Triumph Herald
La Herald è un'autovettura di piccole dimensioni prodotta dalla Triumph Motor Company tra il 1959 ed il 1971. ContestoA metà degli anni cinquanta il gruppo Standard-Triumph era alle prese con la progettazione di un'erede per la piccola (e sfortunata) Standard Eight. Dati i piani del gruppo di abbandonare il marchio Standard e concentrarsi su quello Triumph, il progetto venne definito in base alla tradizione di quest'ultimo. La nuova utilitaria doveva essere tradizionale, elegante, ben rifinita e affidabile. Nessuna raffinatezza tecnica dunque, ma telaio separato dalla carrozzeria (una caratteristica già obsoleta), 4 freni a tamburo, trazione posteriore e motore 4 cilindri in linea con albero a camme laterale, proveniente dalla Standard Eight. Le uniche concessioni al moderno riguardavano il cambio, a 4 marce sincronizzate (eccetto la 1°), lo sterzo (a cremagliera) e la sospensione posteriore a ruote indipendenti. ![]() ![]() ![]() La linea a 3 volumi e 2 porte, opera di Giovanni Michelotti era bella ed elegante, mentre molto curate erano le finiture e le dotazioni. Per quanto riguarda l'estetica della Herald, la sua concezione si deve a Harry Webster, alto dirigente del Gruppo Standard-Triumph, che tornando dalle ferie a Sorrento, passò da Michelotti a Torino, per vedere se aveva apportato le correzioni richieste al prototipo Zobo messo a punto dall'équipe tecnica capeggiata da Arthur Ballard. Lasciata la famiglia ad attendere in auto, Webster salì nello studio di Michelotti, che ancora non aveva iniziato a lavorare sul progetto, e ne uscì dopo 9 ore con la versione definitiva della Herald (peraltro totalmente nuova rispetto alla Zobo). A deludere le aspettative, al momento del lancio (1959), furono solo le prestazioni. Il vecchio 4 cilindri a carburatore di 948 cm³ disponeva soltanto di 39 cv e non brillava nemmeno per elasticità. La carenza venne resa ancora più evidente dall'introduzione, nel 1960, delle varianti coupé (una berlina con padiglione ridisegnato e abbassato) e Convertible, che avrebbero richiesto un motore più sportivo. La casa automobilistica pose rimedio a questo punto debole nel 1961, quando la cilindrata crebbe, per tutte le versioni, a 1147 cm³ e la potenza toccò i 48 CV. Contemporaneamente la vettura beneficiò di una serie di affinamenti (plancia rivestita in legno, profili gommati sui paraurti anteriori, nuovi sedili, possibilità di montare a richiesta freni anteriori a disco) Lo stesso anno le versioni berlina, coupé e convertibile vennero affiancate dalla Estate, dotata di portellone posteriore apribile in 2 parti con ribaltina[1]. Nel 1963 la versione coupé venne tolta dal listino[2], mentre la berlina e la convertibile vennero rese disponibili anche nell'allestimento sportivo 12/50, con motore potenziato a 51 CV e freni anteriori a disco di serie. Nel 1964 anche la Estate poteva essere ordinata in versione 12/50. Tra il 1962 e il 1964 ne venne resa disponibile anche una versione van, di cui si presume ne siano stati prodotti circa 4.600 esemplari[3]. Nel 1967 la Herald 12/50 venne ristilizzata, sia all'esterno, dove adottò il frontale (cofano e mascherina) della Vitesse (ma con fari singoli), che all'interno (nuova plancia, sempre rivestita in legno, e diversi sedili). Le 12/50 lasciarono il posto alle 13/60, con motore maggiorato a 1296 cm³ (61 CV), mentre anche le 1200 standard da 48 CV adottarono di serie i freni anteriori a disco. La produzione cessò nel 1971. Dati di produzioneLe fonti non sono sempre concordi in merito al numero di esemplari costruiti, si può presumere una produzione di[1][4]:
Note
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