AhîLa Confraternita Ahi (in turco Ahî, plur. Ahîler), indicata come repubblica Ahi dagli storici moderni,[1] furono una confraternita artigiana, una gilda e un beylik con sede nell'attuale Ankara nell'Anatolia del XIII e XIV secolo. AntefattiLe popolazioni turche iniziarono a stabilirsi in Anatolia nella seconda metà dell'XI secolo, preferendo principalmente le zone rurali. Il governo selgiuchide d'altra parte incoraggiò coloro che preferivano una vita stabile nelle città. Quando Mongoli iniziarono ad occupare il Khorosan all'inizio del XIII secolo, gli abitanti si rifugiarono in Anatolia e il governo selgiuchide, ne fece stabilire alcuni nelle città. Così una classe di artigiani e mercanti musulmani apparve nella storia dell'Anatolia. NascitaAhi Evren, un predicatore musulmano, giunse in Anatolia prima delle invasioni mongole nel Khorosan. Lavorò come commerciante di pelletteria a Kayseri e iniziò ad organizzare gli artigiani musulmani nelle città. Questa organizzazione prende il nome da lui. Si trasferì a Konya e dopo le invasioni mongole a Denizli e Kırşehir dove morì. Potenza politicaDopo la battaglia di Kösedağ del 1243, i Selgiuchidi divennero burattini nelle mani degli Ilkhanati Mongoli e durante il vuoto di potere in Anatolia, varie tribù o signori della guerra locali stabilirono i loro principati come vassalli degli Ilkhanidi. Gli Ahi ad Ankara videro anche loro possibilità di dichiarare la loro semi-indipendenza sotto la sovranità mongola verso la fine del secolo (intorno al 1290). Tuttavia, il belicato Ahi, a differenza degli altri, non era governato da una dinastia. Era una confraternita religiosa e commerciale che può essere descritta come una repubblica non molto diversa dalle repubbliche mercantili dell'Europa medievale. FineNel 1354, Ankara fu facilmente annessa da Orhan Bey all'Impero Ottomano (allora noto come beylik). Anche se gli Ahi cercarono di ripristinare la loro indipendenza dopo la morte di Orhan, nel 1362 Murat I pose fine al potere politico degli Ahi e divennero parte dell'Impero Ottomano.[2] Negli anni successivi, alcuni capi Ahi apparvero persino come burocrati ottomani. Note
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