Cirano Snidero
Cirano Snidero (Udine, 1º febbraio 1928 – Udine, 10 luglio 2007) è stato un calciatore italiano. BiografiaFiglio di un autista di pullman incaricato di condurre l'Udinese in trasferta, ebbe i primi contatti col mondo del calcio nell'ambiente del Ricreatorio Festivo Udinese, per poi approdare tra i professionisti ventenne con la squadra della sua città[1]. Giocò diversi tornei di Serie A coi bianconeri e l'Alessandria, per poi chiudere tra i dilettanti. Al termine della carriera di calciatore tornò ad Udine, dove gestì una pizzeria e s'impegnò nella politica locale, nelle file del Partito Socialista[1]. Nel 1991 fu nominato Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana[2]. Ebbe tre figli; il nipote Alberto Simonetti è calciatore dilettante[3]. Morì nel 2007, a 79 anni, in una clinica della città friulana[1]. Caratteristiche tecnicheCon l'Udinese esordì all'ala, per poi venire spostato in mediana, a destra, dove secondo il giornalista Piero Micoli «poteva esprimere le sue caratteristiche di implacabile marcatore, senza avere tuttavia perso la sua indole naturale di attaccante»[1]. Negli anni Cinquanta il cronista Giuseppe Melillo lo giudicò «mobilissimo e tenacissimo»[4]. Parlando dell'esperienza alessandrina, il giornalista Marcello Marcellini lo ha descritto «uomo francobollo del centrocampo, colui a cui vengono affidati gli avversari più rognosi. In campo è "cattivo" al punto giusto e non si dà mai per vinto»[5]. Per Ugo Boccassi nel centrocampo grigio «se Boniardi era il buono e Traverso il brutto, Snidero era senz'altro il cattivo [...]; "vedeva" il gioco, i compagni, gli avversari, spesso anche la porta»[6]. CarrieraUdineseDopo aver giocato in gioventù con la Serenissima di Pradamano[7] e con la Pro Cervignano, nei campionati minori[1], debuttò nella prima squadra dell'Udinese nella stagione 1947-1948, in Serie B. Titolare nelle due stagioni successive, in cui la compagine bianconera ottenne due promozioni consecutive partendo dalla C e approdò per la prima volta nella sua storia nel massimo campionato, fece il suo esordio in A il 10 settembre 1950, in Milan-Udinese 6-2. Nei primi anni non giocò con regolarità e fu alternato ai più esperti Bimbi, Revere ed Invernizzi[8]. Nella stagione 1954-1955 l'allenatore Giuseppe Bigogno lo scelse per formare una solida mediana in coppia con Augusto Magli[9]; il reparto contribuì all'inserimento della poco quotata compagine friulana nella lotta per lo scudetto e al conseguimento del secondo posto in campionato, migliore prestazione in campionato nella storia dei friulani[10]. Il club fu retrocesso in Serie B per gli sviluppi del caso relativo alla cosiddetta confessione di Settembrino, ma rimase comunque celebre per l'imbattibilità assoluta mantenuta nel corso di tutto l'anno solare 1955[10]. Avendo disputato nove stagioni nelle file dei friulani, vantando oltre duecento gare da titolare e avendo partecipato a due promozioni dalla Serie B (1949-1950 e 1955-1956) e ad una dalla C (1948-1949), Snidero è considerato «una colonna bianconera degli anni Cinquanta»[9]. Un sondaggio tra i sostenitori dell'Udinese lanciato nel 2012 dal Messaggero Veneto lo ho indicato come miglior mediano di tutti i tempi[9]. Alessandria e PordenoneNel 1956 Snidero lasciò l'Udinese assieme al compagno di squadra Castaldo per vestire la maglia dell'Alessandria, formazione cadetta con ambizioni di alta classifica[11], e nel giugno successivo guadagnò la terza promozione personale in Serie A. Militò nuovamente in massima serie per altre tre stagioni; in quest'occasione risentì «un po' del salto di categoria»[5]. Nel 1957-1958, torneo del «catenaccissimo» grigio[12], fu impiegato come riserva di Antonio Marcellini, nel campionato successivo occupò il posto di terzino destro lasciato libero da Nardi, passato momentaneamente a libero, infine nel 1959-1960 ritornò in mediana, dove veniva schierato alternativamente a Filini, Forin e Moriggi anche per via di un infortunio e di una conseguente operazione chirurgica[8][13]. Coi grigi giocò ancora una stagione nel campionato cadetto, per poi chiudere in Serie C col Pordenone. StatistichePresenze e reti nei club
PalmarèsGiocatoreClubCompetizioni nazionali
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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