Clemenzia, fu la prima moglie di Enrico il Leone e, in dote aveva portato delle terre attorno a Badenweiler che Enrico poi cedette a Federico Barbarossa nel 1158 ricevendo in cambio altre terre.
Dopo questi avvenimenti rapporti tra suo marito, Enrico e Federico Barbarossa erano ottimi, mentre tra il fratello di Clemenzia, il duca di Zähringen, Bertoldo IV, che nel 1152, aveva in pratica perso il titolo di Rector Burgundiae, in quanto Federico Barbarossa aveva sposato la contessa di Borgogna, Beatrice[12] e Federico erano più problematici; questa situazione portò Enrico a decidere di ripudiare Clemenzia per poter salvaguardare l'alleanza con l'imperatore. I due si separarono formalmente a Costanza il 23 novembre 1162.
Clemenzia rimase quindi libera per un paio d'anni quando, anche per la ricerca di una nuova alleanza con i Savoia da parte di Bertoldo, come ci viene confermato dallo storicoingleseCharles Previté-Orton, si sposò in seconde nozze, diventando la sua terza moglie, con il conte di Savoia e conte d'Aosta e Moriana, Umberto III di Savoia[13], che, secondo lo storicofrancese, Samuel Guichenon, nel suo Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, era il figlio maschio primogenito del settimo conte di Savoia e conte d'Aosta e Moriana, che era stato il primo ad assumere il titolo di conte di Savoia, Amedeo III, e di Matilde di Albon[14], figlia del conte d'AlbonGhigo III, e e della moglie Regina detta Matilde (Regina nominate Maheldis)[15], di ascendenze inglesi (Dominus Vuigo comes et uxor eius Regina quæ fuit de Anglia), come viene descritta dal documento n° 17 del Cartulare monasterii beatorum Petri et Pauli de Domina[16], forse figlia illegittima di Edgardo Atheling, ultimo discendente del casato del Wessex, oppure di Eremburga di Mortain e del primo conte di Sicilia, Ruggero I di Sicilia[17]. La prima moglie, secondo lo storicofrancese, Victor Flour de Saint-Genis, era stata Faidiva di Tolosa[18] (1133 circa-1154), che non gli aveva dato eredi[18], mentre la seconda, come ci viene confermato dalla Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio Leidensis et Divionensis, era stata Gertrude delle Fiandre[19] (1135-1186); il matrimonio viene confermato da Charles Previté-Orton, il quale sostiene che ci furono incomprensioni tra i coniugi e Umberto fece imprigionare la moglie, che fu rimessa in libertà solo dopo l'intervento del fratello, Filippo[20], e dalla quale divorziò nel 1163; anche Gertrude non gli diede figli[20].
Umberto si era ritirato nell'abbazia di Aulps, vestendo l'abito bianco dei monaci entro l'ordine dei Certosini[18]; tuttavia poiché, per la contea, occorreva un erede, Umberto III, si alleò con gli Zähringen e, nel 1164, si sposò con Clemenzia[13].
Clemenzia morì nel 1173 circa[21], lasciando Umberto di nuovo senza un erede maschio; il documento n° CCCXLV del Regesta comitum Sabaudiae, datato 1173, fa riferimento a Clemenzia, senza nominarla (ex relicta Henrici ducis)[22], per cui si risposò una quarta volta con Beatrice del Viennois da cui, finalmente ebbe l'erede, Tommaso I di Savoia.
Clemenzia ad Umberto diede due[26] o tre[27] figlie:
Sofia (1165 – 1202), andata sposa al Marchese d'Este, Azzo VI (1170 – 1212), come ci riporta il documento n° CDVII del Regesta comitum Sabaudiae[28];
Alice (1166-1178), fidanzata a Giovanni d'Inghilterra, come viene confermato dal documento n° 31 del Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, controfirmato da Guglielmo fratello del conte Umberto III (Willelmus frater comitis)[29] e come riporta lo storico normanno, priore dell'abbazia di Bec e sedicesimo abate di Mont-Saint-Michel, Roberto di Torigni[30]; ma il matrimonio non ebbe luogo, per la precoce morte di Alice;