Breme
Breme (Brèmi in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 710 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia, posto nella bassa Lomellina, alla confluenza tra il fiume Po ed il Sesia. Breme inoltre è famosa per la cipolla rossa, di cui c'è anche la sagra, frequentata ogni anno da migliaia di persone Geografia fisicaBreme è situata nella Lomellina occidentale, a breve distanza dalla confluenza del Sesia nel Po, a 50 km ad ovest di Pavia. StoriaÈ sede dell'antica abbazia di San Pietro di Breme[5], che acquisì grande importanza nel 929, quando vi si trasferirono i monaci dell'abbazia della Novalesa, distrutta dai Saraceni intorno al 929. Nel 1542 i monaci benedettini si trasferirono nell'eremo di Sant'Alberto di Butrio e al loro posto si insediarono i monaci olivetani là presenti, in conseguenza fu soppresso il titolo di abate e i beni dell’abbazia furono uniti a quelli del monastero di San Bartolomeo in Strada di Pavia. Nel 1784 il Re di Sardegna Vittorio Emanuele I di Savoia decretò la soppressione dell’abbazia e l’incameramento dei suoi beni da parte dello stato. Sotto l'occupazione napoleonica venne infine abbattuta la chiesa abbaziale, già diroccata e pericolante. Dal punto di vista civile, Breme è noto fin dal X secolo, quando apparteneva al Comitato (contea) di Lomello. Nel 1164 è citato tra i centri della Lomellina posti sotto il dominio di Pavia; nell'elenco delle terre pavesi del 1250 appare come Bremide. Sotto i Visconti è sede di podesteria; i Visconti lo infeudano dapprima agli Adorno, e nel 1439 a Pietro Visconti, lontano congiunto del duca di Milano. Breme resta signoria dei suoi discendenti fino al XVIII secolo, quando il feudo è acquistato dagli Arborio di Gattinara, già signori di Sartirana Lomellina, che sono nominati Marchesi di Breme. Breme, posto al confine tra il ducato di Milano e il Monferrato, fu un'importante piazzaforte di forma pentagonale: nel 1638, presa dai Francesi, fu riconquistata dagli Spagnoli dopo un lungo e sanguinoso assedio. Nel 1707 entrò a far parte con la Lomellina dei domini dei Savoia. SimboliLo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 settembre 2012.[6] «D'oro, al castello di rosso, mattonato di nero, chiuso dello stesso, merlato alla guelfa, le due torri ognuna di tre, il fastigio di sei; esso castello fondato sulla campagna di azzurro, fluttuosa di argento, accompagnato a destra ed a sinistra da due pioppi di verde, uno e uno, nodriti nella campagna. Ornamenti esteriori da Comune.» In precedenza era stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 25 luglio 1942[7], uno stemma simile, d'azzurro, con il castello d'oro, e un bosco sullo sfondo, con il capo del Littorio.[8] Pietro Pavesi, nella sua opera Stemmi e sigilli comunali della Provincia di Pavia del 1904, sosteneva che gli elementi dello scudo simboleggiassero la fortezza distrutta durante le scorrerie tra i francesi e gli spagnoli nel 1638, mentre il bosco doveva considerarsi l'origine della parola da cui pare abbia tratto il nome il paese.[9] Il gonfalone è un drappo di rosso.[6] Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demograficaIn cento anni si è assistito ad un forte spopolamento che ha portato i residenti ad un terzo di quelli presenti nel 1921. Abitanti censiti[10] CulturaCucinaSagra della Cipolla rossaDal 1983 ogni metà di giugno si svolge la Sagra della Cipolla Rossa di Breme, riconosciuta marchio De.C.O. e presidio Slow Food. Durante la manifestazione sarà possibile consumare ogni piatto a base di cipolla rossa dall'antipasto al dolce. Note
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