L'originale Ducato di Sassonia comprendeva i territori delle popolazioni sassoni del nord-ovest dell'attuale Germania, nell'attuale stato della Bassa Sassonia e della Vestfalia, non corrispondenti al moderno stato della Sassonia.
Con la definitiva caduta dei Guelfi nel 1180, il Ducato di Sassonia venne ridimensionato: la Vestfalia passò all'Arcivescovo di Colonia, mentre i ducati di Brunswick e Lüneburg rimasero ai Guelfi. Poiché i duchi della dinastia degli Ascanidi avevano la loro base ad est, presso il fiume Elba, il risultato fu uno spostamento del toponimo Sassonia verso est.
Alla morte di Alberto I, i suoi figli Giovanni I e Alberto II governarono assieme. Tempo dopo, nel 1296, Alberto II e i suoi nipoti, figli di Giovanni, divisero i loro territori, creando i ducati di Sassonia-Lauenburg e Sassonia-Wittenberg.
Dal momento che il prestigio del Duca di Sassonia era tale da dargli il diritto di partecipare all'elezione del re dei Romani, si crearono notevoli conflitti tra le linee di Lauenburg e Wittenberg, tanto che nel 1314 si trovarono schierate su fronti opposti durante una contestata elezione regia. Nel 1356, dopo la promulgazione della Bolla d'Oro, i Wittenberg riuscirono ad avere la meglio e ottennero il titolo di principi elettori. Per distinguerli dagli altri rami, vengono comunemente indicati col nome di Elettori di Sassonia.
Nel 1547 l'imperatore Carlo V sconfisse i protestanti della lega di Smalcalda nella Battaglia di Mühlberg. L'elettore Giovanni Federico di Sassonia, uno dei capi protestanti, venne arrestato per tradimento e privato della dignità elettorale, che l'imperatore trasferì al suo alleato Maurizio di Sassonia.
Figlio di Giovanni Giorgio III e fratello di Giovanni Giorgio IV; si converte al Cattolicesimo nel 1697; Re di Polonia e Granduca di Lituania come Augusto II dal 1697 al 1706 e di nuovo dal 1709 al 1733