Yakovlev Yak-42
Lo Yakovlev Yak-42 (in alfabeto cirillico Яковлев Як-42, nome in codice NATO Clobber[1]) è un trimotore a getto di linea ad ala a freccia progettato dall'OKB 115 diretto da Aleksandr Sergeevič Jakovlev, sviluppato in Unione Sovietica negli anni settanta. Storia del progettoLo sviluppo del velivolo iniziò nel 1972 in seguito alla necessità di Aeroflot di disporre di un aereo con cui rimpiazzare i Tupolev Tu-134 che fosse in grado di decollare da piste corte e di trasportare 100-120 passeggeri su rotte di corto e medio raggio. Un primo progetto prevedeva un allungamento dello Yak-40 equipaggiato con due turbofan a basso rapporto di bypass Solov'ëv D-30K; al fine di renderlo competitivo con i concorrenti occidentali venne ripensato dotato di tre turbofan ad alto rapporto di bypass Lotarev D-36. I primi quattro prototipi furono costruiti tra il 1974 e il 1976; il primo prototipo compì il suo primo volo il 7 marzo 1975. Nel 1977 l’aereo è stato presentato al Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget. Il primo esemplare di serie lasciò lo stabilimento di Saratov il 26 aprile 1978; il modello venne certificato il 18 dicembre 1980 ed entrò in servizio il 22 del mese stesso su un volo tra Mosca-Vnukovo e Krasnodar. Nel 1981 è stata avviata la produzione delle versioni ML-1 e ML-2 (mezhdunarodnyye linii, servizi internazionali) dotate di avionica compatibile con servizi internazionali. In seguito all’incidente del volo Aeroflot 8641 del 28 giugno 1982 l’aereo è stato messo a terra e la sua produzione sospesa; il bando è stato revocato nell’ottobre 1984.[2] Nel 1991, presso lo stabilimento di Saratov, è entrata in produzione la versione Yak-42D con capacità di combustibile aumentata di 3 100 l rispetto alla versione originale, che poteva essere aggiornata alla versione D. A dicembre 1992 Yakovlev ultimò l’assemblaggio di un prototipo, denominato Yak-42A, poi Yak-142, derivato dallo Yak-42D e dotato di avionica AlliedSignal; nel 1995 venne presentato al MAKS un secondo modello di Yak-142 dotato di interni VIP. Lo Yak-42 è stato prodotto in 183 esemplari, 11 presso lo stabilimento di Smolensk (SmAZ) dal 1977 al 1981[3] e 172 presso lo stabilimento di Saratov (SAZ) dal 1978 al 2003[4]. TecnicaI quattro prototipi avevano caratteristiche differenti tra loro: il primo prototipo aveva un angolo di freccia di 11°, una cappottatura a proiettile (bullet fairing, una protuberanza in corrispondenza degli impennaggi che separa i campi di pressione di deriva e piani orizzontali), quattro uscite di emergenza posizionate in corrispondenza delle ali, il carrello principale con due ruote accoppiate per gambo; il secondo prototipo aveva una cabina modificata e una freccia alare di 23°, nuovi flaps e assenza di slats; il terzo prototipo aveva freccia alare di 23° e le ruote esterne del carrello principale carenate per migliorare l’aerodinamicità in volo; il quarto prototipo venne equipaggiato con un paracadute in quanto venne utilizzato per lo studio del comportamento del velivolo in caso di avvitamento. Il terzo prototipo costituì la base per lo sviluppo dei modelli di serie. CellulaLa struttura e i rivestimenti sono realizzati interamente in metallo. Il carrello principale si ritrae verso l’interno della fusoliera ed era dotato, sui prototipi, di due ruote per gambo, divenute quattro a partire dal sesto modello di serie. I primi velivoli assemblati presso lo stabilimento di Saratov avevano due uscite di emergenza alari e una porta per lato, mentre la maggior parte della produzione disponeva di due porte e un’uscita di emergenza per lato; i modelli costruiti a Smolensk rispettavano la prima configurazione. In aggiunta agli accessi sulla fusoliera, lo Yak-42 era dotato di una scaletta collocata sotto la coda che svolgeva anche la funzione di punto di appoggio quando l'aereo era a terra. Superfici aerodinamicheGli aerei di produzione iniziale erano equipaggiati con plain flaps accoppiati a slat; i modelli successivi vennero equipaggiati con slotted flaps e slats disposti lungo tutto il bordo d’attacco. Sui modelli di serie le estremità alari vennero rastremate per ridurre la resistenza aerodinamica. I primi velivoli assemblati a Saratov e tutti quelli assemblati a Smolensk erano dotati di bullet fairing, mentre nella maggior parte dei modelli di produzione è stato sostituito da uno sbalzo. MotoriLo Yak-42 è equipaggiato con tre turbofan ad alto rapporto di bypass Lotarev D-36 in grado di fornire una spinta al decollo di 63,74 kN. I motori 1 e 3 sono montati su piloni mentre il motore 2 è collocato nel retro della fusoliera e collegato alla presa d’aria tramite un condotto a S realizzato in fibra di vetro; nella parte posteriore della fusoliera è collocata anche la APU. I motori non sono dotati di inversori di spinta in quanto le basse velocità di atterraggio, prossime a 200 km/h, consentono all’aereo di arrestarsi in sicurezza utilizzando i freni del carrello e le superfici aerodinamiche; questa soluzione richiedeva la necessità di disporre di un rimorchiatore nelle fasi di pushback. Il velivolo è dotato di tre serbatoi da 7 250 l ciascuno, due collocati nelle ali che alimentano i motori esterni e uno in fusoliera che alimenta il motore centrale e la APU. Impianti e sistemiLe superfici di controllo dello Yak-42 sono mosse tramite un sistema di aste potenziato da amplificatori idraulici. L’aereo è dotato di due sistemi idraulici, le cui pompe sono mosse dai motori 1 e 2, che controllano la ritrazione e l’estensione del carrello, dei flap e degli slat, l’apertura degli spoiler, l’impianto frenante e lo sterzo del carrello anteriore. L’impianto elettrico è costituito da un impianto principale trifase 115/208 V a 400 Hz e da due impianti secondari, uno in corrente continua a 27 V e uno in corrente alternata a 36 V 400 Hz; tre generatori sono mossi da ciascun motore e un generatore ausiliario è mosso dalla APU. Impiego operativoI primi esemplari di Aeroflot potevano ospitare 120 passeggeri in configurazione 3+3 in classe unica, in seguito ridotti a 104, di cui 96 in classe economica e 8 in prima classe. Lo Yak-42ML entrò in servizio nel 1981 tra Leningrado e Helsinki. A causa dell'incidente del 1982 e del conseguente blocco della produzione l’aereo ha visto una diffusione limitata, arrivando a contare solo 183 esemplari prodotti sui 2000 previsti dall’OKB. In seguito all’ingresso nel mercato dello Yak-42D, l’aereo venne esportato a Cuba, in Macedonia, Iran, Pakistan e Cina. Lo Yak-42D registrato RA-42441, in servizio per il ministero delle situazioni di emergenza, è stato convertito in posto di comando aereo per il coordinamento di operazioni di soccorso e per il trasporto di personale governativo e VIP; un altro Yak-42D, registrato RA42446, è stato operato da Vnukovo Airlines per conto della FAPSI fino al 2001, anno in cui l’aereo è stato integrato nell’EMERCOM. Un ulteriore Yak-42D, registrato RA-42440, è stato modificato da Myasishchev e convertito in laboratorio volante per il monitoraggio dell'atmosfera.[5] Varianti
Incidenti
UtilizzatoriA marzo 2021 risultano in servizio 27 Yak-42 con i seguenti operatori:[14]
Precedenti operatori
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
|