Cammino francescano della Marca
Il Cammino francescano della Marca è un percorso di interesse religioso, naturalistico e culturale che si sviluppa tra Assisi e Ascoli Piceno. Storia e descrizioneIl Cammino francescano della Marca nasce nel 2016 e segue l'antico tragitto tra Assisi e Ascoli Piceno percorso da san Francesco d'Assisi durante le sue predicazioni[1]. Il cammino ha una lunghezza di 197 km: la parte più bassa è posta a 149 metri mentre quella più alta a 970. Si attraversano due regioni, l'Umbria e le Marche, e diciassette comuni: Assisi, Spello, Foligno, Serravalle di Chienti, Muccia, Pievebovigliana, Fiastra, Camerino, Caldarola, Cessapalombo, San Ginesio, Sarnano, Amandola, Comunanza, Palmiano, Venarotta e Ascoli Piceno[2]. Il percorso è interamente segnalato, grazie anche all'utilizzo, nella segnaletica, dell'acronimo CFM. Il cammino viene effettuato in 8 giorni e le tappe sono:
Il cammino parte da Assisi per toccare prima Spello e poi Foligno: lungo questo tratto costeggia il parco del monte Subasio che si affaccia sulla valle Umbra. Dopo aver attraversato le frazioni di Scanzano e Belfiore si entra nel parco dell'Altolina fino a giungere agli altopiani di Colfiorito[2]. Passate le paludi del parco di Colfiorito, si lascia l'Umbria per immettersi nelle Marche, risalendo lungo il monte Parivecchio, raggiungendo il punto più alto del cammino, posto a 957 metri. Seguendo il corso del fiume Chienti si attraversa Serravalle di Chienti, Muccia e Pievebovigliana: in quest'ultimo comune si fiancheggiano il castello di Beldiletto e il lago di Polverina, fino a giungere alla pieve di San Giusto nella frazione di San Maroto. Si prosegue per i borghi di Valdiea, nel comune di Camerino, Fiungo e Valcimarra, con il santuario della Madonna del Sasso[2]. Giunti al castello di Pievefavera, nei pressi del lago di Caccamo, il percorso abbandona la via Lauretana, fin qui seguita da Assisi, per svoltare verso sud ed entrare a Caldarola. Dopo il castello di Montalto di Cessapalomba, si prosegue lungo il sentiero dei carbonai, che prende il nome dall'attività della zona, ossia dedita alla produzione di carbone dal legno; fiancheggia poi la grotta dei Frati e scende nelle gole del Fiastrone, per poi risalire all'abbazia di San Salvatore e al borgo di Monastero. Si passa per il santuario di San Liberato, nel territorio comunale di San Ginesio, per giungere a Sarnano[2]. Passato il fiume Tennacola si raggiunge Amandola: dopo il centro cittadino si attraversa fiume Tenna per giungere alla chiesa della Madonna delle Grazie. Superati diversi borghi si arriva a Comunanza, per poi risalire verso Gesso e successivamente Tavernelle, fino a Palmiano. Si raggiunge Verarotta (è possibile qui effettuare una deviazione per Montedinove, per visitare alcuni luoghi francescani, come Poggio Canoso[3]), da dove si segue il corso del fiume Chiaro per passare il borgo di Tirabotte, la frazione di Curti, il santuario della Madonna di Porto di Gimigliano e infine arrivare ad Ascoli Piceno passando attraverso la porta Cappuccina[2]. Note
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