Chiesa di Santa Cristina la Vetere
Santa Cristina la Vetere è una chiesa arabo-normanna di Palermo. Il complesso è ubicato nel cortile dei Pellegrini nell'area nord occidentale adiacente alla cattedrale.[1] Culto di Santa CristinaLa santa martire è patrona della città prima che si affermasse il culto di santa Rosalia. Il mausoleo per le spoglie di Santa Cristina provenienti da Bolsena[2] è costruito lungo le sponde del fiume Papireto, all'epoca naturale punto per l'approdo delle navi provenienti dal Tirreno. Il «Vicolo dei Pellegrini» costituiva un breve tratto della «Via Francigena» che collega la Francia per giungere nei massimi luoghi sacri del cristianesimo: Gerusalemme, Roma e Santiago di Compostela. Nella fattispecie Palermo, con Messina, Trapani e Siracusa, ultimi baluardi continentali in Sicilia, sono collocate sulla direttrice che permette di unire l'Europa settentrionale col medio Oriente attraverso itinerari terrestri e collegamenti via mare. Storia![]() Costruita intorno al 1174, per volere dell'arcivescovo Gualtiero Offamilio, è una delle più antiche chiese di Palermo.[2][3] La chiesetta è affidata all'Ordine cistercense per qualche anno.[2] L'edificio fu realizzato interamente in pietra di tufo ed ha la forma di un grande cubo, con pianta a croce greca. Vi si accede dall'ingresso posto sul lato meridionale, ristrutturato nel 1500. Si tratta dell'unica facciata oggi fruibile, le altre tre sono state quasi interamente inglobate dagli edifici circostanti. All'interno, quattro pilastri reggono altrettanti archi a sesto acuto, che intersecandosi formano la volta centrale.[4]
DescrizioneInterno![]() Tra le sobrie e austere architetture di robusti pilastri, possenti arcate di stile arabo normanno:
MonasteroIl monastero è cistercense. CriptaLa cripta è costituita da un ipogeo per la tumulazione dei membri della Compagnia dei Rossi. Oratorio dei Pellegrini![]() L'oratorio dei Pellegrini è un luogo di culto del quartiere Monte di Pietà o Seralcadi ubicato in via Matteo Bonello, angolo via Gioeni. In passato l'edificio era direttamente collegato con la chiesa di Santa Cristina la Vetere tramite un apposito passaggio. La chiesa di San Giovanni alla Guilla della Commenda dei Cavalieri Gerosolimitani della Guilla fu costruita come luogo di culto al servizio dell'ospedale dei Pellegrini.[6] L'insieme degli aggregati sono ubicati sul tratto superstite della via dei Pellegrini ovvero la porzione di Via Francigena adiacente alla cattedrale. Di origini cinquecentesche, l'ingresso presenta una sobria e lineare facciata probabilmente risalente all'epoca del restauro nel 1879. L'aula, caratterizzata dalla cornice settecentesca degli scanni, presenta all'interno della cappella destra, il brano di un affresco seicentesco raffigurante la Madonna col Bambino raffigurata con San Giovanni Battista. La controfacciata reca nella parte superiore l'affresco di Guglielmo Borremans, definito da una cornice in stucco a finto marmo, raffigurante Sara, Abramo e i tre Angeli, opera risalente agli anni trenta del XVIII secolo. Storia
Interno
Compagnia della Santissima Trinità
Chiesa di San Biagio
Ospedale dei Pellegrini
Compagnia del Santissimo Sacramento della Cattedrale
Chiesa di Santa Ninfa
OESSHLuoghi sacri di Sicilia custoditi dall'Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme:[9]
Chiese a vario titolo correlate all'Ordo Equestris Sancti Sepulcri Hierosolymitani (OESSH): Note
Bibliografia
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Collegamenti esterni
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