L'affare Bull (che in realtà sono due: il primo nel 1963 e il secondo nel 1970) è avvenuto all'inizio degli anni 60, quando il secondo costruttore mondiale di informatica (CMB) crolla in borsa, perdendo 10 volte il suo valore nel giro di tre anni - primo affare Bull -, cosa che produce il licenziamento di 700 dipendenti, dei profitti pari all'1% del fatturato ed un forte indebitamento (moltiplicato per 6 volte). Questo conduce all'acquisto di CMB da parte, dapprima, di un gruppo di azionisti francesi, e poi (nel 1964) dal gruppo statunitense General Electric (BGE). Quest'ultima, dopo 6 anni di perdite consecutive, la rivenderà – secondo affare Bull – nel 1970 alla Honeywell (HB), dal momento che gli altri azionisti francesi (Thomson e CGE), lo Stato o la CII rifiutano l'acquisto.
La società franco-svizzeraH.W.Egli-Bull è rinominata il 31 marzo 1933 in Compagnie des Machines Bull (CMB); poi è trasformata in holdingBull General Electric (1964) e in Honeywell Bull (1970) a seguito del trasferimento delle attività informatiche mondiali da General Electric e Honeywell[2]. Nel 1976 è società si fonde con la Compagnie internationale pour l'informatique (CII) per diventare CII-Honeywell-Bull (CII-HB).
Il Gruppo Bull è creato nel 1982 con il raggruppamento di CII-Honeywell-Bull, SEMS e Transac. Lo Stato francese la nazionalizza e diventa l'azionista maggioritario. La Società prende il nome di Bull nel 1983.
Compagnie des Machines Bull (1933-1964)
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Bull General Electric (1964-1970)
Nel novembre 1964, la CMB diventa una holding e sono create 3 nuove società:
Compagnie Bull General Electric (BGE), detenuta da GE (51%) e CMB (49%), società commerciale (rete commerciale);
Société Industrielle Bull General Electric (SIBGE), detenuta da GE (49%) e CMB (51%), società industriale (studi e fabbriche);
Société de Promotion Commerciale Bull, detenuta da GE (49%) e CMB (51%), piccola organizzazione la cui attività sarà minima.
Nel 1967 la General Electric prende il controllo maggioritario di tutto il gruppo (66%) a discapito della CMB (34%).
Honeywell Bull (1970-1975)
Nel settembre 1970, la Honeywell acquista le quote della General Electric e la società diventa Société industrielle Honeywell-Bull (SIHB), poi Société Honeywell-Bull (SHB) nel 1972 e infine Compagnie Honeywell Bull (CHB) nel 1973.
Nel 1971, diverse società di servizi francesi appartenenti a SIHB sono raggruppate sotto il nome Honeywell-Bull Services; nell'aprile 1973, questa sarà venduta alla BNP.
CII Honeywell Bull (1975-1982)
Nel maggio 1975, la Compagnie internationale pour l'informatique (CII) è fusa nella Honeywell Bull, la nuova società CII Honeywell Bull (CII-HB) è detenuta da Honeywell (47%, prima aveva il 66%) e da CMB (53%); il governo francese e la CGE entrano nel capitale della holding CMB con il 20% ciascuno.
Nel 1978, CII-Honeywell-Bull acquista la società francese R2E, questa aveva commercializzato nel 1973 il Micral N, che è considerato come il primo microcomputer della storia.
Nel settembre 1979, la CGE, contraria ad investire nell'office automation, vende le sue azioni in Bull, con una buona plusvalenza a Saint-Gobain (20%). Questa nell'aprile 1980 decide di prendere il controllo di Olivetti (33%), contro il parere dei dirigenti di Bull, a cui Saint-Gobain preleva nella tesoreria per aumentarne i dividendi. Nell'ottobre 1980, Saint-Gobain arriva al 51% della CMB apportandovi la sua partecipazione in Olivetti.
Bull (1982-2014)
Nell'aprile 1982, le due imprese sono nazionalizzate. Saint-Gobain rivende le sue azioni in Olivetti. Bull assorbe la SEMS e la Transac. La società CII-Honeywell-Bull diventa Bull SA.
Nel 1983 il Gruppo Bull comprende Bull SA (ex CII-Honeywell-Bull), Bull-Périphériques, Bull-SEMS e Bull-Transac.
Nel gennaio 1987, Bull-Micral, Bull-Transac e Bull-SEMS sono riunite in una sola entità Bull-MTS.
Nel marzo 1987, creazione della società statunitense Honeywell-Bull, Inc., la cui sede è a Minneapolis. Bull (42,5%) Honeywell (42,5%) e NEC (15%) ne condividono il capitale. Bull deve acquistare le quote di Honeywell in Bull International NV (20%).
Nel 1989, Honeywell riduce la sua partecipazione in Honeywell-Bull, Inc. al 15,6%; Bull controlla così il 64,9% della società che è rinominata Bull HN Information Systems Inc.[4]. Creazione di Bull Data Systems Inc.[5].
Nel 1991, Honeywell cede la sua partecipazione in Bull HN Information Systems Inc. alla Bull. NEC scambierà la sua partecipazione del 15% in Bull HN Information Systems Inc. per una partecipazione del 4,7% in CMB, la holding del gruppo Bull.[10]
Tra il 1994 e il 1997 l'azienda è gradualmente privatizzata, con l'ingresso di azionisti di riferimento (tra cui France Télécom e NEC) e l'introduzione in borsa. Queste operazioni riducono la partecipazione dello Stato francese al 17,3%; nel 2004 la Bull è completamente privatizzata.
Il 14 novembre 1995, creazione di Bull International SAS, che è a capo delle filiali del Gruppo Bull nel mondo (escluso gli USA).[11][12]
Nel 1997, la holding CMB – quotata alla borsa di Parigi – cambia nome in Bull.
Il 27 giugno 2000, Bull crea la filiale Evidian SA – in precedenza BullSoft, divisione software di Bull –, specializzata nell'identity management.[13]
Nel quadro del programme Simulation, la DAM del CEA aveva definito un progetto, chiamato TERA, per disporre dei mezzi di simulazione necessari alla concezione e alla garanzia delle armi nucleari senza test (per la force de frappe). A fine 2005, è installato il supercomputerTERA-10 prodotto dalla Bull, seguiranno a fine ottobre 2010 il TERA-100 e a fine 2015 il TERA-1000.[14]
L'1º settembre 2006, acquisizione dell'azienda statunitense Firstlogic postal automation, che è rinominata AddressVision Inc.[15]
Il 28 settembre 2006, Bull acquista la società francese Agarik SAS, specializzata nel cloud computing e nei managed services (esternalizzazione).[16]
Il 21 dicembre 2006, Bull vende la filiale italiana Bull Italia (ex Honeywell-Bull Italia, ex Honeywell Information Systems Italia) a Eunics, filiale di Eutelia.[17]
Nel 2008, Bull acquista l'azienda francese SIRIUS SAS, specializzata nei sistemi informativi per l'azione sociale (gestione delle prestazioni sociali e medico-sociali, gestione delle pratiche e delle relazioni tra il cittadino e l'amministrazione) per le amministrazioni locali e creatrice de software di gestione Genesis.[19]
Nel febbraio 2010, Bull acquista la società francese Amesys SAS (e la sua filiale Elexo SAS[20]), parallelamente Crescendo Industries, proprietario di Amesys, diventa l'azionista di riferimento di Bull con il 19,87%.[21]
Il 17 ottobre 2011, Bull festeggia 80 anni di esistenza.[25]
Il 31 ottobre 2011, Bull acquista la società francese Time Reversal Communications SA (TRC), specializzata nelle comunicazioni wireless e degli apparecchi portatili sicurizzati. Time Reversal Communications, creata nel maggio 2008 da alcuni ricercatori dell'Institut Langevin e del CNRS/ESPCI, è il risultato della fusione di due attività, quelle di Time Reversal Communications e della divisione professionale di Mobiwire (ex Sagem Wireless).[26]
Il 5 settembre 2012, Bull insieme a SFR e a CDC crea la società Numergy SAS, specializzata nel cloud computing[27]. Nel 2011, attraverso il progetto Andromède , il governo francese intendeva creare un cloudsovrano per l'amministrazione e le aziende francesi; con il supporto della CDC vengono create nel 2012Numergy e Cloudwatt (Orange e Thales). Nel gennaio 2016Numergy passa integralmente sotto il controllo di SFR.
Il 30 settembre 2013, Bull acquista la società francese FastConnect SAS, specializzata nel cloud e nel big data.[28]
Il 3 ottobre 2013, Bull lancia il primo smartphone europeo integralmente sicurizzato chiamato Hoox.[29]
Il 4 marzo 2014, Météo-France comunica la sostituzione dei suoi supercomputer con 2 DLC bullx B710 ("Beaufix" e "Prolix"). La sostituzione è avvenuta nel quadro di una gara nella quale l'offerta di Bull è risultata la più performante e competitiva; la potenza di calcolo è stata così moltiplicata per 12 rispetto alla precedente configurazione. Degli aggiornamenti nel 2016 – DLC bullx B720 ("Beaufix2" e "Prolix2") – ne hanno moltiplicato la potenza di calcolo per 3.[30]
Bull ‘atos technologies’ (dal 2014)
Il 6 giugno 2014, Atos deposita un progetto d'OPAamicale sui titoli (azioni e OCEANEs) di Bull SA.[31]
Il 27 giugno 2014 (fino al 31 luglio 2014), Atos lancia un'OPAamicale sui titoli (azioni e OCEANEs) di Bull SA. L'OPA è riaperta dal 25 agosto al 9 settembre e a fine ottobre Atos detiene il 95,56%.[31]. Il 4,43% era ancora di proprietà della Norges Bank.
Il 2 dicembre 2014 (fino al 15 dicembre 2014), Atos lancia un'OPR sulle azioniresiduali di Bull SA, a seguito della quale il Gruppo sarà ritirato dalla borsa di Parigi.[31] Atos SE ha acquistato i titoli di Bull SA per 602,7 milioni di euro; al 31 dicembre 2016 il valore di Bull SA era fissato a 610,648 milioni di euro.
Il 9 luglio 2015, il CEA hanno concluso un contratto per installare il nuovo supercomputer "Tera1000" per i bisogni del DAM; questo supercomputer prefigurerà, all'orizzonte 2020, la classe exa-FLOPS.[32]
14 ottobre 2015, lancio della terza fase del "Mont-Blanc project", coordinata da Bull; si tratta di un progetto europeo volto alla realizzazione di una nuova architettura di computer che utilizzano dei nuovi standard HPC a scala mondiale per sfruttare le tecnologia exascale consumando il 15%–30% in meno di energia.[35][36]
12 novembre 2015, Bull installa, presso il CEA/DAM, i primi componenti del supercomputerexascale "Bull Sequana" Tera 1000.[37][38]
21 novembre 2016, il supercomputerTera 1000 del CEA/DAM entra nella "TOP500" dei supercomputer più potenti al mondo.[39]
Il 15 giugno 2017, Atos/Bull ha concluso un contratto con GENCI (Grand Équipement National de Calcul Intensif) per installare un nuovo supercomputer "Bull Sequana x1000" in sostituzione del "système Curie" installato al TGCC (Très Grand Centre de Calcul del CEA a Bruyères-le-Châtel); dotato di una potenza globale di 9 PFlops, sarà uno dei più potenti supercomputer al mondo.[40]
Il 19 giugno 2017, Atos/Bull annuncia il lancio di "Bull Sequana X1310" – della famiglia "Bull Sequana X1000" –, primo supercomputer dotato di processoriARM.[41]
Il 3 luglio 2017, Atos/Bull ha concluso un contratto con AWE (Ministero della Difesa britannico) per installare un nuovo supercomputer "Bull Sequana x1000" per sostenere la difesa, la ricerca e la modellizzazione scientifica grazie al calcolo ad alta performance.[42]
Al 31 dicembre 2016, il capitale del Gruppo Bull è interamente detenuto da Atos; quest'ultima è quotata su Euronext Paris e il capitale è detenuto da:[46]
^ab(FR) BULL INTERNATIONAL SAS, su infogreffe.fr. URL consultato il 24 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2017).; (FR) BULL INTERNATIONAL SAS, su societe.com.; (FR) BULL INTERNATIONAL SAS (BISAS), su french-corporate.com. URL consultato il 24 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2017).
^abc(FR, EN) Evidian, su evidian.com.; (EN) BullSoft becomes Evidian, su evidian.com, 27 giugno 2000 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2000).
^abc(FR, EN) Agarik, su agarik.com. URL consultato il 4 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2022).; (FR) Bull rachète la SSII française Agarik, in Le Monde Informatique, 29 settembre 2006 (archiviato il 22 ottobre 2006).
^abc(FR) Serviware devient une filiale de Bull, in channelbp, 22 ottobre 2007. URL consultato il 24 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2011).
^Le tre società precedenti sono collegate a dirigenti e membri del consiglio d'amministrazione di Bull: Philippe Vannier, Marc Hériard Dubreuil e Dominique Lesourd.
^(FR) BULL SA, su infogreffe.fr. URL consultato il 24 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2017).; (FR) BULL SA, su societe.com.; (FR) BULL SA, su french-corporate.com. URL consultato il 24 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2017).
^(FR) BULL SAS, su infogreffe.fr. URL consultato il 24 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2017).; (FR) Bull SAS, su societe.com.; (FR) Bull SAS, su french-corporate.com. URL consultato il 24 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2017).
(FR) Jean-Michel Quatrepoint, Jacques Jublin e Danielle Arnaud, French ordinateurs : de l'affaire Bull à l'assassinat du plan Calcul, Parigi, Editions Alain Moreau, 1976, OCLC300152270, bnf:34697545 .
(FR) Jean-Pierre Brulé, L'informatique, malade de l'Etat: du Plan calcul à Bull nationalisée, un fiasco de 40 milliards, in Volume 1 de Témoignages et documents, Les Belles Lettres, 1993, ISBN9782251480008, OCLC263368802.
(FR) Olivier Darrieulat, Les débuts de la Compagnie des machines Bull des origines à 1935, in Tesi di dottorato, direzione di Alain Plessis, 1997, OCLC490450062.
(FR) Pierre-E Mounier-Kuhn, BULL 70 ans de traitement de l'information, in Actes du 2e Colloque sur l'histoire de l'informatique en France, aprile 1990. URL consultato il 14 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2024).