Averau

Averau
Averau (m 2649)
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Veneto
Provincia  Belluno
ComuneCortina d'Ampezzo, Colle Santa Lucia
Altezza2 647 m s.l.m.
Prominenza413 m
Isolamento3,5 km
CatenaAlpi
Coordinate46°30′06.48″N 12°02′22.92″E
Altri nomi e significatiNuvolau Alto; Aerou (ladino)
Data prima ascensione10 agosto 1874
Autore/i prima ascensioneS. Siorpaes, R. Issler
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Averau
Averau
Mappa di localizzazione: Alpi
Averau
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneDolomiti
SottosezioneDolomiti di Sesto, di Braies e d'Ampezzo
SupergruppoDolomiti Ampezzane
GruppoGruppo del Nuvolau
SottogruppoDorsale del Nuvolau
CodiceII/C-31.I-D.16.a

L'Averau (talvolta anche detto Nuvolau Alto, Aeròu in ladino) è una vetta delle Dolomiti Ampezzane alta 2.647 s.l.m..

Caratteristiche

Si tratta della cima più elevata del Gruppo del Nuvolau, posto in provincia di Belluno, 3 km a sud-est del passo Falzarego e 2 km a nord del passo Giau. Circa un km a sud dell'Averau si trova il Nuvolau (m 2.575), che dà il nome all'intero gruppo, detto anche "Gruppo del Nuvolau-Averau", mentre poco a est del monte si trovano le Cinque Torri dell'Averau, una serie di torri dolomitiche dall'aspetto particolarmente slanciato e spettacolare.

Rifugi

Forcella Nuvolau con il Rifugio Averau

Nei pressi del monte si trovano diversi rifugi alpini:

Vie di salita

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  • Via normale (via ferrata - EEA)

La facile e breve ferrata che porta in vetta all'Averau è la via comune di salita alla montagna, nonché via di ritorno per chi salga tramite altri itinerari. La ferrata percorre il versante est del monte, e con un breve tratto attrezzato con cavo (un passaggio caratteristico passa sotto ad un enorme masso incastrato, con l'ausilio dei pioli metallici) porta al grande catino ghiaioso che, percorso a piedi, conduce alla croce di vetta.

  • Via Illing-Alverà (via alpinistica su roccia)

Questa via, che risale la maestosa parete sud-ovest, è molto apprezzata dagli alpinisti. L'itinerario, infatti, è molto frequentato e ben attrezzato.

La via risale dallo zoccolo basale (per la verità i primi salitori hanno attaccato più in basso, ma i primi tiri non meritano per la roccia di qualità scadente) la parete sud-ovest, dapprima lungo delle fessure, poi con un traverso esposto di IV grado superiore, ed infine lungo dei camini sotto la verticale della croce di vetta, ove sbuca la via.

Particolari tecnici:

Bella via, un pelo più difficile, che offre una valida alternativa alla frequentata Illing.

La via risale un diedro nella zona sinistra della parete ovest, prima di una marcata cengia, per poi continuare più a destra per un sistema di fessure e diedri.

Particolari tecnici:

    • Primi salitori: U. Pomarici e R. Vedovato nel 1967
    • Difficoltà: IV+, un passaggio di V-
    • Dislivello: 170 m
    • Sviluppo: 205 m
    • Tiri: 6
    • Roccia: Ottima

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