Amirteo
Amirteo (... – Menfi, autunno 399 a.C.) è stato un faraone della XXVIII dinastia egizia. Fondatore ed unico rappresentante della dinastia, è ricordato principalmente come l'artefice del ritorno all'indipendenza dell'Egitto dopo la prima occupazione persiana. BiografiaIl nome di questo sovrano (Amonirdisu in egizio) non è stato rinvenuto su alcun monumento ma la sua esistenza è ben confermata sia dalla Cronaca demotica che dai papiri in aramaico rinvenuti ad Elefantina. Compare anche nella lista reale di Manetone - con il nome di Amyrteos (Sesto Africano) o Amyrtaios (Eusebio di Cesarea) - e nelle opere di alcuni storici greci, in cui viene chiamato Amonortais. Amirteo era discendente (forse nipote) di quell'omonimo principe egizio del Delta (a sua volta forse discendente dalla XXVI dinastia egizia) che nel 460 a.C. aveva partecipato al fianco di Inaro alla rivolta anti-persiana durante il regno di Artaserse I. Al pari del suo antenato, Amirteo condusse azioni di guerriglia contro i Persiani sfruttando la protezione delle intricate paludi del Delta del Nilo a partire dal 410 a.C.. Il suo regno però ebbe presto termine: nell'autunno del 399 a.C. Amirteo fu vittima di una congiura organizzata dal principe di Mendes, Nefaarud (più noto come Neferite I). Amirteo venne deposto, imprigionato a Menfi e presumibilmente ucciso dall'usurpatore, il quale si proclamò faraone fondando la XXIX dinastia. Bibliografia
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