante a forma di diamante tratto dalla medesima pietra da cui si originarono il III e il IV. È posto al centro di una spilla di platino che era un tempo parte di un gioiello della regina Maria utilizzato durante il Delhi Durbar del 1911. La spilla venne disegnata per accogliere il Cullinan V su un bordo di diamanti più piccoli. Essa poteva essere sospesa anche alla spilla del Cullinan VIII o al VII. Il diamante venne lasciato alla regina Elisabetta dalla nonna Maria nel 1953.[70] Spilla di zaffiri del principe AlbertoLa spilla di zaffiri del principe Alberto venne donata dal principe Alberto alla regina Vittoria a Buckingham Palace il 9 febbraio 1840. Era il giorno precedente alle loro nozze e Vittoria scrisse nel suo diario che Alberto si era portato nel suo salotto e le aveva donato "una splendida spilla di zaffiri e diamanti".[71] Spilla frangiata di diamanti della regina VittoriaQuesto gioiello è realizzato con "nove catene con brillanti taglio diamante" e diamanti più grandi nella parte superiore che vennero donati alla regina Vittoria dal sultano ottomano Abdülmecid I nel 1856. Il gioiello venne indossato diverse volte dalla regina madre Elisabetta, e dopo la sua morte questa passò nella collezione della regina Elisabetta II.[72] ParureParure BrasileLa parure Brasile è uno dei pezzi di gioielleria più recenti della collezione della regina. Nel 1953, il presidente ed il popolo del Brasile donarono ad Elisabetta II una parure di acquamarina e diamanti composta da orecchini e collana, in occasione della sua incoronazione.[73] Realizzata dai gioiellieri Mappin & Webb, venne impiegato quasi un anno per trovare le pietre adatte per il pezzo. La collana dispone di nove grandi acquamarine oblunghe con un pendente di acquamarina più grande. La regina rimase così colpita dal regalo che nel 1957 fece realizzare una tiara come pendant della parure.[73] Vedendo il gradimento manifestato dalla regina per il regalo ricevuto, nel 1958 il governo brasiliano donò a Elisabetta II un braccialetto di acquamarina e diamanti ed una spilla con una acquamarina squadrata e diamanti.[74] La suite vittoriana di Giorgio VILa suite vittoriana di Giorgio VI era originariamente un regalo di nozze di Giorgio VI a sua figlia Elisabetta nel 1947. La suite consiste di una lunga collana di zaffiri oblunghi e diamanti e di un paio di orecchini di zaffiri squadrati, circondati da diamanti. La suite venne realizzata originariamente nel 1850. Le pietre rimandano perfettamente ai colori dell'abito dell'Ordine della Giarrettiera. Elisabetta fece accorciare la collana rimuovendo lo zaffiro più grande nel 1952, realizzando poi un nuovo pendente con la pietra rimossa. Nel 1963, vennero realizzate una nuova tiara di zaffiri e diamanti con un braccialetto da unire al set originale. La tiara venne ricavata da una collana appartenuta alla principessa Luisa Maria del Belgio, figlia di re Leopoldo II. Nel 1969, la regina indossò la parure completa per un concerto di solidarietà.[75] Collana e orecchini della regina VittoriaCommissionata dalla regina Vittoria nel 1858 con diamanti derivati da un'antica insegna dell'Ordine della Giarrettiera, la parure di collana ed orecchini consiste in 29 diamanti del peso di oltre 160 carati. La collana contiene il famoso "Diamante di Lahore" che ha un peso complessivo di 22,48 carati. Gli orecchini hanno un disegno tipico composto da un grande brillante seguito da uno più piccolo e sormontati da una grande perla. La Kent Demi-ParureQuesto set di gioielli era di proprietà della madre della regina Vittoria, la duchessa di Kent. Il set è composto da una collana, tre spille, un paio di orecchini e un paio di pettini per capelli, realizzati con pietre d'ametista[76] Coroncine del 1937Per l'incoronazione dei loro genitori nel 1937, venne deciso che Elisabetta e Margaret avrebbero avuto delle piccole coroncine da indossare alla cerimonia. Le coroncine, in oro e adorne di ermellino, vennero disegnate da Garrard & Co. e vennero portate poi alla coppia reale per un giudizio. Il re e la regina decisero che le coroncine erano inappropriatamente elaborate e troppo pesanti per le giovani principesse.[77] La regina Maria suggerì che le coroncine fossero realizzate in argento in stile medievale e senza decorazioni. Giorgio VI concordò con la scelta della madre e le coroncine vennero realizzate col tema di croci maltesi e gigli. Dopo l'incoronazione, Maria scrisse: "Sedetti tra Maud e Lilibet (Elisabetta), e Margaret veniva di seguito. Apparivano così dolci nei loro vestiti di pizzo, in particolare con in testa le loro coroncine".[78] The coronation ensembles are in the Royal Collection Trust.[79] I gioielli di GloucesterIntroduzioneLa collezione conosciuta col nome di Gioielli di Gloucester (o "Gloucester Jewels") è in gran parte costituita dai gioielli ricevuti dalla principessa Alice, duchessa di Gloucester al momento del suo fidanzamento. Nell'agosto del 1936 lady Alice Christabel Montagu Douglas Scott, figlia di John Montagu Douglas Scott, VII duca di Buccleuch, venne fidanzata col principe Enrico, duca di Gloucester. Dopo la sua morte i gioielli tornarono alla principessa Alice. La parure di turchesi di Maria di TeckLa parure di turchesi della regina Maria venne donata alla principessa Maria di Teck (poi regina) dai suoi genitori, il duca e la duchessa di Teck, al momento del suo fidanzamento col futuro re Giorgio V del Regno Unito nel 1893. La parure consiste in:
Altri sono i pezzi parte di questa collezione anche se poco si conosce circa la loro provenienza, tra i quali si ricordano orecchini, anelli, bracciali ed una spilla. Note
Bibliografia
Voci correlate |