Vtáčkovia, siroty a blázni
Vtáčkovia, siroty a blázni è un film del 1969 diretto da Juraj Jakubisko. Il titolo significa Uccelli, orfani e folli. Esempio del cinema della nová vlna, il film è una parabola su tre persone che affrontano un mondo duro e violento e sopravvivono adottando una filosofia di vita infantile vivendo una vita di folle e gioiosa negazione.[1] TramaI tre orfani di guerra Yorick, Martha e Ondrej vivono in un mondo cupo e cinico. Per sopravvivere adottano una filosofia infantile in cui vivono nell'amore e nella gioia e sembrano immuni alla disperazione. Il trio vive con gli uccelli in una surreale chiesa bombardata nel centro di una città. Yorick intraprende una relazione con Martha e incoraggia Ondrej, ancora vergine, a fare lo stesso. Per facilitare la relazione tra i due, Yorick si fa arrestare e viene mandato in prigione per un anno. Il suo piano ha successo e Ondrej e Martha si innamorano, ma, al suo ritorno dal carcere, Yorick è un uomo cambiato: ha perso la spensieratezza e il "coraggio di essere pazzo". Geloso della relazione nata durante la sua assenza, Yorick uccide Martha, incinta di Ondrej, e poi si suicida. ProduzioneIl film è stato girato subito dopo l'invasione della Cecoslovacchia da parte del Patto di Varsavia.[2] Le riprese principali si sono svolte nel 1968 in Slovacchia e, in particolare, tra Bratislava, Piestany e Bradlo.[3] DistribuzioneIl film è stato presentato in anteprima assoluta agli Incontri internazionali del cinema di Sorrento nel 1969 e poi fuori concorso alla 24ª edizione del Festival di Cannes,[4] ma fu censurato e bandito dalle autorità sovietiche e non avrebbe goduto di una distribuzione su larga scala fino al 1989[5]. Il film è stato distribuito in DVD per la prima volta nel 2009. Riconoscimenti
Note
Collegamenti esterni
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