Tram ATAC serie 9200
I tram serie 9200 dell'ATAC di Roma sono una serie di vetture tranviarie articolate, bidirezionali, a pianale interamente ribassato. StoriaNel 1997 l'ATAC di Roma bandì una gara d'appalto per la costruzione di 50 vetture tranviarie bidirezionali a pianale ribassato[1]. La gara fu vinta dalla Fiat Ferroviaria[2], che ricevette l'ordinazione il 30 marzo 1998[3], inizialmente per 18 tram[2] in seguito aumentati a 52[3]. La prima unità uscì di fabbrica nel giugno 1999, e dopo un ciclo di prove sulla rete torinese giunse a Roma a fine luglio[4]. La fornitura degli altri esemplari iniziò alla fine del 1999, per concludersi in tempo per il Giubileo del 2000[5]. Il loro servizio iniziò sulla linea 8, per poi estendersi anche ad altre linee per affiancare le motrici serie 7000 e 9000. Dal 2010 sono protagoniste principalmente sulle linee 2, 3 e 8 (talvolta anche sul 5 e 14) dove si alternano con i tram serie 9100. CaratteristicheSi tratta di vetture bidirezionali articolate, composte di 7 moduli: due casse di testa, sostenute da due carrelli portanti, che inquadrano tre “casse-ponte” sospese e due “carrozzini” sostenuti da due carrelli motori[3]. Due unità furono costruite a 9 moduli, per esperimento, e raggiunsero la lunghezza ragguardevole di 41 450 mm[6]. Le 9200 hanno il pianale interamente ribassato a 350 mm sul piano del ferro, e sono i primi tram italiani costruiti in serie a possedere questa caratteristica[7]. Per raggiungere tale obiettivo, la Fiat Ferroviaria progettò dei carrelli a ruote indipendenti, derivati da quelli delle 5000 torinesi; i due carrelli intermedi montano due motori ciascuno, in posizione verticale al di sopra delle ruote[8]. La parte elettrica, realizzata dalla Elettromeccanica Parizzi, consta di quattro motori trifasi asincroni, con equipaggiamento di trazione a inverter[6]. Le casse sono costruite in lega di alluminio e il progetto estetico del tram è opera di Giugiaro[3]. Note
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