Viozene

Viozene
frazione
Viozene – Veduta
Viozene – Veduta
Viozene ed il monte Mongioie
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Comune Ormea
Territorio
Coordinate44°08′39.79″N 7°46′59.19″E
Altitudine1 248 m s.l.m.
Abitanti43 (2001)
Altre informazioni
Cod. postale12078
Prefisso0174
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiviozenesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Viozene
Viozene

Viozene (A Viuśèna o Viużèna rispettivamente in dialetto brigasco e in dialetto ormeasco), è una frazione del Comune di Ormea, nell'Alta Valle Tanaro, Alpi Liguri, in provincia di Cuneo, confinante con quella di Imperia.

Storia

Monumento ai caduti

Una fantasiosa para-etimologia popolare fa derivare il suo nome da "Via de Zéna" (cioà "via di Genova"), a testimonianza dell'antico commercio fra Liguria e Piemonte, soprattutto di olio d'oliva e di sale, effettuato sui sentieri di montagna per mezzo di muli. Tutti i più autorevoli storici e studiosi del passato, vedono però nel suo nome, che storicamente abbraccia l'ampia regione posta fra Quarzina e la Colla di Carnino e tra il Tanaro-Negrone e le creste di spartiacque, il relitto toponomastico della antichissima presenza di una stazione alpestre dei Liguri Vagenni.[1][2] - È un fatto che la sua denominazione nei documenti più antichi e fino al sec. XIX° sia un femminile plurale: "le Viozene", ossia un insieme di "Alpi", cioè di pasturature estive, o "Alpi della Viozena".[3]

Descrizione

La parrocchiale di San Bartolomeo
Il passo delle Fascette, verso Upega

La frazione è dominata dal massiccio del Monte Mongioie, e fa parte della cosiddetta Terra Brigasca, dove si parla il brigasco, un particolare dialetto di transizione tra ligure e occitano.

Tipico paesino di montagna (1248 m s.l.m.) che si popola nella stagione estiva per la villeggiatura, dista dal capoluogo, Ormea, una quindicina di chilometri e lo si raggiunge dalla frazione di Ponte di Nava, ove il fiume Tanaro divide le province di Cuneo e di Imperia. Oggi con il nome di "Viozene", anche per la cartografia ufficiale si intende la borgata principale (e non più l'ampia regione storica legata a questo nome citata in precedenza) intorno alla chiesa di San Bartolomeo, che invece è conosciuta dai viozenesi come borgata dei "Patagni". L'ampio territorio delle Viozene comprende oltre ai Patagni, numerose altre borgate ossia "Ruà" oggi frequentate solo in estate, ma che nel loro insieme hanno toccato a fine ottocento il rispettabile numero di 1 150 abitanti, esse sono: Merea, Fasce, Caccino, Logne, Pornassino, Pian del Fo, Celle, Toria, Cuchera, Piumini, Giugato, Talea, Mussi, Montenegro, Le Pianche. Altre esistite in passato sono oggi scomparse o ridotte a qualche rovina, come Le Vallette sotto il Castellazzo di Carnino, le case "ar Pèa" (il Pero) non lontane da Toria, Zan Pèa (Gio Piero) sotto Pornassino, Capun, Crocetta, Coppino, Tamburlo.

Di particolare interesse, oltre alle innumerevoli attività escursionistiche, alpinistiche e speleologiche sul massiccio del Monte Mongioie, la "piccola Dolomite" delle Alpi Liguri, sono le sue bellezze naturalistiche, come il Passo delle Fascette, canyon circondato da rocce e falesie caratterizzato dalla presenza di 50 cavità carsiche rilevate dagli speleologi a partire dagli anni 20 e da una complessa rete ipogea che determina singolari percorsi delle acque che stagionalmente spariscono e ricompaiono a formare la testata del Tanaro. A monte della Gola, vi è inoltre il suggestivo villaggio di Upega che fa parte del comune di Briga Alta assieme a Carnino e Piaggia, ove si producono formaggi d'alpeggio e da dove si raggiunge il famoso Bosco delle Navette, particolare per la sua flora e per il gran numero di larici ancora presenti nella zona.
Viozene, con altre località montane, fa parte della Terra Brigasca, zona alpina di cultura e tradizioni pastorali a cavallo fra Italia e Francia.

Note

  1. ^ Jacopo Durandi: "Delle antiche contese de pastori di Val Tanaro e di Val d'Arozia" - Torino 1811: "...I monti, che circondano la val superiore del Tanaro, si spettavano anticamente ai Liguri Vagenni, i quali tennero il tratto dell'Alpi dalle sorgenti del Po insino a quelle del Tanaro, e vi lasciarono in questa superior valle tuttavia la traccia del loro nome in quello rimastovi di Viozena, come suole pronunziarsi. Il celebre d'Anville (Notices de l’ancienne Gaule, pag.215) (1760 ndr) è stato il primo a notarlo, benché non avesse veduto alcuni documenti dell'undecimo secolo, né quali trovavasi quel nome un poco meno guasto, scrivendosi Vìgenna, ed in Viziennis, in appresso Viazenis, e Viagena, poi Viozena in bocca del popolo e nelle scritture de' posteriori tempi."
  2. ^ Jean Baptiste Bourguignon d'Anville, "Notices de l'ancienne Gaule" Paris MDCCLX: "Les Caturiges tiennem leur place dans l'ìnscription du Trophée des Alpes, que Pline nous a transmise, & qui fait le dénonbrement des peuples cantonnés dans ces montagnes, & réduits par Auguste a l'obéissance du peuple Romain. On trouve en d’autres endroits de Pline le nom de Caturiges, en citant comme sortie de cette natìon celle des Vagìenni, dont le nom fubsiste dans celui de la Viozenna au pied de l'Appennin, vers le haut du Tanaro. Il nomme ailleurs Caturiges une troupe exilée par Ies Insubres de la Gaule Cis-alpine …"
  3. ^ Nei documenti e nella cartografia sei-settecentesca di parte genovese come di parte sabauda, sono utilizzate diverse varianti grafiche: "Le Viozenne", "Le Viosenne", "Viosenna", "Viosena", e perfino "Vionzena".

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