Veronica dilleniiVeronica di Dillenius (nome scientifico Veronica dillenii Crantz, 1769) è una pianta erbacea annua appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae.[1] EtimologiaIl nome generico (Veronica) deriva dal personaggio biblico Santa Veronica, la donna che ha dato a Gesù un panno per asciugare il suo volto mentre è sulla via del Calvario. Alcune macchie e segni sui petali della corolla di questo fiore sembrano assomigliare a quelli del sacro fazzoletto di Veronica. Per questo nome di pianta sono indicate altre etimologie come l'arabo "viru-niku", o altre derivate dal latino come "vera-icona" (immagine vera).[2][3] L'epiteto specifico (dillenii) è stato dato in ricordo del professore tedesco di botanica a Oxford Johann Jacob Dillenius (1687–1747).[4] Il nome scientifico della specie è stato definito dal medico e botanico lussemburghese naturalizzato austriaco Crantz (1722 – 1799) nella pubblicazione "Stirpium Austriarum Fasciculus. Editio Altera Aucta. Wien - Ed. 2. 2(4): 352" del 1760.[5] DescrizioneL'altezza di questa pianta varia tra 5 e 30 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Tutta la pianta in genere è più robusta di altre specie simili e nel secco annerisce.[4][6][7][8][9] RadiciLe radici sono secondarie da rizoma. FustoLa parte aerea del fusto è eretta e ramificata con pelosità breve e appressata (in alto i peli sono ghiandolari e patenti). FoglieLe foglie sono disposte in modo opposto e sono più o meno sessili (sono picciolate quelle inferiori). La forma varia da pennatifida o ovale a strettamente lanceolata, per quelle inferiori; quelle superiori sono delle lacinie da lineari a lanceolate. I bordi possono essere crenati. Le foglie sono presto decidue. La consistenza è carnosetta. La colorazione è verde scuro. Dimensioni delle foglie: larghezza 4 – 10 mm; lunghezza 6 – 15 mm. InfiorescenzaLe infiorescenze sono dei racemi terminali con 40 fiori al massimo. I racemi sono più o meno separati dalla parte fogliare (tipo A - vedi figura) e sono provvisti di brattee di tipo fogliaceo; quelle inferiori hanno delle forme lanceolate o lobate o pennatopartite, quelle superiori sono lineari-lanceolate. I fiori sono posizionati all'ascella di una brattea. Le brattee sono disposte in modo alterno. I peduncoli sono più o meno subnulli. FioreI fiori sono ermafroditi e tetraciclici (composti da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo), pentameri (calice e corolla divisi in cinque parti).
FruttiIl frutto è del tipo a capsula divisa fino a metà in due lobi e bordi smarginati e con entrambe le facce densamente pubescenti. La forma della capsula è obcordata compresso-appiattita, e inoltre è provvista di carena. La deiscenza è loculicida. I semi, appiattiti e convessi, sono numerosi (10 - 20), e sono colorati di giallo brunastro chiaro. Dimensione della capsula: 4,5 - 5,5 x 3,5 - 4,5 mm. Dimensione dei semi: 0,9 - 1,3 x 1.1 - 1,5 mm. Riproduzione
Distribuzione e habitat
FitosociologiaAreale alpinoDal punto di vista fitosociologico alpino Veronica dillenii appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]
Areale italianoPer l'areale completo italiano la sottospecie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[14]
Descrizione. L'alleanza Sedo albi - veronicion dillenii è relativa alle comunità pioniere, su substrati rocciosi silicei, con distribuzione subatlantica e medioeuropea, della fascia planiziale e collinare. Questa cenosi è caratterizzata da comunità di terofite vernali, specie succulente, briofite e licheni. L'alleanza è presente prevalentemente in ambienti dalle scarse possibilità di sviluppo verso suoli più profondi, sui quali potrebbero insediarsi in concorrenza sia comunità erbacee che cenosi camefitiche ed arbustive.[15] Specie presenti nell'associazione: Arabidopsis thaliana, Veronica verna, Gagea saxatilis e Spergula pentandra.[14] Altre alleanze per questa specie sono:[14]
TassonomiaLa famiglia di appartenenza (Plantaginaceae) è relativamente numerosa con un centinaio di generi. La classificazione tassonomica di questa specie è in via di definizione in quanto fino a poco tempo fa il suo genere apparteneva alla famiglia delle Scrophulariaceae (secondo la classificazione ormai classica di Cronquist), mentre ora con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG) è stata assegnata alla famiglia delle Plantaginaceae; anche i livelli superiori sono cambiati (vedi il box tassonomico iniziale). Questa pianta appartiene alla sottotribù Veroniciinae (tribù Veroniceae e sottofamiglia Digitalidoideae). Il genere Veronica è molto numeroso con oltre 250 specie a distribuzione cosmopolita. FilogenesiLa specie V. dillenii appartiene alla sezione Pocilla Dumort.. Questo gruppo è caratterizzato da un ciclo biologico annuo, dalle infiorescenze formate da racemi terminali con brattee ben distinte dalle foglie oppure i fiori sono isolati all'ascella di foglie normali (quindi le brattee non si distinguono dalle foglie), dal calice a 4 lobi e dai semi piani o incavati.[4] Inoltre la specie di questa voce fa parte del Gruppo di V. verna insieme (relativamente all'areale italiano) alla specie Veronica verna L.. I caratteri principali di questo gruppo sono:[4]
La specie V. verna si differenzia dalla specie di questa voce in quanto lo stilo è più o meno lungo (0,6 mm) e non sporge dalla insenatura della corolla. Il numero cromosomico di V. dillenii è: 2n = 16.[16] VariabilitàLa specie di questa voce è variabile nella forma della lama fogliare: la forma pennato-incisa può essere appena visibile (con bordi più o meno interi).[4] Altre notizieLa veronica di Dillenius in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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