BelpassoBelpasso (Malupassu in siciliano[6], Mappassu nel dialetto locale) è un comune italiano di 28 115 abitanti[3] della città metropolitana di Catania in Sicilia. Geografia fisicaIl paese sorge alle pendici dell'Etna, a sud del vulcano e il territorio comunale ne occupa parte del versante fino al confine meridionale di Catania. L'abitato si trova a 551 m s.l.m. e nelle vicinanze scorre il fiume Simeto.[7] Origini del nomeLa prima menzione del paese, con il nome di Santa Maria del Passo, risale al 1305[8]. Il toponimo successivo di Malupassu (italiano Malpasso o Malopasso) potrebbe derivare dalle caratteristiche topografiche della zona. Giova infatti denotare con lo spagnolo Malpaís ci si riferisce ad un sito a nord di Lanzarote, nelle Canarie. L'etimologia di questa parola risulta chiara nella combinazione di malo "cattivo", "male" e di país "territorio", "area", "paese", il cui significato è segnatamente quello di "terra brulla, sommersa da lava scura soprattutto basaltica"[9]. Questo termine è entrato in uso anche in inglese come ispanismo, altrimenti noto come badland, "terra scadente, inadeguata". Non appare quindi improbabile che il siciliano Malupassu si sia prodotto in maniera semanticamente similare a quella del toponimo spagnolo sopracitato, laddove entrambe le aree prese in considerazione sono per ovvie ragioni topografiche caratterizzate da colate laviche, da piogge di ceneri vulcaniche e lapilli di bassa granulometria provenienti dai vicini crateri di emissione. Sebbene dunque, per il primo elemento, malu- sembra rimandare, quasi ineluttabilmente, ad un malus latino e quindi al corrente malu siciliano, per il secondo elemento viene difficile ipotizzare che passu si sia evoluto, in modo anomalo, dalla parola latina pāgus ("campagna", "area o comunità rurale"), dalla quale deriva invece per certo lo spagnolo país. Questo secondo elemento del toponimo potrebbe però da un lato discendere dal participio passato del verbo latino pandō[10] che è per l'appunto passus oppure dall'omonimo sostantivo[11]. StoriaA Malpasso appartenevano una serie di borghi e villaggi: Guardia di Malpasso e Bottighelle, a nord-ovest, Nicolosi, a nord-est, Sant'Antonio, a sud, e ancora, Annunziata di Malpasso, Fallachi, Misericordia di Malpasso, Fondaco Vecchio e Fondaco Nuovo. Il paese venne distrutto dall'eruzione dell'Etna del 1669, che interessò in parte anche Catania, che coprì il paese con uno spesso strato di lava fuoriuscita da un cratere, apertosi a nord degli abitati di Mompilieri e Nicolosi: i Monti Rossi. Gli abitanti superstiti lo rifondarono, in una zona piuttosto distante dall'originario abitato, all'epoca denominata "contrada Grammena". Il nuovo centro prese il nome di Fenicia Moncada, derivata dall'araba fenice e dalla potente famiglia dei Moncada, principi di Paternò e feudatari della zona, e gli abitanti ebbero nome di "fenicioti". Anche questo centro venne tuttavia abbandonato, a causa delle distruzioni subite con il terremoto del 1693. Il paese attuale venne rifondato una terza volta in una zona ancora diversa situata più a nord dei due siti precedenti e prese il nome di Stella Aragona. All'epoca questa era conosciuta come Piano Garofalo e poi divenne il quartiere di Borrello. In queste opere di ricostruzione un ruolo importante lo svolse la famiglia Bufali che per l'occasione usò il nome beneaugurante di Belpasso. Con l'eufemizzazione del toponimo gli abitanti presero il nome italiano di belpassesi ma, soprattutto per le comunità limitrofe, permane ancora l'uso storico del siciliano malupassota (o, nel dialetto locale, mappassota). SimboliNello stemma cittadino è rappresentata l'araba fenice, in riferimento alla capacità di rinascere dalle proprie ceneri, e alla medesima caratteristica si riferisce anche il motto, Melior de cinere surgo, "Risorgo migliore dalle ceneri", posto al di sotto dell'essere mitologico. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
A queste si aggiungono pochi luoghi di culto sconsacrati
Architetture civili
Altri luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[13] Tradizioni e folclore
Istituzioni, enti e associazioniA Belpasso nella seconda metà del XIX secolo nacque il Casino di civile adunanza[14] e poi il Casino di civile adunanza dei mastri di Belpasso. Quest'ultimo fu ridenominato più avanti Circolo degli operai di mutuo Soccorso,[15] che ebbe tra i suoi sostenitori il barone Lorenzo Bufali. Legata al circolo dopo circa trent'anni nacque la Banca Operaia Cooperativa.[16] Intorno al 1890 un gruppo di liberali fondò il Club Progressista Costituzionale. Tra i soci fondatori vi furono Antonio Romeo, Pasquale Moncada, Giuseppe Bellecci e don Lorenzo Sava.[17] CulturaIstruzioneSono presenti vari istituti scolastici pubblici e privati a partire dalle scuole dell'infanzia sino alle scuole secondarie di secondo grado.[18] Tra questi un istituto di istruzione secondaria di primo grado è stato intitolato a Nino Martoglio.[19] TeatroIl teatro cittadino è intitolato a Nino Martoglio, che nacque nella cittadina etnea il 3 dicembre 1870 ed è la personalità più nota di Belpasso, commediografo dialettale in siciliano.[20][21] CucinaLa gastronomia belpassese trae le proprie origini dalla cultura contadina ed è basata su piatti semplici e genuini ove prevalgono i sapori della tradizione, forte di influenze greche, romane, francesi, spagnole e arabe. Tra i primi piatti, caratteristiche le paste con i legumi, con il finocchietto selvatico, i broccoli, il cavolfiore, gli asparagi. Tra i secondi piatti, tipica la carne di vitello “agrassata” con cipolla, pomodoro e prezzemolo; il falsomagro (una grossa braciola ripiena carne trita, uova, formaggio, cipolla e aromi tipici); l'agnello al forno, il coniglio in agrodolce, le sarde a beccafico e i “masculini” (alici) marinati. Nelle zone altomontane si preparano pietanze a base di funghi, pasta fresca a volte ripiena. Squisiti i dolci: biscotti di mandorla profumati alla vaniglia, torroncini morbidi, gelati alla frutta, granite. Altre specialità vengono preparate in occasione delle feste: alla tradizione natalizia e pasquale sono legate le “raviole" fritte ripiene di ricotta, le cassatele, le mostarde di fichi d'India, i “mustazzoli” ripieni, “u ciciliu”, tipico dei paesi etnei, ù ciciliu è tipico della festa pasquale. Si donava anticamente ai bambini come segno del Cristo risorto. Carri di Santa Lucia I Carri di Santa Lucia sono macchine sceniche barocche dedicate alla Patrona di Belpasso, Santa Lucia, e fanno parte dei Beni Immateriali della Regione Sicilia. Hanno origine nell'Ottocento e sono compoati da varie scene, ovvero pannelli di vario materiale raffiguranti vari soggetti - che cambiano a seconda del tema scelto - e che culminano nell'Apoteosi della Gloria, ovvero la parte più alta della struttura- si varia dai 12 ai 15 metri di altezza - ove vi è una ragazza che impersona Santa Lucia indossando un abito dai colori tipici. La "spaccata" di questi carri avviene nelle notti dell'11 e del 12 dicembre e ne sono cinque, realizzati dai Quartieri Storici del paese: San Rocco, Sant'Antonio, Purgatorio, Borrello e Matrice. Inoltre due di essi - Borrello e San Rocco - vengono riaperti nei rispettivi quartieri la notte del 13 dicembre e un'ulteriore apertira generale avviene ad Agosto in occasione del patrocinio di Santa Lucia. Queste macchine definite "Arte in Movimento" presentano ogni anno un tema ed una struttura diverse e sono accompagnate nell'apertura da un "commento" parlato, musica e fuochi d'Artificio. In occasione della visita del corpo di Santa Lucia a Belpasso il 27 dicembre 2024, l'ingresso delle Reliquie in città è stato accompagnato da un corteo di "Lucie", cioè donne che hanno ricoperto questo ruolo nei carri durante i vari anni. Geografia antropicaUrbanisticaIl paese è caratterizzato da una pianta a scacchiera, insolita per la Sicilia, adottata al momento dell'ultima rifondazione avvenuta nel 1694. Questa si basò su uno schema razionale, con isolati simmetrici di forma quadrata, disegnato dal mastro Michele Cazzetta. Quasi tutte le vie non hanno nomi specifici ma si distinguono semplicemente in "rette" e "traverse", seguite da un numero romano in ordine crescente da I a XX. Per questa sua conformazione viene chiamata La scacchiera dell'Etna.[22] La frazione Valcorrente, meno di 1 000 abitanti, è situata su un tratto pianeggiante tra le pendici dell'Etna verso nord e una vallata verso sud. Nata inizialmente come centro industriale, è sede del centro commerciale di Etnapolis, uno dei più grandi ed imponenti d'Italia, opera di Massimiliano Fuksas. Fu anche sede del parco zoologico "La Pergola", il più grande della Sicilia, poi ampliato col parco acquatico Etnaland. Il parco acquatico è attivo e molto frequentato, ulteriormente ampliato da un parco divertimenti tematico mentre il parco zoologico è stato dismesso. Presso Valcorrente era sorto dopo l'eruzione del 1669 il centro abitato di "Fenicia Moncada", i cui resti sono tuttavia quasi del tutto scomparsi. La zona è stata sottoposta a vincolo e in prossimità di una masseria del 1937 sono stati rinvenuti i resti di una chiesa del IV secolo, di cui sono stati rimessi in luce il perimetro esterno e l'abside.[23] EconomiaBelpasso ospita sul suo territorio una vasta area industriale con importanti aziende come Dais, Webuild, Icea e varie industrie farmaceutiche, mentre nella parte nord dell'abitato si trova l'industria Condorelli. Vi si trova il grande centro commerciale Etnapolis, progetto di Massimiliano Fuksas, con oltre 150 negozi in un'area complessiva di 105000 m² ed un'estensione complessiva di 1 km. A Belpasso si trova il parco acquatico Etnaland. Infrastrutture e trasportiStradeBelpasso è raggiungibile da arterie extraurbane provinciali che la collegano ai comuni limitrofi e alla superstrada Catania - Paternò tramite gli svincoli di Piano Tavola (centro e zona industriale), ma anche attraverso quelli di Valcorrente ed Etnapolis. Ferrovie e mobilità urbanaBelpasso dispone di una propria stazione ferroviaria in condivisione con Camporotondo Etneo gestita dalla Ferrovia Circumetnea che si trova nella frazione di Piano Tavola, a quasi 7 chilometri dal centro abitato. Il centro abitato è collegato alla stazione con dei bus-navetta appositi gestiti dalla stessa ferrovia che, tra l'altro, dall'estate 2022, li unisce alla stazione di Nesima della metropolitana di Catania e alla sua corrispondente della linea in superficie. Il servizio ferrovia e bus è attivo solo nei giorni feriali. AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
GemellaggioSportCalcio
Rugby
Altri sportIl Belpasso Tennistavolo nella stagione 2023/2024, vanta 4 squadre: in serie D2 (1), in D1 (2) e in C2 (1). L'associazione ha ospitato diversi tornei regionali e nazionali. Risulta attivo il Moto Club Belpasso, coinvolto nell'organizzazione del motoraduno internazionale dell'Etna.[25] Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
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