Alceo di MesseneAlceo di Messene (in greco antico: Ἀλκαῖος?, Alkàios; Messene, metà III secolo a.C. – metà II secolo a.C.) è stato un poeta greco antico. BiografiaAlceo era contemporaneo di Filippo V, re di Macedonia e figlio di Demetrio II di Macedonia e molte delle sue poesie sono rivolte contro di lui a causa di un certo patriottismo. Uno dei suoi componimenti, tuttavia, recò più offesa al generale romano Tito Quinzio Flaminino che a Filippo, dal momento che Alceo attribuì la vittoria nella battaglia di Cinocefale tanto agli Etoli quanto ai Romani. Filippo si limitò a scrivere un epigramma in risposta a quello di Alceo, in cui disegnò al poeta il destino che si sarebbe potuto aspettare se fosse caduto nelle sue mani.[1] Questo epigramma fa pensare che Alceo fu crocifisso da Filippo, come sostiene l'erudito Claude Saumaise.[2] EpigrammiNell'Antologia Palatina sono presenti ventidue suoi epigrammi, datati intorno alla fine del III secolo a.C. e l'inizio del II secolo a.C., precisamente dal 219 al 196 a.C. Alcune delle sue opere sono letterarie, ma la maggior parte sono di carattere politico. NoteBibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia