33ª Brigata meccanizzata
La 33ª Brigata meccanizzata autonoma (in ucraino 33-тя окрема механізована бригада?, 33-tja okrema mechanizovana bryhada, unità militare A4447) è un'unità di fanteria meccanizzata delle Forze terrestri ucraine, subordinata al Comando operativo "Ovest" e con base a Rivne. StoriaLa brigata è stata formata il 1º aprile 2016 come parte del Corpo di Riserva delle Forze terrestri ucraine, ma non ha mai ricevuto personale ed è rimasta soltanto sulla carta. Nel gennaio 2023 è stata riattivata nell'ambito dell'espansione dell'esercito ucraino in previsione della controffensiva estiva, ricevendo un nuovo stemma temporaneo.[2][3][4] Fa parte insieme ad altre 8 nuove brigate del 10º Corpo operativo, equipaggiato ed addestrato principalmente grazie agli aiuti occidentali e destinato alle operazioni offensive.[5] Si tratta di una brigata equipaggiata in modo disomogeneo, avendo a disposizione alcuni dei migliori carri armati, i Leopard 2A6, insieme ai veicoli ruotati MaxxPro, con pochi IFV cingolati. Ciò la rende particolarmente adatta per il combattimento urbano.[6] Il battaglione corazzato dell'unità è stato creato a partire da elementi della 4ª Brigata corazzata. Alla fine di maggio è stato rivelato lo stemma definitivo dell'unità.[7] All'inizio di giugno la brigata è entrata in linea per la prima volta, venendo dispiegata nell'area a est di Orichiv insieme alla 46ª Brigata aeromobile.[8] Fra il 7 e l'8 giugno elementi della brigata hanno supportato l'attacco di un gruppo tattico di Bradley e Leopard 2A6 della 47ª Brigata meccanizzata, il quale ha tentato di sfondare la prima linea di difesa russa a sud di Orichiv tenuta da due reggimenti (291º e 70º) della 42ª Divisione fucilieri motorizzata delle guardie, rimanendo bloccato in un campo minato e perdendo diversi veicoli.[9][10] Gli attacchi delle due brigate sono continuati anche nei giorni successivi, senza ottenere guadagni territoriali ma costringendo la 58ª Armata combinata russa a spostare la 22ª Brigata specnaz dalla riserva alla prima linea.[11] Nel corso di questa operazione, il 9 giugno è stato ucciso in combattimento uno dei vice comandanti della brigata, tenente colonnello Andrij Bojko.[12] Nei tre mesi successivi la brigata è stata mantenuta principalmente in riserva, distaccando alcuni dei suoi Leopard 2 in supporto dell'avanzata delle altre unità ucraine ma preservandone la maggior parte in attesa del superamento delle linee fortificate russe ad opera della fanteria.[13] A partire da metà ottobre, dopo il ritiro dalla prima linea della 47ª Brigata meccanizzata, l'unità è stata maggiormente coinvolta nei combattimenti nel saliente di Robotyne.[14] Nel 2024 elementi della brigata sono stati trasferiti nel settore di Avdiïvka, catturata dai russi a metà febbraio, venendo impiegati in un contrattacco in direzione del villaggio di Pobeda per impedirne la conquista da parte della 20ª e della 150ª Divisione fucilieri motorizzata, fallendo nel tentativo a causa della scarsità di munizioni.[15] Il grosso dell'unità ha continuato a operare presso Robotyne, ricatturandone le fortificazioni meridionali insieme alla 65ª Brigata meccanizzata dopo che quest'ultima aveva perso alcune posizioni a sud del villaggio.[16] Durante l'estate la brigata è stata trasferita al completo sul fronte di Pokrovs'k, dove è stata impiegata a difesa dell'area a sud di Kurachove.[17] A metà novembre, dopo aver inflitto diverse perdite ai reparti meccanizzati russi, ha dovuto cedere il villaggio di Dal'nje sotto la pressione della 39ª Brigata fucilieri motorizzata e del 255º Reggimento della 20ª Divisione fucilieri motorizzata.[18] Struttura
Comandanti
Note
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