Aprie
Apries, nome greco di Haaibra Wahibra (... – 570 a.C.), è stato un faraone della XXVI dinastia egizia. Nella Bibbia è citato come Cofrà o Hofra (Geremia 44:30[1]). BiografiaFiglio di Psammetico II, Apries (Sesto Africano : Akmenrah) regnò per ventinove anni, data riportata da Sesto Africano e suffragata dai dati archeologici, mentre sia Eusebio di Cesarea che Erodoto gli attribuiscono un regno di ventisei anni. ![]() Il sovrano egizio intervenne in maniera prudente e non volendo affrontare l'esercito babilonese in campo aperto si limitò ad attaccare le città fenicie e cipriote fedeli a Nabucodonosor, occupando Biblo, Arvad, Sidone e sbarcando un contingente sulle coste Siriane. Quando, nel 587 a.C., Gerusalemme, capitale del regno di Giuda, capitolò dopo diciotto mesi di assedio, Apries aveva già riportato in patria il contingente egizio. Un gruppo di profughi proveniente dalla Palestina venne accolto in Egitto ed insediato ad Elefantina ove ottenne anche il permesso di erigere un tempio. In politica interna, oltre a proseguire nella direzione tracciata dai suoi predecessori, con l'esaltazione, in campo artistico e religioso, della tradizione, Apries favorì anch'egli la comunità greca, fatto questo che provocò scontento e malumore nella casta militare libica che si vedeva sempre più estromessa dalle posizioni di potere. Il nerbo dell'esercito egizio, sotto i sovrani della XXVI dinastia, era composto, principalmente, da mercenari greci provenienti dalle colonie del Mediterraneo orientale. Obelischi di ApriesDa Sais proviene il famoso obelisco di granito rosa sito a Roma, detto Obelisco della Minerva. L'obelisco è alto solo m 5,47 e conserva i geroglifici sui quattro lati, che lo dicono eretto in onore del faraone Apries. Vi è anche un obelisco gemello, l'obelisco di Urbino, ora collocato ad ornamento di una piazza di Urbino. Gli obelischi furono spogliati da Sais in epoca imperiale romana per adornare il Tempio di Iside al Campo Marzio, il cui culto era stato importato dall'Egitto e aveva molti seguaci. Ritrovati atterrati e spezzati nel 1600, furono restaurati e collocati ad ornamento delle due piazze. Nomi di Apries
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