L'attività espositiva di Giletta ha inizio nei primi anni ottanta con le mostre personali: Cavassa '87 (1987, Museo Civico di Casa Cavassa, Saluzzo), Il colore della forma (1989 Quadreria d'arte contemporanea, Cuneo).
Dagli anni novanta Giletta compare in rassegne artistiche di carattere istituzionale in varie sedi del Piemonte e non solo:Tempo d'arte (1991, Torino Esposizioni), Intermedia (1992, Crawford Gallerie di Kork, Irlanda), Fantastica automazione (1993, Fondazione Marazza, Borgomanero), Proposte IX (1993, Palazzo IRV Regione Piemonte, Torino), Traiettorie sonore (1995, Villa Olmo Como), Dal 200 al 2000 (1995, Palazzo Dugentesco, Vercelli).
Nel 1999 realizza insieme allo scrittore Nico Orengo lo spettacolo multimediale Morte malinconica del bambino ostrica, liberamente tratto dall’omonimo libro di Tim Burton,[1] presentato a Palazzo Ducale di Genova; la sua collaborazione con poeti e scrittori annovera anche la realizzazione di alcuni libri d'arte per le Edizioni Pulcinoelefante, in particolare con Orengo e con la poetessa Alda Merini[2].
A partire dal 2000, Giletta ha esposto i suoi lavori a livello nazionale ed internazionale in gallerie d’arte, istituzioni e musei in Italia, Francia, Belgio, Ungheria, Austria, Germania, Corea del Sud, Cina e Singapore[3]. Nel 2003 è finalista al Premio Internazionale Mastroianni. Tra le altre mostre, espone nel 2016 in Challenging beauty Insights of Italian Contemporary Art[4][5] al Parkview Green Museum, Pechino[6] in una rassegna che ha raccontato la scena contemporanea dell’arte italiana dagli Anni Sessanta a oggi, dall’Arte Povera alla Transavanguardia, dalla Nuova Scuola Romana alle generazioni di artisti degli Anni Novanta e Zero. MOVING TALES Racconti in movimento[7] (Museo Civico di Cuneo), una selezione internazionale di 30 opere video della Collezione La Gaia di Cuneo.
Nel 2019, nella Chiesa di San Paolo a Cattaro in Montenegro, gli viene organizzata dalla Comunità degli Italiani del Montenegro,[8] in collaborazione con l'Università Popolare di Trieste e con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia in Montenegro, una mostra dal titolo "Il volto dell'altro".
Nell’estate del 2022 partecipa alla rassegna internazionale di “Fondazione Aria”[9] dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, IX edizione di Stills of Peace and Everyday Life – Italia e Armenia [10] come artista italiano ad esporre i suoi lavori presso le Cisterne di Palazzo Acquaviva di Atri in una mostra dal titolo “Apparizioni, legami”.[10]
Galleria d'immagini
Attività espositiva dell'artista Ugo Giletta.
"Cavassa 87" (1987), Museo Civico di Casa Cavassa Saluzzo
Il percorso artistico di Ugo Giletta è stato caratterizzato dall'utilizzo di diverse tecniche tra cui la pittura, il disegno, la scultura e le installazioni video. Come scrive Francesco Poli: "Tutta quanta l’opera, seppur diversificata, si fonde in una poetica inquietudine di fondo che ha a che fare con l’enigma dell’esistenza".[11]
La pittura è realizzata ad acquerello su carta e su tela di varie dimensioni mentre tutti i disegni sono realizzati a pastello. Ugo Giletta lavora quasi esclusivamente con il volto umano, come annota Guido Curto "...i lineamenti del viso sono privi di una ben precisa connotazione, sono ritratti che non raffigurano nessuno, ma rappresentano solo l’identità fluida della nostra società occidentale di massa e globalizzata".[12]Lea Mattarella descrive queste opere come figure che delineano teste e volti soli e isolati in un vuoto indefinito che non può essere facilmente contestualizzato[13]. Lo storico e critico d'arte Lóránd Hegyi sintetizza: "Sono figurazioni semplicemente presenti, nella loro obiettività, senza bisogno di spiegazioni su chi appartengono o da dove vengono. Il viaggio affascinante è proprio quello di addentrarsi dentro la loro unicità"[14].
Quando Giletta utilizza il video nelle sue installazioni, così come nelle sculture, le sue figure sono considerate dai critici[15] esseri tristi, dolorosamente perduti, dimenticati, rovinati. Scrive a tal proposito Giovanni Tesio: "...rinserrate dentro un linguaggio tutto interiore, vengono dal vuoto e aspirano ad un silenzio condiviso".[16] Ancora Lóránd Hegyi per sottolineare la poetica di tutta l'opera dell'artista scrive: "...per questo motivo non possiamo guardarle senza compassione, senza empatia dal momento che, nella loro essenza, il lento processo della scomparsa, il processo inarrestabile della perdita, acquista una forma poeticamente potente".[17]
Esposizioni
EVOCATIONS | A Nomadic Exhibition Project, a cura di Lóránd Hegyi, (Faur Zsófi Galéria, Budapest. Ungheria)[18]
Apparizioni, Legami, a cura di Antonio Zimarino, (2022 Cisterne di Palazzo Acquaviva. Atri TE Italy)[19]
Tre nuovi artisti della collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Piscina (2022 Piscina, TO, Italy)[20]
Approcci al Concreto, a cura di Lorand Hegyi, (2021 Villa Belvedere già Radicati, Saluzzo, Italy)[21][22]
Il volto dell’altro (2019 Ex Chiesa di San Paolo, Cattaro (Kotor), Repubblica del Montenegro)[23]
Dentro il disegno/Inside the Drawing (2019 La Castiglia Saluzzo Italy)[24]
Per Cesare Pavese, Poesia di Nico Orengo, acquerelli di Ugo Giletta. Stampato in 33 copie, edizione 7359. Luglio 2008. Edizioni Pulcinoelefante, Osnago (Milano)
Perché, Poesia di Alda Merini, acquerello di Ugo Giletta. Stampato in 33 copie, edizione 7247. Aprile 2008. Edizioni Pulcinoelefante, Osnago (Milano)
Incontro, Poesia di Giovanni Tesio, acquerelli di Ugo Giletta. Stampato in 43 copie, edizione 6993. Edizioni Pulcinoelefante, Osnago, (Milano)
Omaggio a G, B. Bodoni, Poesia di Nico Orengo, acquerelli di Ugo Giletta, Stampato in 43 copie, edizione 6679. Novembre 2006. Edizioni Pulcinoelefante, Osnago, (Milano)
Paesaggio, Ugo Giletta, Acquatinta, una matrice di zinco mm. 255 x 325, stampata a mano con torchio a stella su carta in tondo Hahnemühle di Dassel in centodieci esemplari, firmati e contrassegnati dall’artista da 1 a 80 in numeri arabi e da I a XXX in numeri romani. Esistono inoltre alcune prove di stampa numerate ed acquerellate a mano dall’artista. Dopo la tiratura le lastre sono state punzonate. Franco Masoero stampatore in Torino, novembre 2004.
Tracce, tre poesie inedite di Alda Merini, tre acquerelli, una tempera e un disegno di Ugo Giletta. Stampato in 35 esemplari numerati da 1/35 a 35/35 e 20 in numeri romani numerati da I/XX a XX/XX più una prova d’artista. Tutti gli esemplari firmati dagli autori. Dimensioni in cm: 28x38,5x4,7. Novembre 2002. Edizioni Canopo, Prato.
Sogno e Realtà SMENS, semestrale di Nuova Xilografia, Rivarolo Canavese, (Torino)
Il Volto, Poesia di Alda Merini, acquerelli di Ugo Giletta. Stampato in 33 copie, edizione 3748. Giugno 2000. Edizioni Pulcinoelefante, Osnago, (Milano)
l’Orata, la Triglia, l’Acciuga, 3 filastrocche di Nico Orengo, acquerelli di Ugo Giletta. Stampato in 43 copie, edizione 3772. Giugno 2000. Edizioni Pulcinoelefante, Osnago, (Milano)
Artisti al muro, Manifesti per il 25 aprile 2000, 99 cartelle numerate e firmate, Edizione Spazioarte, Saluzzo (Cuneo)
Biblioteca Luisia, Vigone (Torino), Ugo Giletta e Gilberto Zorio, cartella di incisioni originali firmati e contrassegnate dagli artisti da 1 a 80 in numeri arabi e da I a XXX in numeri romani.
Pubblicazioni monografiche
Approcci al Concreto (catalogo della mostra - Villa Belvedere già Radicati, Saluzzo), Peruzzo Industrie Grafiche S.r.l.
Identità in divenire, piccole storie di infinita alterità, con un testo di Ivana Mulatero e una intervista a Ugo Giletta di Massimo Tantardini, Caraglio, Edizioni Marcovaldo, 2014 ISBN 9788888597423
^ Francesco Poli, Che peccato tu non possa assistere a questa felicità, Il Fondaco Edizioni, Bra 2007, p. 6.
^ Guido Curto, Nico Orengo e Giovanni Tesio, Volti, Cuneo, Edizioni Il Prisma, 2001.
^ Lea Mattarella, Macchie di esistenza., in La Stampa.it Arte, 19/01/2009.
^ Lóránd Hegyi, L’immagine come rivelazione, le forme del nudo contemporaneo, in Il Volto dell'Altro, SHIN Production, Brescia 2009. ISBN 9788889005422., p. 13.
^ Francesco Tomatis, La pittura trinitaria di Ugo Giletta, in Il Volto dell'Altro, Brescia, SHIN Production, 2009.
^ Giovanni Tesio, Immagini dell'abbandono, 2011 Hapax Editore. Torino ISBN 9788888000459, p. 14.
^(EN, KO) Lóránd Hegiy, Three artists of European, 2011 Edizione Gallery 604, Busan (South Korea) ISBN 9788994726083, p. 15.
«Hegyi presenta 16 nomi noti dello scenario contemporaneo, uniti dalla riflessione sull’era della fragilità attraverso le varie declinazioni del disegno.»
«Venti artisti, 10 donne e 10 uomini, che hanno partecipato alle passate edizioni di Proposte ottenendo successo e notorietà a livello nazionale e non solo»