Il 22º Congresso degli Stati Uniti d'America, formato dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti, si è riunito a Washington, D.C. presso il Campidoglio dal 4 marzo 1831 al 4 marzo 1833. Riunitosi durante il terzo e il quarto anno della presidenza di Andrew Jackson, questo Congresso ha visto confermato il dominio della maggioranza dei jacksoniani sia al Senato che alla Camera.
Contesto ed eventi importanti
Fu la politica dei dazi doganali a dominare i lavori del 22º Congresso, compiendosi un ulteriore passo verso la futura guerra civile fra stati del Nord e stati del Sud. Gli anni Venti dell'Ottocento statunitense furono segnati da una depressione economica che colpì soprattutto il Sud agrario e schiavistico, mentre il Nord riuscì in parte ad attenuare gli effetti della crisi sviluppando ancora di più il suo settore manifatturiero. Ecco perché le tariffe istituite nel 1828 vennero duramente contestate dai senatori e rappresentanti del Sud e Jackson venne costretto a modificare le tariffe nel 1832. Ma ciò non bastò a placare le polemiche e lo stato della Carolina del Sud (si iniziativa dello stesso vicepresidente, John C. Calhoun) decise di non applicare le norme federali dichiarandole incostituzionali. Iniziò così quella che venne definita Nullification Crisis (dal termine "nullification", abrogazione): sulla base di una teoria costituzionale che vedeva la Costituzione come un vero e proprio contratto stretto tra gli stati dell'Unione (e che traeva le sue origini da alcuni scritti di James Madison e Thomas Jefferson), qualsiasi stato avrebbe potuto insindacabilmente disapplicare ogni norma federale giudicata incostituzionale (una teoria che si sarebbe riproposta più volte nel corso della storia statunitense). La crisi si risolse con un compromesso politico che prevedeva un abbassamento delle tariffe, il quale tuttavia non bastò a frenare la nascita di un vero e proprio partito, il Nullifier Party, da una costola dell'area politica a sostegno del presidente Jackson. I semi della divisione tra gli stati erano sempre più maturi.
Ma non soltanto il tema delle tariffe diede linfa al dibattito del Congresso. Un tentativo degli anti-jacksoniani di rinnovare con largo anticipo la concessione della Seconda Banca degli Stati Uniti a fungere da banca centrale, promosso dai senatori Henry Clay e Daniel Webster, venne bloccato dal veto di Jackson. Ad opporsi erano due opposte visioni del ruolo della banca centrale nel sistema economico statunitense: da un lato, i sostenitori della Banca la ritenevano uno strumento utile a stabilizzare l'economia a tutto vantaggio delle attività imprenditoriali del Nord, mentre Jackson e i suoi sostenitori ne vedevano gli effetti negativi sul settore agricolo e artigiano, oltre che ritenere che la Banca fosse in mano alle élite finanziarie e delle classi più privilegiate. Il dibattito sulla Banca divenne il perno su cui si concentrò lo scontro per le elezioni presidenziali del 1832 (vinte nuovamente da Jackson) e il veto del presidente fu il primo caso dell'utilizzo di questo strumento per una questione politica, più che giuridica[1].
Durante questo congresso tutti i partiti adottano per la prima volta l'utilizzo della convention nazionale in vista delle elezioni presidenziali. I partiti, ovvero, riuniscono i propri delegati provenienti da tutti gli stati in una grande riunione nella quale decidono chi si candiderà alle elezioni. Una procedura che (in parte) ancora oggi viene utilizzata.
Cronologia
18 marzo 1831 - La Corte suprema degli Stati Uniti rigetta un'ingiunzione federale presentata dalla nazione Cherokee che chiedevano l'abrogazione di alcune leggi dello stato della Georgia che a loro giudizio erano "dirette ad annichilire i Cherokee come società politica" e quindi da considerarsi incostituzionali perché in violazione di diversi trattati conclusi tra la nazione Cherokee e il governo federale degli Stati Uniti. Il presidente John Marshall, estensore della decisione, nel rigettare l'istanza sostiene che non ha alcun diritto di decidere sul caso, dato che la nazione Cherokee non è uno stato indipendente dagli Stati Uniti. La rimozione forzata degli indiani verso oltre la riva occidentale del Mississippi prosegue.
18 aprile 1831 - A Tuscaloosa viene fondata l'Università dell'Alabama, una delle più antiche università pubbliche degli Stati Uniti.
21 agosto 1831 - Nat Turner, uno schiavo afroamericano, guida una rivolta di schiavi nella contea di Southampton, in Virginia. Per due giorni devastano piantagioni e le cronache riportano l'uccisione di una sessantina di persone di etnia bianca. La rivolta viene sedata ben presto dalle milizie dei padroni degli schiavi con numerose condanne a morte, ma Nat Turner riuscirà a darsi alla fuga e soltanto due mesi dopo verrà catturato e impiccato.
26-28 settembre 1831 - A Baltimora si tiene la prima convention del Partito Anti-massonico per decidere chi candidare alle prossime elezioni presidenziali. I candidati del partito saranno William Wirt alla presidenza e Amos Ellmaker alla vicepresidenza. Per la prima volta nella storia della politica statunitense un partito si organizza a livello nazionale per decidere i propri candidati alle presidenziali.
28 dicembre 1832 - Il vicepresidenteJohn C. Calhoun si dimette dalla sua carica. Già da diverso tempi i suoi rapporti con il presidente Jackson erano tesi e la crisi della Nullificazione non fece altro che aggravarli. Calhoun, dopo essere stato eletto in una tornata elettorale straordinaria, prese così possesso del seggio al Senato per la Carolina del Sud che era stato lasciato da Robert Y. Hayne, il quale si era contemporaneamente dimesso da senatore per assumere la carica di governatore dello stato. Calhoun è stato il primo vicepresidente della storia degli Stati Uniti a dimettersi (il secondo sarà Spiro Agnew nel 1973)[2].
3 marzo 1832 - Tornando parzialmente sui suoi passi, la Corte suprema degli Stati Uniti nella sentenza Worchester v. Georgia afferma in una sentenza che la nazione Cherokee è protetta dalla legge federale contro le ingerenze di qualsiasi atto legislativo statale a loro discapito.
6 aprile 1832 - Falco Nero guida una fazione di indiani Sauk alla riconquista del loro villaggio di Saukenuk, la cui terra era stata ceduta agli Stati Uniti con il trattato di St. Louis nel 1804 ma che fu fin da subito contestato dalle tribù native. Inizia la cosiddetta "Guerra di Falco Nero", che vedrà il coinvolgimento dall'altro lato delle milizie dell'Illinois e del Territorio del Michigan. Fra le milizie dell'Illinois combatte un giovanissimo Abraham Lincoln.
10 luglio 1832 - Andrew Jackson oppone il suo veto presidenziale ad una proposta di legge (promossa da Henry Clay) che punta a rinnovare l'autorizzazione alla Seconda Banca degli Stati Uniti a fungere da banca centrale del governo federale.
24 luglio 1832 - Benjamin Bonneville, su incarico del governo federale, conduce una missione di esplorazione verso le terre dell'ovest. La sua esplorazione, ch si concluderà nel 1835, parte dal Missouri e attraversa gli odierni Wyoming, Idaho, Utah e tenta di raggiungere l'Oregon, mentre una squadra della sua spedizione individua un percorso per raggiungere la California passando per il Nevada.
luglio-agosto 1832 - A New York arriva la pandemia di colera che dal 1829 colpisce buona parte del globo terrestre.
27 agosto 1832 - Falco Nero si arrende alle truppe statunitensi dell'Illinois e del Territorio del Michigan. Con la sua cattura finisce la resistenza dei nativi americani all'espansionismo statunitense nel Territorio del nord-ovest e le politiche di rimozione indiane applicate nel Sud vengono subito implementate anche in queste regioni.
24 novembre 1832 - La Carolina del Sud approva l'Ordinanza di Nullificazione, con la quale dichiara incostituzionali le tariffe doganali imposte nel 1828 e in quello stesso anno.
10 dicembre 1832 - Subito dopo aver vinto le elezioni presidenziali, Andrew Jackson emana il "Proclama al popolo della Carolina del Sud", con il quale si rigetta la teoria della Nullificazione promossa da quello stato e la piena validità costituzionale delle tariffe doganali, minacciando inoltre l'intervento dell'esercito per far applicare le norme.
28 dicembre 1832 - John C. Calhoun si dimette dalla vicepresidenza degli Stati Uniti.
2 marzo 1833 - Poco prima di chiudere i propri lavori, il 22º Congresso approva una riforma delle tariffe doganali e una legge che autorizza esplicitamente il presidente Jackson ad utilizzare la forza per far applicare le norme federali riguardo alle tariffe doganali nella Carolina del Sud, al centro della Nullification crisis.
Atti legislativi più importanti
14 luglio 1832: Tariff Act del 1832, 4 Stat. 583, ch. 227 (An Act to alter and amend the several acts imposing duties on imports) - La legge (elaborata in gran parte dall'ex presidente John Quincy Adams) riduce le tariffe doganali imposte nel 1928 che avevano fatto esplodere le polemiche negli stati del Sud. La riduzione, tuttavia, non venne ritenuta soddisfacente dalla Carolina del Sud, che decise di disapplicare la norma ritenendola incostituzionale.
2 marzo 1833: Compromise Tariff Act del 1833, 4 Stat. 629, ch. 55 (An Act to modify the act of the fourteenth of July, one thousand eight hundred and thirty-two, and all other acts imposing duties on imports) - In riforma della legge del 1832, la norma prevede un piano di riduzione progressivo delle tariffe doganali. La legge è stata proposta da Henry Clay e John C. Calhoun come un compromesso per evitare un aggravarsi dello scontro con la Carolina del Sud, che aveva minacciato la secessione.
2 marzo 1833: Force Bill, 4 Stat. 632, ch. 57 (An Act further to provide for the collection of duties on imports) - La legge fornisce un insieme di disposizioni in merito alla riscossione materiale dei dazi. Inoltre si prevede che il presidente possa inviare l'esercito per far rispettare la norma. La legge è un chiaro tentativo di frenare eventuali future polemiche con la Carolina del Sud, la quale ha ottenuto (con il Compromise Tariff Act emanato lo stesso giorno) un parziale accoglimento delle sue proteste.
Trattati ratificati
24 febbraio 1831 - Il Congresso ratifica il trattato di Dancing Rabbit Creek che gli Stati Uniti conclusero con la tribù dei Choctaw. Con il trattato i Choctaw cedono circa 11 milioni di acri di terra (in quello che ora è il Mississippi) in cambio di 15 milioni di acri oltre il fiume Mississippi, nel Territorio Indiano (che corrisponde più o meno all'odierno Oklahoma).
I senatori sono stati eletti ogni due anni, dove ad ogni Congresso soltanto un terzo di esso viene rinnovato. Prima del nome di ogni senatore viene indicata la "classe", ovvero il ciclo di elezioni in cui è stato eletto. In questo 22º Congresso i senatori di classe 1 erano in scadenza.
Nell'elenco, prima del nome del membro, viene indicato il distretto elettorale di provenienza o se quel membro è stato eletto in un collegio unico (at large).